lunedì 30 settembre 2013

MARRA: IL GRANDE ERRORE DI BERLUSCONI..




Il grande errore di Berlusconi è l’essersi proclamato innocente in un contesto in cui è impossibile esserlo, perché le aziende possono vivere solo grazie all’evasione o elusione fiscale, e commettono poi sistematicamente e automaticamente i reati di riciclaggio, falso in bilancio eccetera.

Un contesto in cui di veramente illegittimo c’è solo l’operato della magistratura e del Ministero delle Finanze, dato che le tasse sono illecite e magistrati, finanzieri e burocrati lo sanno ormai benissimo, visto che – magari ora stanno cominciando a farlo anche molti altri – ma, quanto a me, lo porto da anni all’attenzione dell’opinione pubblica attraverso tutte le forme di comunicazione.

Un errore che causerà l’annientamento morale, materiale ed economico delle sue aziende, della sua famiglia e suo, perché se accetti le logiche del sistema poi è vano contestarle quando ti condanna.

Un errore nel quale lo ha seguito il suo intero partito, oltre che i suoi avvocati.

Un peccato perché, fermo restando che non condivido le sue politiche, non esito a dire che se solo mi avesse consentito di accedere alle sue televisioni per dire quello che scrivo dalle pagine di questo blog contro il potere massonico bancario e la magistratura e l’apparato che lo sostengono, avrebbe contribuito a salvare, non l’Italia, ma il mondo, da questa dittatura, salvandosi oltretutto lui stesso, perché avrebbe conseguito un grande merito politico e pubblico, e la società lo avrebbe allora difeso.

Cose che restano vere anche oggi perché, se potessi parlare della illiceità delle tasse dai grandi media, la magistratura di tutta Italia, unitamente a quel partito massonico che è il PD (del resto era massone Marx..), cambierebbe immediatamente posizione, perché già ora costoro continuano sì a far finta di nulla, ma con sempre maggiore difficoltà.

E mi arrogo di farlo io perché quelli ai quali ogni tanto iniziano a farlo fare in questa o quella trasmissione producono di solito più danni che benefici, perché è un campo in cui forse non basta la buona volontà.

Cose che per la verità dico da anni, come quando, un anno fa, in una trasmissione televisiva in cui era presente anche Santanchè, lo invitai a non sostenere il governo Monti, perché era chiaro che lo faceva solo perché le banche lo ricattavano, ma era chiaro anche che, non appena non fosse più servito, lo avrebbero fatto a pezzi..

In pratica, un uomo dotato a tutt’oggi di un enorme potere mediatico si sta gettando da sé in un burrone insieme a tutto il suo partito solo per non avere la capacità di realizzare quel minimo di cambiamento interiore che gli consentirebbe di vedere le cose da un’altra angolazione e, per di più, nessuno dei suoi, che saranno tutti travolti insieme a lui, riesce consigliargli di scegliere questa strada, che è poi la strada del vero cambiamento.

Siamo in sostanza di fronte a delle forme di conservatorismo che vanno al di là del normale (distruggersi pur di conservare le peraltro orribili logiche vigenti). Ma tant’è.
26.9.2013
Alfonso Luigi Marra

Fonte: visto su SIGNORAGGIO del  26 settebbre 2013

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