Mentre la massa italiota sta ancora dietro alle inutili fictions
che gli propinano i soliti noti della Casta, i giornaletti-a-libro-paga, i
Tiggì ed i vari Talk-show...
E mentre in tanti stanno ancora dietro alle teorizzazioni
dei No-euro, della MMT etc etc che ti
danno (false) speranze ma che, nel contesto attuale italiano dominato
saldamente dalla Casta e dalla Troika, praticamente prospettano soluzioni
irrealizzabili ed irrealistiche (almeno per ora ma quasi sicuramente anche
in futuro)
INTANTO la PARTE PRODUTTIVA del Paese si sta già muovendo
per conto suo, sta facendo la sua Secessione, se ne VA per non tornare più.... perchè la Parte Produttiva non ha più il
LUSSO del Tempo come hanno i Prof. e tanti altri che ancora hanno "un
sostentamento" di qualche tipo...
La Parte Produttiva del Paese ha bisogno di risposte subito,
oggi...massimo domani... anzi...IERI... altrimenti chiude, fallisce, svanisce,
si suicida...
E visto che in tutta evidenze risposte CONCRETE non ne
possono arrivare e che addirittura la
situazione si fa più insostenibile ogni mese che passa... la Parte Produttiva
del Paese si sta dando la risposta da sé.............
e l'Italia si sta desertificando, de-industrializzando e de-qualificando, perchè i migliori sono
costretti ad andarsene e dunque rimangono solo i peggiori e/o quelli più
paraculati...
LEGGETEVI con molta attenzione il post di Uriel (autore del
Blog KEIN PFUSCH®)
del quale pubblico una selezione
E capirete che molti...anzi...troppi di Voi...stanno solo
perdendo tempo prezioso dietro a tanti bei sogni... che non sto nemmeno
a giudicare se siano giusti o sbagliati...ma che più semplicemente (come
dicevo) sono irrealizzabili (almeno per ora).
A voi la Palla:
essere oggi secessionisti per scelta, con la 24 ore di pelle
oppure essere domani migranti per forza,
con la valigia di cartone
Tanto dovete ficcarvelo in Testa una volta per tutte:
questa ITALIA E' MORTA e per ora non ha nessuna possibilità
di Resurrezione.
NOTA: Ricordate che la Pubblicità è importante per
sostenere l'Informazione Indipendente che non gode dei sussidi di Stato...;-)
LA SECESSIONE PERSONALE.
Scritto da Uriel Fanelli
Credo di avere due o tre persone che continuano a
sbattersi dicendo che io non ho parlato dei morti di Lampedusa abbastanza. Si
tratta sia di persone di sinistra che di leghisti o cattofascisti. Mi dicono
che dovrei sentirmi coinvolto, ma le cose non stanno esattamente cosi'. No, ci sono delle differenze.
Vedete, se caricate i due stracci che avete e vi affidate ad
un criminale per andare, con un viaggio lungo e rischioso, in un paese dove non
conoscete nessuno, siete sicuramente dei migranti.
Posso definire chiaramente le condizioni del migrante. Se
rischi la vita, vendi ogni cosa che hai, vai in un posto del quale non parli la
lingua, senza avere contatti, completamente alla cieca, la forza che ti spinge
e' chiara, ma e' anche chiara la debolezza che ti spinge.
Ed e' la stessa debolezza che sconti quando uno scafista ti
getta in mare con moglie e bambini. La stessa che sconti quando ti sbattono in
un CPE. Quando ti trovi per le strade e non sai che diavolo fare, a chi
chiedere, con chi parlare. Non sai nemmeno parlare, a dire il vero, perche'
nessuno ti capisce.
Adesso facciamo un confronto. Come saprete, la svizzera e'
interessata da un fenomeno che e' quello delle aziende italiane che si muovono
oltreconfine. Si tratta, secondo voi, di
immigrati.
Ma generalmente arrivano in Svizzera su un'auto. Entrano in
un ufficio e chiedono cosa fare per spostare l'azienda. E si vedono offrire un
"Welcome Package" di servizi, che lo invitano a restare. Queste
persone condividono coi migranti la forza che li spinge ad andare via: anche
loro non potevano piu' sostentarsi in patria.
