OPPEANO. Il sindaco Montagnoli ha lanciato l´allarme in
Consiglio sulle difficoltà con cui sono alle prese molte famiglie. Aumentano gli sfratti e i cittadini che non
riescono più a pagare le bollette di luce e gas Sono in progressivo calo anche
i bimbi all´asilo: i genitori non hanno i soldi per la retta
Allarme crisi in paese. Per sottolineare quanto le
situazioni di difficoltà siano pesanti, è intervenuto il sindaco che ha
raccontato in Consiglio le situazioni più urgenti. «Abbiamo sempre più persone
sfrattate ed ho assistito personalmente ad interventi per interrompere
l´erogazione della luce e del gas in alcune famiglie che non riescono a pagare
le bollette: c´è gente che a casa usa le candele».
Questa è la situazione che ha portato la crisi economica nel
territorio oppeanese - 10mila abitanti - stigmatizzata dal sindaco, Alessandro
Montagnoli nell´ultima seduta consiliare. «I bambini non vengono più iscritti
alla scuola materna, perchè i genitori non hanno i 100 euro al mese per mandarli
all´asilo», ha proseguito nella preoccupante descrizione il primo cittadino.
«Abbiamo raggiunto quota 63 case in cui vengono portati, ogni giorno, i pasti
caldi: nella grande maggioranza si tratta di italiani e non di stranieri».
«Erano già tanti i disoccupati ed ora sono aumentati a causa
della chiusura della Riva Acciai», ha fatto sapere Montagnoli. «I Comuni», ha
aggiunto, «sono rimasti l´ultimo e unico baluardo per questa gente. Non
pretendo che ci arrivino i fondi di cui dispone il Trentino, ma almeno che le
tasse pagate dai residenti rimangano nel Veneto». Invece la situazione delle
casse comunali è sempre più precaria. «In quattro anni, dal 2009 ad oggi,
abbiamo subito un taglio nei trasferimenti dallo Stato pari a un milione di
euro», ha ricordato il sindaco, «e stiamo ancora attendendo che la Regione ci
versi i 650mila euro di contributi stanziati. Non è possibile andare avanti
così: i soldi delle tasse pagate dai veneti devono rimanere per i nostri
cittadini e le nostre aziende in difficoltà, altrimenti non ce la caveremo e
non usciremo più da questa crisi».
Per questo motivo, Montagnoli ha chiesto con insistenza che
si arrivi alla consultazione referendaria per l´autodeterminazione del popolo
Veneto. «Almeno che ci lascino votare: poi vedremo se vinceranno i sì o i no:
si tratta di una richiesta trasversale del Consiglio regionale, appoggiata
anche da esponenti di Sel e Futuro popolare».
La crisi non ha risparmiato, ad Oppeano, nemmeno il settore
sportivo. «Mamme e papà si sono rivolte alla società Junior oppeanese per
chiedere se potevano mandare i figli a giocare a calcio senza pagare
l´iscrizione e la quota spese, altrimenti questi ragazzini rimarrebbero a casa
e non farebbero alcuna attività fisica», ha poi osservato l´assessore allo
Sport e ai Servizi sociali, Pierluigi Giaretta. «Così, d´accordo con la
dirigenza della Junior», ha annunciato Giaretta, «abbiamo deciso di accettare
questi ragazzini lo stesso. Per questo erogheremo 3.500 euro di contributo
aggiuntivo alla società a sostegno dell´attività e del ruolo che assume anche a
livello sociale prima ancora che sportivo, fornendo anche ai ragazzi che non
pagano, il vestiario per giocare a pallone».
La Junior Oppeanese gestisce il settore giovanile di calcio
ed ha ben 150 ragazzi iscritti. L´argomento in consiglio comunale è emerso in
quanto l´Us Vallese, che fino all´anno scorso disputava il campionato di Terza
Categoria e gestiva il centro sportivo di Vallese, quest´anno ha cessato le
attività e ha smesso quindi di occuparsi dei campi da calcio.
Per questo, il consiglio comunale, all´unanimità ha
approvato il passaggio di gestione dell´impianto sportivo di Vallese alla
Junior Oppeanese, che già gestisce anche il centro sportivo di Ca´ degli Oppi.
Fonte: srs di Zeno
Martini, da L’Arena di Verona di domenica
22 settembre 2013 PROVINCIA, pagina 39
Link: http://www.larena.it
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