Fondata nel 1997 la società nel 2012 ha fato
segnare 6,8 milioni di ricavi e una perdita di 200 mila.
La globalizzazione ha le sue regole e ora un altro marchio
ormai storico del made in Italy se ne va. Suomy, azienda comasca fondata
nel 1997 da Umberto Monti e che ha fornito i suoi caschi a campioni del calibro
di Max Biaggi, Loris Capirossi e Troy Bayliss, è stata ceduta a un hedge
fund cinese, la SK Sport di Hong Kong.
Lo scorso anno l’azienda ha segnato ricavi per quasi 7
milioni di euro ma a causa della recessione, che in Occidente ha fatto crollare
la domanda di moto sportive, anche la domanda di caschi di “livello” è andata
calando. Nel 2007 i dipendenti erano oltre 100, ora sono 52 e nel prossimo
futuro potrebbero calare a 30.
La buona notizia (o perlomeno quella meno negativa) è che
almeno al momento la produzione (600 caschi al giorno) della linea d’alta gamma
non verrà spostata all’estero, anche se quelli di fascia media verranno
prodotti in Indonesia.
Umberto Monti, fondatore del brand ai fratelli Walter
e Maurizio, ha dichiarato a Il Sole 24 Ore:
“Abbiamo ceduto le linee auto e moto, gli stampi e i
macchinari usati per realizzare i caschi, i marchi alla Sk sport. In Italia, a
Coniolo nel Monferrato, resterà la produzione delle linee alto di gamma ma non
si sa ancora con che formula, se ci sarà l’affitto del ramo d’azienda. Queste
attività saranno gestite da Suomy Motorsport. Noi eravamo interessati a una
joint venture loro no, volevano acquistare un marchio forte e legato al mondo
delle corse. Ci hanno chiesto di cedere e anche a causa della crisi l’abbiamo
fatto.”
Per quanto riguarda le sponsorizzazioni ai piloti, non sono
ancora state rilasciate dichiarazioni specifiche, ma certamente si punterà a
piloti provenienti da nuovi mercati, far east e Brasile in primis.
Fonte: visto su motoblog.it del 19 settembre 2013
Link: http://www.motoblog.it/post/251043/suomy-venduta-ai-cinesi-un-altro-pezzo-del-made-in-italy-se-ne-va
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