Quando guardo questo paese, non credo ai miei
occhi!
Accadono cose talmente aberranti, inverosimili e inenarrabili, da
credere sia il Flashback di un acido fatto in gioventù, di una canna troppo
caricata, i postumi una solenne sbornia: un incubo!! Poi capisco che è tutto
vero, reale, e ogni aggettivo appartenente al lessico corrente, non è in grado
di descriverne la portata, la sua degenerazione morale, etica, e
socio/ambientale.
Viviamo in un mondo al contrario, dove i posti di
responsabilità si raggiungono per demeriti – dove vige il nepotismo, la
raccomandazione – dove la capacità di mentire, il mercimonio della dignità, la
corruzione, e la propensione a tradire, sono divenute pratiche relazionali e
comportamentali: le inedite credenziali per avere accesso al mondo del lavoro e
garantirsi così la tanto agognata stabilità economica.
Questi sono i fondamentali del Sistema – un dogma – una
pre/condizione venendo a mancare la quale, ogni possibilità di migliorare il
nostro status ci è preclusa per sempre.
Il concetto di “merito”, che oggi si
vuole sdoganare come parametro atto a selezionare la competenza, è l’ennesima
impostura del Sistema Paese che, opportunamente, facilita il servilismo.
Una persona di buon senso, colta e intelligente, ancorata a
solidi principi e valori, è vista dal Sistema Potere come elemento
disturbatore, capace di destabilizzare le logiche perverse che, da tempo,
regolamentano la società italiana.
E il tuo curriculum, mio caro giovane, che con orgoglio
(viste le ottime e lodevoli esperienze professionali) ti appresti a sottoporre
al giudizio dell’ennesimo filibustiere di turno, sappi che paradossalmente è
quella indelebile macchia nera che farà carta straccia di ogni tua ambizione e
speranza, al fine di entrare nel mondo del lavoro – Ma se diversamente, sei in
grado di produrre una fedina penale all’altezza della situazione, dove i reati
per corruzione, appropriazione indebita, peculato, riciclaggio, si alternano
allegramente all’associazione mafiosa, fino alla rapina a mano armata, ti puoi
considerare già assunto, e così partecipare al grande business confortato dalla
protezione e dalla stima dei tuoi benemeriti padrini.
Se poi sei donna, giovane
e attraente, hai tutte le porte aperte, ma non prima di avere soddisfatto i
pruriti sessuali del tuo futuro datore di lavoro. A questo punto hai la strada
spianata per intraprendere una carriera di tutto rispetto.
La nostra società è così marcia e corrotta in ogni sua
cellula, che se per assurdo, si riuscisse ad imporre regole ferree e pene
certe, lo stesso Sistema Socio Economico Finanziario imploderebbe in breve
tempo. E’ questa la cruda, terribile e sconcertante realtà del nostro paese! E
non c’è modo di contrastarla ne tanto meno di cambiarla.
Per tanto, mio caro e onesto giovane, che dopo tanti
sacrifici e rinunce ti appresti a traghettare le tue capacità, eccellenze e
competenze nel mondo del lavoro, sappi che questo percorso sarà disseminato di
ostacoli, lungo e doloroso, perché in cambio di quel posto, dovrai sacrificare
la tua dignità e il culo.
Potremo dunque educare i nostri figli nel migliore dei modi,
e insegnare loro tutto il bene del mondo, ma quel giorno, la fuori, “questi
banditi al governo del paese” faranno carta straccia di tutto il nostro lavoro,
impegno e sacrificio.
Per tutti questi motivi (scriveva Corrado Alvaro), “la
disperazione più grande che possa impadronirsi di una società, è il dubbio che
vivere onestamente sia inutile”.
Fonte: visto su STAMPA LIBERA del 3 settembre 2013
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