Bruxelles, 29 ott. (Adnkronos) – Ad una svolta il varo della
normativa europea per la determinazione di uno standard unico per gli
scarichi dei wc. La prossima settimana infatti è prevista una riunione
della Commissione per fissare i criteri dell’attribuzione del marchio di
conformità alle direttive Ue. I lavori
per lo sviluppo di uno standard UE per i wc erano iniziati nel gennaio 2011 ed
una prima riunione del Gruppo di lavoro appositamente costituito si era
svolta a Bruxelles nell’ottobre dello stesso anno a cui era poi seguita
un’altra riunione a Siviglia nel giugno dell’anno successivo.
Il Gruppo di lavoro ha affrontato la tematica degli scarichi
dei wc europei definendo i sei punti chiave che devono essere alla base del
processo regolamentativo, a cominciare dalla ‘portata’ dello scarico, per
poi definire il prodotto, realizzare una analisi economica e di mercato,
studiare il comportamento degli utenti, esprimere una valutazione sulla
base di un case history e analizzare le migliori tecnologie disponibili ora ed
in futuro.
Gli esperti hanno anche segnalato che nei Paesi Bassi, e
forse presto anche in Francia, non potranno essere installati servizi igienici
con meno di 6 litri per scarico così come in Portogallo. Nel Regno Unito, nuovi servizi igienici con
più di 6 litri per scarico sono proibiti mentre sono incoraggiate le
installazioni di servizi igienici con meno di 6 litri per scarico anche se
l’istallazione di scarichi con questa caratteristica dipende da una serie di
condizioni tecniche.
Gli esperti poi, nella distinzione tra orinatoi e wc,
suggeriscono che i primi non possano avere flussi inferiori al mezzo litro e
per i secondi non inferiori ai 5. Una definizione che deve essere sembrata
troppo vaga tant’é che è stata varata una formula matematica da applicare per
determinare la portata del ‘flusso aureo’. Un capitolo è poi dedicato anche
alle assi che, rimarcano gli esperti “sono spesso vendute separatamente
rispetto alle tazze in ceramica”.
Regolamentare i flussi degli scarichi ha probabilmente dei
riflessi sulle politiche di tutela dell’ambiente anche se sono molti a
sostenere che questo tipo di interventi siano solo uno spreco di danaro
pubblico.
La scorsa settimana, il primo ministro britannico David
Cameron ha guidato una campagna per “ridurre la burocrazia dell’UE” ed
eliminare i regolamenti inutili.
FONTE: VISTO SU IMOLO OGGI del 29 ottobre 2013
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