giovedì 30 giugno 2022

COVID19. PER NON DIMENTICARE…

 



 

“CAMPI DI STERMINIO PER CHI NON SI VACCINA” - GIUSEPPE GIGANTINO, CARDIOLOGO

 

“MI DIVERTIREI A VEDERLI MORIRE COME MOSCHE” - ANDREA SCANZI, GIORNALISTA

 

“SE FOSSE PER ME COSTRUIREI ANCHE DUE CAMERE A GAS” - MARIANNA RUBINO, MEDICO

 

“I CANI POSSONO SEMPRE ENTRARE. SOLO VOI, COME È GIUSTO, RESTERETE FUORI” - SEBASTIANO MESSINA, GIORNALISTA

 

“VAGONI SEPARATI PER NON VACCINATI” - MAURO FELICORI, ASSESSORE

 

“I NO VAX FUORI DAI LUOGHI PUBBLICI” - EUGENIO GIANI, PRESIDENTE REGIONE TOSCANA

 

“POTREBBE ESSERE UTILE CHE QUELLI CHE SCELGONO DI NON VACCINARSI ANDASSERO IN GIRO CON UN CARTELLO AL COLLO” - ANGELO GIOVANNINI, SINDACO DI BOMPORTO

 

“STIAMO ASPETTANDO CHE I NO VAX SI ESTINGUANO DA SOLI” - PAOLO GUZZANTI, GIORNALISTA

 

“VERRANNO MESSI AGLI ARRESTI DOMICILIARI, CHIUSI IN CASA COME DEI SORCI- ROBERTO BURIONI, VIROLOGO

 

“NON CHIAMATELI NO VAX, CHIAMATELI COL LORO NOME: DELINQUENTI” - ALESSIA MORANI, DEPUTATO

 

“VORREI UN VIRUS CHE TI MANGIA GLI ORGANI IN DIECI MINUTI RIDUCENDOTI A UNA POLTIGLIA VERDASTRA CHE STA IN UN BICCHIERE PER VEDERE QUANTI INFLESSIBILI NOVAX RESTANO AL MONDO” - SELVAGGIA LUCARELLI, NULLAFACENTE 

 

“I RIDER DEVONO SPUTARE NEL LORO CIBO” - DAVID PARENZO, GIORNALISTA

 

“I LORO INVITI A NON VACCINARSI SONO INVITI A MORIRE” - MARIO DRAGHI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

 

“GLI METTERÒ LE SONDE NECESSARIE NEI SOLITI POSTI, LO FARÒ CON UN PIZZICO DI PIACERE IN PIÙ” - CESARE MANZINI, INFERMIERE

 

“GLI BUCHERÒ UNA DECINA DI VOLTE LA SOLITA VENA FACENDO FINTA DI NON PRENDERLA” - FRANCESCA BERTELLOTTI, INFERMIERA

 

“PROVO UN PESANTE ODIO VERSO I NOVAX” - J-AX, CANTANTE

 

“SE RIEMPIRANNO LE TERAPIE INTENSIVE MI IMPEGNERÒ PER STACCARE LA SPINA” - CARLOTTA SAPORETTI, INFERMIERA

 

“NON SIETE VACCINATI? TOGLIETEVI DAL CAZZO!” - STEFANO BONACCINI, PRESIDENTE REGIONE EMILIA ROMAGNA

 

“UN GIORNO FAREMO UNA PULIZIA ETNICA DEI NON VACCINATI, COME IL GOVERNO RUANDESE HA STERMINATO I TUTSI” - ALFREDO FAIETA, GIORNALISTA

 

“IL GREEN PASS HA L’OBIETTIVO DI SCHIACCIARE GLI OPPORTUNISTI AI MINIMI LIVELLI” - RENATO BRUNETTA, MINISTRO

 

“E’ GIUSTO LASCIARLI MORIRE PER STRADA” - UMBERTO TOGNOLLI, MEDICO

 

“PREGO DIO AFFINCHÉ I NON VACCINATI SI INFETTINO TRA LORO E MUOIANO VELOCEMENTE” - GIOVANNI SPANO, VICESINDACO

 

“BISOGNA ESSERE DURI E DISCRIMINARE CHI NON SI VACCINA, IN OSPEDALE, A SCUOLA, NEI POSTI DI LAVORO” - FILIPPO MAIOLI, MEDICO

 

“SERVE BAVA BECCARIS, VANNO SFAMATI COL PIOMBO” - GIULIANO CAZZOLA, GIORNALISTA

 

“MANDATEGLI I CARABINIERI A CASA” - LUCA TELESE, GIORNALISTA

 

“GLI RENDEREMO LA VITA DIFFICILE, SONO PERICOLOSI” - PIEPAOLO SILERI, VICEMINISTRO ALLA SALUTE

 

“E’ POSSIBILE PORRE A LORO CARICO UNA PARTE DELLE SPESE MEDICHE, PERCHÉ COLPEVOLI DI NON ESSERSI VACCINATI” - SABINO CASSESE, COSTITUZIONALISTA