Ma non condividono con il migrante la debolezza che lo
spinge: essi hanno, ECCOME, un potere di trattativa. Lo stato svizzero, come
quelli francese ed austriaco o croato o sloveno, li VOGLIONO. Nessuno manca
loro di rispetto. Nessuno li rinchiude in un CPE.
La cosa che non si vuole capire e' che la definizione di
migrante e' definita da due condizioni:
•
Una FORZA enorme che toglie loro la possibilita'
di vivere in loco.
•
Una DEBOLEZZA enorme che li rende impotenti, nulli,
soli, isolati, nel luogo di destinazione.
Se togliamo la seconda caratteristica al movimento, non
otteniamo niente di simile alla vostra "migrazione". Ne ho visti
tanti quando viaggiavo avanti e indietro dall' Italia. Erano persone che
avevano in tasca un bel foglietto con un contatto in un edificio cittadino, il
Burgerbüro. Andavano a discutere le agevolazioni fiscali se avessero spostato
li' la loro azienda. Li sentivo parlare, in quella mancanza di privacy che e'
l'aereo.
Queste persone non erano in balia di uno scafista. Non
temevano di essere gettati giu' a colpi di remo. Scendevano dal loro aereo
Lufthansa, prendevano un taxi, e andavano in un ufficio col quale avevano
appuntamento, ove una persona li aspettava, e se non gia' italiano, quella
persona parlava almeno inglese.
Certo, una forza enorme (la crisi e la pressione fiscale) li
spingevano. Ma quello che mancava era la
DEBOLEZZA del migrante.
Ora, se non possiamo chiamare "migranti" le
migliaia di aziende, professionisti e tecnici specializzati che se ne vanno,
come dovremmo chiamarli? Che cosa fanno queste persone, se non e' emigrazione?
La parola la conoscete:
SECESSIONE.
Si, i leghisti ve ne hanno parlato tanto. Non l'hanno mai
fatta, vero. Ma il loro intento iniziale, almeno quello dichiarato, era di NON PAGARE PIU' UNA LIRA A ROMA, non
contribuire piu' ad un sistema che sprecava i soldi, ad un sistema che
disprezzavano, che ritenevano alimentare parassitismo e fancazzismo.
Adesso chiediamoci: che cosa hanno ottenuto le MIGLIAIA di aziende italiane che si
sono spostate oltreconfine? Hanno ottenuto di... di NON PAGARE PIU' UNA LIRA A ROMA, non contribuire piu' ad un sistema
che sprecava i soldi, ad un sistema che disprezzavano, che ritenevano
alimentare parassitismo e fancazzismo.
Che strana coincidenza, eh?
Voi non lo avete capito, ma la secessione e' in corso.
solo a Chiasso si muovono dalle 10 alle 15 aziende italiane
al giorno. Fanno da 3650 aziende a 5475 aziende/anno. Ma non c'e' solo Chiasso. Di tutte le migliaia
di aziende che hanno chiuso quest'anno, e che voi credete abbiano chiuso, una
cospicua percentuale si e' semplicemente spostata. Per le statistiche sono
chiuse, ma in realta' hanno riaperto altrove.
Dalle zone del nord, ove spostarsi verso "un poco piu'
a nord" e' piu' facile, e' in gioco una vera e propria secessione.
Stanno facendo quello che predicava la Lega: "MAI PIU' UNA LIRA A ROMA".
Lo stesso dicasi di chi emigra oggi, del professionista o
della persona che ha degli skill ricercati. Mandi un CV via internet. Hai un
primo colloquio telefonico. Anche un secondo. Prendi un aereo e vai a fare il
colloquio personale. Arrivi, prendi un taxi e vai al colloquio. Ti
aspettano.
Niente a che vedere con la debolezza del migrante.
Sei debole, si, ma non sei cosi' debole. Hai scelto
la nazione, hai gia' parlato con qualcuno, se stai piu' di un giorno andrai in
albergo. Insomma, non e' la stessa cosa. Manca ancora la situazione di totale
debolezza, di nullita', di totale scomparsa di qualsiasi importanza.
No, non siete come quelli di Lampedusa. Anche perche' questi
vi CERCANO, come dipendenti. Paesi come la Germania ci stanno svecchiando la
classe lavoratrice, coi nuovi arrivati.
