A VERONETTA, HA PAURA ANCHE LA COMMISSIONE SICUREZZA
Verona. La Commissione sicurezza non si sente più sicura: Veronetta, la prima circoscrizione intimorita nell´affrontare i temi di questo difficile quartiere. I componenti rivelano di essere bersagliati da minacce e atti intimidatori. Vetrina rotta per tre volte. «Corriamo dei rischi»
IN MARZO L´ULTIMA SEDUTA. Minacce e atti intimidatori minano
il lavoro della Commissione sicurezza della Prima circoscrizione, che spesso si
trova ad affrontare la delicata questione di Veronetta, ancora protagonista di
situazioni di illegalità diffusa e di degrado. Tanto che commissari,
consiglieri e in primis la presidente di commissione Elena Brunelli, dicono di aver paura e di sentirsi «molto intimoriti».
Da mesi la commissione non si riunisce più: l´ultima seduta ufficiale risale al
marzo scorso.
Minacce e atti intimidatori minano il lavoro della
commissione sicurezza della prima circoscrizione, che spesso si trova ad
affrontare la delicata questione del quartiere di Veronetta, ancora
protagonista di situazioni di illegalità diffusa e di degrado. Tanto che
commissari, consiglieri e in primis la presidente di commissione Elena
Brunelli, in quota alla Lista Tosi che a Veronetta svolge anche la propria
attività commerciale, dichiarano di aver paura, di sentirsi insicuri e «molto
intimoriti» dal clima di tensione. E, infatti, da mesi la commissione non si
riunisce più ufficialmente e l'ultima seduta risale al marzo scorso.
«Sono stata consigliera di maggioranza anche nella scorsa
legislatura, sempre con delega alla sicurezza. E in questi anni mi hanno rotto
la vetrina del negozio per ben tre volte. L'ultima durante questo mandato.
Trattando il tema della sicurezza in un quartiere particolare come è quello di
Veronetta stiamo correndo dei rischi, inutile negarlo», denuncia Brunelli, che
fa un distinguo tra i temi generali - è stata trattata ad esempio la questione
del rischio sismico insieme alla Protezione civile - e quelli prettamente di
ordine pubblico. Argomenti per i quali, oltre a discussioni e confronti, è
necessario puntare il dito contro alcune attività commerciali o determinate
persone, magari formalizzando segnalazioni alle forze dell'ordine.
«Oltre a me, a far parte della commissione, ci sono altri
consiglieri ma anche semplici cittadini, sia residenti che commercianti della
zona. Padri e madri di famiglia i cui figli frequentano le scuole del
quartiere. Ci sentiamo intimoriti, molto intimoriti», rincara la dose Brunelli,
che oltre agli atti intimidatori ai danni della propria attività, per cui la
consigliera spiega di aver inoltrato regolare denuncia contro ignoti, negli
anni ha subito anche minacce verbali. L'ultimo episodio si è verificato
recentemente.
Conferma l'accaduto il consigliere della Lista Tosi, Teo Berardinelli. «Ero presente ed è
stata una scena davvero brutta, preoccupante. Ovvio, quindi, che ci si pensi
più volte prima di indire riunioni pubbliche su determinati argomenti. Si
tratta comunque di tematiche su cui comunque riusciamo a confrontarci e a
lavorare pur in sordina», spiega Berardinelli. «Fortunatamente, non mi è mai
accaduto nulla di simile ma sono solidale con la presidente di commissione,
commerciante nel quartiere proprio come me», interviene Gloriana Ferrarese, consigliere Pd che siede anche in sicurezza.
«Certo è, però, che abbiamo il dovere di affrontare
determinate situazioni che minano la tranquillità di Veronetta. A dirigere la
commissione, probabilmente, sarebbe più adatto un professionista o comunque qualcuno
che risulti meno esposto di Brunelli», propone Ferrarese.
Ilaria Noro
Fonte: da L’Arena di Verona di venerdì 27 settembre 2013,
pagina 15
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