martedì 24 settembre 2013

VERONA. BOOM DI POVERI E DISOCCUPATI 
E NELLE CASE TORNANO LE CANDELE




OPPEANO. Il sindaco Montagnoli ha lanciato l´allarme in Consiglio sulle difficoltà con cui sono alle prese molte famiglie.  Aumentano gli sfratti e i cittadini che non riescono più a pagare le bollette di luce e gas Sono in progressivo calo anche i bimbi all´asilo: i genitori non hanno i soldi per la retta

Allarme crisi in paese. Per sottolineare quanto le situazioni di difficoltà siano pesanti, è intervenuto il sindaco che ha raccontato in Consiglio le situazioni più urgenti. «Abbiamo sempre più persone sfrattate ed ho assistito personalmente ad interventi per interrompere l´erogazione della luce e del gas in alcune famiglie che non riescono a pagare le bollette: c´è gente che a casa usa le candele».


Questa è la situazione che ha portato la crisi economica nel territorio oppeanese - 10mila abitanti - stigmatizzata dal sindaco, Alessandro Montagnoli nell´ultima seduta consiliare. «I bambini non vengono più iscritti alla scuola materna, perchè i genitori non hanno i 100 euro al mese per mandarli all´asilo», ha proseguito nella preoccupante descrizione il primo cittadino. «Abbiamo raggiunto quota 63 case in cui vengono portati, ogni giorno, i pasti caldi: nella grande maggioranza si tratta di italiani e non di stranieri».


«Erano già tanti i disoccupati ed ora sono aumentati a causa della chiusura della Riva Acciai», ha fatto sapere Montagnoli. «I Comuni», ha aggiunto, «sono rimasti l´ultimo e unico baluardo per questa gente. Non pretendo che ci arrivino i fondi di cui dispone il Trentino, ma almeno che le tasse pagate dai residenti rimangano nel Veneto». Invece la situazione delle casse comunali è sempre più precaria. «In quattro anni, dal 2009 ad oggi, abbiamo subito un taglio nei trasferimenti dallo Stato pari a un milione di euro», ha ricordato il sindaco, «e stiamo ancora attendendo che la Regione ci versi i 650mila euro di contributi stanziati. Non è possibile andare avanti così: i soldi delle tasse pagate dai veneti devono rimanere per i nostri cittadini e le nostre aziende in difficoltà, altrimenti non ce la caveremo e non usciremo più da questa crisi».


Per questo motivo, Montagnoli ha chiesto con insistenza che si arrivi alla consultazione referendaria per l´autodeterminazione del popolo Veneto. «Almeno che ci lascino votare: poi vedremo se vinceranno i sì o i no: si tratta di una richiesta trasversale del Consiglio regionale, appoggiata anche da esponenti di Sel e Futuro popolare».


La crisi non ha risparmiato, ad Oppeano, nemmeno il settore sportivo. «Mamme e papà si sono rivolte alla società Junior oppeanese per chiedere se potevano mandare i figli a giocare a calcio senza pagare l´iscrizione e la quota spese, altrimenti questi ragazzini rimarrebbero a casa e non farebbero alcuna attività fisica», ha poi osservato l´assessore allo Sport e ai Servizi sociali, Pierluigi Giaretta. «Così, d´accordo con la dirigenza della Junior», ha annunciato Giaretta, «abbiamo deciso di accettare questi ragazzini lo stesso. Per questo erogheremo 3.500 euro di contributo aggiuntivo alla società a sostegno dell´attività e del ruolo che assume anche a livello sociale prima ancora che sportivo, fornendo anche ai ragazzi che non pagano, il vestiario per giocare a pallone». 


La Junior Oppeanese gestisce il settore giovanile di calcio ed ha ben 150 ragazzi iscritti. L´argomento in consiglio comunale è emerso in quanto l´Us Vallese, che fino all´anno scorso disputava il campionato di Terza Categoria e gestiva il centro sportivo di Vallese, quest´anno ha cessato le attività e ha smesso quindi di occuparsi dei campi da calcio.


Per questo, il consiglio comunale, all´unanimità ha approvato il passaggio di gestione dell´impianto sportivo di Vallese alla Junior Oppeanese, che già gestisce anche il centro sportivo di Ca´ degli Oppi.


Fonte: srs di  Zeno Martini, da L’Arena di Verona  di domenica 22 settembre 2013 PROVINCIA, pagina 39



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