E lo vedete quando li osservate. Se andate via dall' Italia,
conoscerete due tipi di italiano all'estero. Quelli che hanno fatto
l'immigrazione, e quelli che hanno fatto la secessione.
Li riconoscete subito.
In quelli che sono immigrati via con la valigia di cartone e
sole speranze, notate la nostalgia. La preghiera. Un parrucchiere siciliano mi
ha chiesto "ma anche voi dal nord non vedete speranza?". Era venuto via in tempi diversi. E lui
come tanti hanno la speranza di tornare, che il paese si rialzi, che torni ad
essere rispettato. Questi italiani li riconoscete anche sugli autobus, sui
treni: appena si sentono parlare a vicenda, si alzano, "sei italiano anche
tu?". Reduci di una condizione per cui conoscere qualcuno in piu'
significava avere una porta cui bussare in caso di necessita'. Si vedono
regolarmente, formano club, bar, associazioni. Io lo chiamo ghetto, ma ne
percepisco benissimo l'antica finalita' difensiva.
Poi ci sono quelli che hanno fatto la secessione personale.
Quelli cui non dispiace se arriva il conto da pagare. Anzi, sono quelli che
pensano che e' giusto cosi', che le nazioni ove si e' tollerato troppo devono
pagare. Quelli che non vedono speranza, ma nel vedere affondare i peggiori
leggono le regole di una meritocrazia, che come tale premiera' i migliori. In
Italia e' mancata per tanti anni la punizione , pensano, e adesso e' arrivata.
Li vedete nei tram e sugli autobus, che si ALLONTANANO quando sentono parlare italiano.
Fuggono dagli altri italiani. Non vogliono avere nostalgia, anzi, vorrebbero
dimenticare. Se esistesse un paesino locale senza italiani ci andrebbero a
vivere. Gente che non sopportava piu' un modo di fare, un modo di essere.
Il mio parrucchiere italiano e' qui da 35 anni. Non ha mai
fatto l'esame di integrazione per avere il passaporto, anche se ha moglie e
figli tedeschi. Lui e' immigrato. Chi ha fatto la sua secessione personale,
nelle stesse condizioni dopo 3 anni e mezzo e' a fare l'esame.
Vedete la distinzione tra i due gruppi quando si parla di
politica. Se parlate con chi ha fatto secessione, trovate sempre uno che dice
"ehi, non voglio che neanche una lira delle mie tasse vada a quei
ciarlatani". Quelli che sono immigrati, e hanno passato la vita a spedire
i soldi a casa, non vi capiscono. Come non capiscono come mai io me ne sia
andato pur avendo un lavoro ed una casa in Italia. Cosi' come non
capiscono come mai se ne siano andati quelli che avevano un'azienda e sono
venuti qui. C'e' stata una cena di imprenditori italiani che hanno mosso le
aziende a Düsseldorf, e c'era una hall piena. Migliaia. Gli immigrati non li
capiscono: come, avevate un'azienda e siete venuti qui?
Perche' non costa poco spostare un'azienda, e peraltro
occorre chiudere i debiti, seno' a spostarsi le banche ti saltano addosso come
giaguari.
Quelli che hanno fatto la loro secessione personale, che
hanno divorziato da un modo di fare, da un modo di essere, a queste
riunioni di expat NON-CI-VANNO. Parlano poco con altri italiani. E
non vogliono che una sola lira delle loro tasse vada a Roma: potessero,
voterebbero la Merkel non una, ma dieci volte.
Questo e' il punto: quando si parla di expat si parla sempre
e solo degli immigrati. Del resto, difficilmente chi ha fatto secessione si
lasciera' intervistare dalla tv, o rilasciera' qualche dichiarazione ad un
giornale.
Allora, forse dovreste iniziare a fare una distinzione:
forse chi e' immigrato via si sentira' immedesimato nei disperati di Lampedusa.
Forse si riconoscera'. Chi ha lasciato l' Italia ed e' arrivato con due stracci
ed una valigia di cartone magari si sentira' simile a loro nell'iniziale
debolezza, e nell'assoluta mancanza di un punto di appoggio.
Potete aspettarvi che coloro che sono emigrati via si
immedesimino nell'immigrato di Lampedusa.
Non potete aspettarvelo da chi ha fatto la sua secessione
personale.
Fonte: visto su
il GRANDE BLIFF del 4 novembre 2013-11-16
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