di REDAZIONE
Da oggi, verrà distribuito da Microcinema Distribuzione
il DVD della pellicola 11 Settembre 1683, l’ultimo film
prodotto dalla Martinelli Film Company International del regista e scrittore
per il cinema e la televisione, Renzo Martinelli. La pellicola avvalendosi di
un cast internazionale e della sceneggiatura e consulenza dell’archeologo,
giornalista scientifico e scrittore Valerio Massimo Manfredi (autore di romanzi
d’ambientazione storica e trasmissioni televisive come i programmi televisivi
Stargate linea di confine, Impero e Metropoli) intende
ricostruire le vicende riguardanti la fine dell’assedio alle porte di Vienna da
parte delle truppe ottomane ad opera dell’intervento delle truppe
cristiano-polacche avvenuto l’11 Settembre 1683.
L’11 settembre 1683 trecentomila guerrieri chiamati da
ogni angolo dell’Impero Ottomano stanno cingendo Vienna sotto assedio.
Comandati dal Gran Visir Kara Mustafa, al quale il Sultano di Istanbul
affidò il vessillo del Profeta (lo stendardo verde con la luna crescente dorata
che la tradizione rivendica essere appartenuta al Profeta Maometto in persona),
intendono issare quella bandiera su tutte le capitali d’Europa, tra le quali la
culla della Cristianità, Roma.
L’apparizione di una cometa luminosa nei cieli,
venne interpretata come un segno di Allah, promessa di una gloriosa
vittoria dell’Islam e la sottomissione dell’Europa cristiana. Nonostante due
mesi di resistenza eroica, il destino di Vienna sembrava segnato: colpi di
cannone dell’esercito turco hanno fatto breccia nelle mura in diversi punti,
aprendo la via per una rapida incursione della cavalleria tartara affiancata ai
giannizzeri del Visir. Le sortite erano sempre più feroci e frequenti.
L’11 settembre, alle prime luci dell’alba, un
monaco cappuccino tenne messa in cima alla collina che sovrasta la città. Poi,
con un ultimo appassionato sermone, incitò le truppe cristiane. Il suo nome era
Marco da Aviano, nato in Friuli nel 1631 da una nobile stirpe. E’ il
consigliere e la guida spirituale dell’Imperatore Asburgico Leopoldo I.
La battaglia tra i due eserciti opposti si trascinò fino
al tramonto, con risultati alterni per le due parti, in un gioco strategico
di avanzate e ritirate, finchè la Lega Santa, guidata da Re Polacco Jan III
Sobieski condusse l’assalto finale che sbaragliò le truppe ottomane e l’ultima
resistenza dell’accampamento nemico: venticinquemila tende tra le quali
troneggia il padiglione verde dello stesso Kara Mustafa. Durante l’intera
battaglia la figura di Marco da Aviano si stagliò nel cielo in cima alla
collina tenendo tra le mani il crocefisso, sollevato al cielo. Qualche giorno
più tardi, Marco in persona portò lo stendardo di Maometto a Roma e lo consegnò
nelle mani di Papa Innocenzo XI.
L’11 Settembre 1683 è una data significativa sotto vari
aspetti; come ricordano Bernard Lewis (il più qualificato studioso
dell’Islam contemporaneo) e Michael Novak (uno tra i più importanti studiosi
cattolici), quella data rappresenta il punto massimo dell’espansione
islamica nel cuore dell’Occidente, drammaticamente sull’orlo di un
definitivo annientamento. Anche in Italia, sulle pagine del Corriere
della Sera, un intellettuale autorevole come Paolo Mieli ha più volte
messo in evidenza la singolare coincidenza tra quella data e i tragici
avvenimenti avvenuti nel 2001 negli Stati Uniti. Da queste riflessioni è nata
l’idea del film che ripescano dalle profondità della Storia la figura di un
grande sacerdote cristiano: Marco da Aviano, perlopiù sconosciuto ai
contemporanei, che Giovanni Paolo II beatificò, consapevole della enorme
importanza di questo umile servitore della Chiesa nella storia dell’Europa.
La trama della pellicola è incentrata su due dei
principali protagonisti dell’assedio, il grande condottiero
musulmano Karà Mustafà (interpretato da Enrico Lo Verso) e l’umile
sacerdote cristiano Marco da Aviano (interpretato dall’attore F. Murray
Abraham), entrambi intimamente convinti che il loro Dio li spinga ad una
impresa sovrumana. Se Karà Mustafà vuole distruggere Vienna ed arrivare fino a
Roma per trasformare la Basilica di San Pietro in una moschea. Marco da Aviano
vuole impedire che questo disegno si compia. Il risultato di queste loro
convinzioni si deciderà nella cruenta battaglia tra gli eserciti cristiano e
musulmano alle porte di Vienna.
Come sottolinea il regista, il messaggio che il
film 11 Settembre 1683 vuole comunicare agli spettatori, non è
la retorica celebrazione dell’esito di una pur importante battaglia che ha
segnato il corso della storia dei secoli successivi tra Oriente ed Occidente
sino ai giorni nostri, quanto semmai evidenziare la totale insensatezza delle
guerre di religione combattute dagli esseri umani al di là dello spazio e del
tempo.
Fonte: visto su L’Indipendenza
del 11 settembre 2013
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