Il corpo sovranazionale eurogendfor è stato istituito ormai da diversi anni, ma i mass media non ne hanno mai parlato. Comandata dalla NATO, quindi dagli Stati Uniti, nonostante operi in alcuni stati europei (non tutti hanno ratificato il trattato) dispone di poteri illimitati che vengono descritti di seguito e potete leggerli nel testo del "Trattato di Velsen" che dispone la nascita del corpo.
Nonostante sul web i
blog liberi abbiano parlato ampiamente di Eurogendfor, molte persone lo
ignorano completamente, pertanto continuiamo a martellare, cerchiamo di
svegliare i nostri connazionali dormienti!
Nota: Il Trattato di Velsen è stato ratificato da
Italia, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo; ma in seguito ha aderito
anche la Romania.
Redazione Informati
EUROGENDFOR, LA NUOVA
POLIZIA EUROPEA CON POTERI ILLIMITATI
Praticamente non ne ha parlato nessuno. Praticamente la
ratifica di Camera e Senato è avvenuta all’unanimità. Praticamente stiamo per
finire nelle mani di una superpolizia dai poteri pressoché illimitati. Che
sulla carta è europea, ma che nei fatti è sotto la supervisione statunitense.
Tanto è vero che la sede centrale si trova a Vicenza, la stessa città dove c’è
il famigerato Camp Ederle delle truppe USA
Alzi la mano chi sa cos’è il trattato di Velsen. Domanda
retorica: nessuno. Eppure in questa piccola città olandese è stato posto in
calce un tassello decisivo nel mosaico del nuovo ordine europeo e mondiale. Una
tappa del processo di smantellamento della sovranità nazionale, portato avanti
di nascosto, nel silenzio tipico dei ladri e delle canaglie.
L’acronimo sta per Forza di Gendarmeria Europea (EGF): in
sostanza è la futura polizia militare d’Europa. E non solo. Per capire
esattamente che cos’è, leggiamone qualche passo. I compiti: «condurre missioni
di sicurezza e ordine pubblico; monitorare, svolgere consulenza, guidare e
supervisionare le forze di polizia locali nello svolgimento delle loro
ordinarie mansioni, ivi comprese l’attività di indagine penale; assolvere a
compiti di sorveglianza pubblica, gestione del traffico, controllo delle
frontiere e attività generale d’intelligence; svolgere attività investigativa
in campo penale, individuare i reati, rintracciare i colpevoli e tradurli
davanti alle autorità giudiziarie competenti; proteggere le persone e i beni e
mantenere l’ordine in caso di disordini pubblici» (art. 4).
Il raggio d’azione: «EUROGENDFOR potrà essere messa a
disposizione dell’Unione Europea (UE), delle Nazioni Unite (ONU),
dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE),
dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e di altre
organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche» (art. 5).
La sede e la cabina di comando: «la forza di polizia
multinazionale a statuto militare composta dal Quartier Generale permanente
multinazionale, modulare e proiettabile con sede a Vicenza (Italia). Il ruolo e
la struttura del QG permanente, nonché il suo coinvolgimento nelle operazioni
saranno approvati dal CIMIN – ovvero - l’Alto Comitato Interministeriale.
Costituisce l’organo decisionale che governa EUROGENDFOR» (art. 3).
Ricapitolando: la Gendarmeria europea assume tutte le
funzioni delle normali forze dell’ordine (carabinieri e polizia), indagini e
arresti compresi; la Nato, cioè gli Stati Uniti, avranno voce in capitolo nella
sua gestione operativa; il nuovo corpo risponde esclusivamente a un comitato
interministeriale, composto dai ministri degli Esteri e della Difesa dei paesi
firmatari. In pratica, significa che avremo per le strade poliziotti veri e
propri, che non si limitano a missioni militari, sottoposti alla supervisione
di un’organizzazione sovranazionale in mano a una potenza extraeuropea cioè gli
Usa, e che, come se non bastasse, è svincolata dal controllo del governo e del
parlamento nazionali.
Ma non è finita. L’EGF gode di una totale immunità:
inviolabili locali, beni e archivi (art. 21 e 22); le comunicazioni non possono
essere intercettate (art. 23); i danni a proprietà o persone non possono essere
indennizzati (art. 28); i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta
dalla giustizia dei paesi ospitanti (art. 29). Come si evince chiaramente, una
serie di privilegi inconcepibili in uno Stato di diritto.
Il 14 maggio 2010 la Camera dei Deputati della Repubblica
Italiana ratifica l’accordo. Presenti 443, votanti 442, astenuti 1. Hanno
votato sì 442: tutti, nessuno escluso. Poco dopo anche il Senato dà il via
libera, anche qui all’unanimità. Il 12 giugno il Trattato di Velsen entra in
vigore in Italia.
La legge di ratifica n° 84 riguarda direttamente l’Arma dei
Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a
polizia locale di secondo livello.
Come ha fatto notare il giornalista che ha scovato la
notizia, il freelance Gianni Lannes (uno con due coglioni così, che per le sue
inchieste ora gira con la scorta), non soltanto è una vergogna constatare che i
nostri parlamentari sanciscano una palese espropriazione di sovranità senza aver
neppure letto i 47 articoli che la attestano, ma anche che sia passata
inosservata un’anomalia clamorosa. Il quartiere generale europeo è insediato a
Vicenza nella caserma dei carabinieri “Chinotto” fin dal 2006. La ratifica è
dell’anno scorso. E a Vicenza da decenni ha sede Camp Ederle, a cui nel 2013 si
affiancherà la seconda base statunitense al Dal Molin che è una sede
dell’Africom, il comando americano per il quadrante mediterraneo-africano.
La deduzione è quasi ovvia: aver scelto proprio Vicenza sta
a significare che la Gestapo europea dipende, e alla luce del sole, dal
Pentagono. Ogni 25 Aprile i patetici onanisti della memoria si scannano sul
fascismo e sull’antifascismo, mentre oggi serve un’altra Liberazione: da questa
Europa e dal suo padrone, gli Stati Uniti.
Fonte: http://www.senzasoste.it
Tratto da: nocensura.com
del 11 novembre 2011
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