 

“NON SARÀ BELLO AUGURARE LA MORTE, MA QUALCUNO SENTIRÀ LA MANCANZA DEI NOVAX?” - LAURA CESARETTI, GIORNALISTA

 

“SE ARRIVI IN OSPEDALE POSITIVO, IL COVID TI SEMBRERÀ UNA SPA RISPETTO A QUELLO CHE TI FARÒ IO” - VANIA ZAVATER, INFERMIERA

 

“I NOVAX SONO I NOSTRI TALEBANI” - GIOVANNI TOTI, PRESIDENTE REGIONE LIGURIA

 

“SONO DEI CRIMINALI, VANNO PERSEGUITATI COME SI FA CON I MAFIOSI” - MATTEO BASSETTI, INFETTIVOLOGO

 

 

 

martedì 7 giugno 2022

QUANTO TEMPO VIVRANNO I VACCINATI

 


HENRY MAKOW ..

 

  By Steven Fishman

 

Spesso mi viene posta la domanda:  “Se ho preso il “vaccino”, quanto vivrò?


Ho rinviato questa domanda a un mio amico, il dottor Mylo Canderian, Ph.D.  [nato Milos Iskanderianos, Corfù, Grecia, 1938], che ha sviluppato il brevetto per l’ossido di grafene per l’uso come arma biologica ematologica nel 2015.

In piena trasparenza, il dottor Canderian è quello che definirei un “globalista genocida”, che segue il Precetto Dieci delle Georgia Guidestones, di cui si discute molto raramente, affermando “Non essere un Cancro sulla Terra;  Lascia spazio alla natura”.

Il dottor Canderian è un collaboratore medico dell’Organizzazione mondiale della sanità ed è anche molto favorevole a Klaus Schwab e al “Grande reset”, e all’inaugurazione di una valuta digitale mondiale che è un obiettivo secondario dell’OMS per il 2022.
Il Dr. Canderian è dell’opinione che il 95% della popolazione mondiale siano “Mangiatori Inutili” che necessitano di essere soppressi il più rapidamente possibile.

“Guarda il centro di Chicago, Baltimora o Los Angeles”, ha affermato, “e vedrai chiaramente perché gli Useless Eaters devono essere abbattuti come cani rabbiosi”.

Ha espresso il suo disprezzo per gli “educatori infettivi” che promuovono la teoria della razza critica ed è fiducioso che il “vaccino” metterà fine al “cancro umano sulla Terra”.

Il dottor Canderian è un ardente sostenitore del dovere e dell’obbligo della massoneria di liberare il mondo dalla “piaga dell’umanità”.


domenica 5 giugno 2022

STRAGE PIAZZA LOGGA. VERONA, BRESCIA E IL TERZO LIVELLO

di Mario Pari

 

Dagli atti di chiusura indagine, raccolti in 280 mila pagine e approfonditi da Rep.it, emergono fitti rapporti tra neofascisti lombardoveneti. Il viavai sospetto in un monolocale di via Aleardi. La Procura ipotizza un ruolo del Comando Nato scaligero


 


Piazza Loggia, dopo la strage: quello evidenziato potrebbe essere Toffaloni

 

 

Sono circa 280 mila pagine e aprono scenari nuovi su quello che sarebbe stato il «terzo livello». Un livello inedito nelle indagini sulla strage di piazza della Loggia, a differenza del secondo, quello di chi apparteneva alle istituzioni italiane. Ma soprattutto ci sono i luoghi, a Verona, in cui «il terzo livello» avrebbe avuto la sua location per le riunioni: Palazzo Carli, sede del Comando Forze Terrestri Alleate per il Sud Europa. Questo, non in una città qualsiasi, nell’ambito del processo per la Strage, ma a Verona dove, tra gli altri, risiedevano anche Marco Toffaloni Roberto Zorzi, nei cui confronti sono state chiuse le indagini e che per la procura dei minori e per la procura di Brescia sarebbero gli esecutori della Strage.

 Proprio le 280 mila pagine rappresentano gli atti alla base delle indagini e sono state sintetizzate ieri su Repubblica.it.  

 

Dagli atti si coglie però anche quanto sarebbe stato solido il legame tra gli ambienti neofascisti bresciani e quelli veronesi. Tra i testimoni chiave dell’accusa figura Giampaolo Stimamiglio che nel 2009 racconta al colonnello del Ros, Massimo Giraudo, di due confidenze che avrebbe ricevuto dal generale Amos Spiazzi. Una riguarda proprio i rapporti Brescia Verona: da un punto di vista esecutivo ci sarebbe stata una attività congiunta tra bresciani e veronesi nella strage. Poi il riferimento al ruolo atlantico nella regia della bomba. Non ci sono rivelazioni solo sull’esecuzione della strage. Sarebbe stata veronese e mossa da volontà omicida la mano che avrebbe manipolato il tritolo che uccise Silvio Ferrari, a Brescia, nove giorni prima dell’eccidio. Ma nelle indagini il giorno della svolta è quello del 6 aprile 2011 quando Stimamiglio agli inquirenti bresciani riferisce di un incontro con Toffaloni, minorenne all’epoca della strage: un incontro avvenuto in un motel, 20 anni prima.


venerdì 3 giugno 2022

2 GIUGNO, VINSE LA REPUBBLICA: SENZA BROGLI?


 

Il 2 giugno ricorre la più “recente” tra le feste nazionali, la Festa Della Repubblica, che ricorda il referendum del 1946 che vide la vittoria della repubblica sulla monarchia. I risultati ufficiali del referendum istituzionale furono: repubblica voti 12 718 641 (pari a circa il 54,27% delle schede convalidate), monarchia voti 10 718 502 (pari a circa il 45,73% delle schede convalidate). Questo avvenimento è considerato importante nella Storia italiana anche perché fu la prima volta che in Italia votarono anche le donne (va detto che nel pre-unitario Granducato di Toscana il suffragio femminile risaliva ad un secolo prima, addirittura al 1849).

 

Da anni però grava un sospetto su questo referendum riportato ad essere festa nazionale da Carlo Azeglio Ciampi nel 2001 dopo che era stata soppressa dalla legge n. 54 del 5 marzo 1977. Il famoso sospetto sui brogli elettorali. Non è la prima volta che si sospettano brogli elettorali nelle date cruciali della Storia italiana: molta enfasi viene infatti data ai presunti brogli dei plebisciti del 1860 per l’annessione dell’ex Regno delle Due Sicile al neonato Regno d’Italia (noto il cenno che ne fece Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo “Gattopardo” e la ripresa del fatto nel film di Luchino Visconti).



 

Ovviamente su internet i principali siti politici si affannano a smentire quella che definiscono una “leggenda”eppure il sospetto rimane. Anche a causa di varie testimonianze

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Gianpiero Beltotto ha riportato la testimonianza di suo padre Tommaso, brigadiere, che vide personalmente i sacchi con le schede truccate negli scantinati del Viminale, controfirmò la relazione del duca Giovanni Riario Sforza, comandante dei corazzieri reali, che descriveva i sacchi con la scheda già crocettata sulla voce Repubblica, e poi continuò la sua vita da carabiniere.

 

Della relazione di Riario Sforza si è venuto a sapere solo nel 2015, durante il processo per le trattative Stato-mafia. La relazione era finita nelle mani del generale Romano Dalla Chiesa, padre di Carlo Alberto, che ne ebbe per le mani forse una copia. Da qui potrebbero partire collegamenti a diversi altri misteri italiani.

 

Il carabiniere Tommaso Beltotto è morto nel 2001. “Quando in televisione on sui giornali qualcuno ipotizzava brogli nel referendum del 1946 sorrideva – racconta il figlio – c’é poco da ipotizzare, i brogli li ho visti”. L’unica cosa non chiarita in questa testimonianza è a cosa servissero effettivamente quelle schede: se a ribaltare il risultato in caso di vantaggio della monarchia o erano già state conteggiate come vere.

 

Cosa c’é di vero? Probabilmente non lo sapremo mai. Ma il precedente dei plebisciti del 1860 ci fa pensare che i brogli sono tutt’altro che inverosimili. Dato che non sappiamo come siano state utilizzate le schede di cui hanno parlato il brigadiere Beltotto e il duca Riario Sforza possiamo persino ipotizzare che siano rimaste inutilizzate perché la Repubblica ha effettivamente vinto. Cosa non inverosimile nonostante l’attaccamento alla monarchia delle popolazioni rurali allora maggioritarie: i Savoia avevano fatto una pessima figura l’8 settembre. Però comunque la volontà c’era.

Ci sono momenti in cui gruppi di potere decidono che la Storia deve prendere una certa piega, ad ogni costo. E’ stato così per i plebisciti risorgimentali, è stato quasi certamente così nella decisione di far prevalere Biden su Trump (la questione dei sacchi del Viminale ricorda molto i voti postali americani) e ci sono molti sospetti anche sulle elezioni italiane del 1948 e le elezioni russe del 1996.

 

Così fosse il Regno d’Italia, iniziato con dei brogli nel 1860, avrebbe terminato la sua vita con altri brogli nel 1946: quando si dice la legge del karma. Il 2 giugno, per una di quelle strane coincidenze della Storia, è pure l’anniversario della scomparsa di Giuseppe Garibaldi, il mazziniano repubblicano che si piegò a unificare l’Italia sotto lo scudo sabaudo (scatenando le ire del suo ex maestro Mazzini, repubblicano intransigente, e anche di Marx), morto a Caprera nel 1882.

Chissà, forse al vecchio Garibaldi, monarchico per forza ma intimamente repubblicano, anticlericale e con una vena di socialismo, questo epilogo non sarebbe dispiaciuto.

 

ANDREA SARTORI

 

 

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Fonte: da Visione TV del 2 giugno  2022

Link: https://visionetv.it/2-giugno-vinse-la-repubblica-senza-brogli/