Lerner difende la nomina del dottor Sottile: "Non è il
simbolo della Casta, è un ottimo giurista". Ma è l'unico a pensarla così
L'Italia unita da un maldipancia: quello provocato dalla nomina
di Giuliano Amato alla Corte Costituzionale, in veste di
giudice. Una decisione presa da Giorgio Napolitano che fa lievitare i
compensi mensili ricevuti dal dottor Sottile intorno
ai 60mila euro lordi. L'ennesima poltrona per Amato, insomma. Una poltrona
difficile da "digerire", in tempi in cui la popolarità di quella
Casta di cui è simbolo (ma non per Gad Lerner) è a livelli infimi.
Soccorso rosso - Ma c'è chi dissente. Ecco il
"soccorso rosso" per Amato, firmato - appunto - da Gad. L'accorata
difesa arriva sul blog. Lerner scrive: l'accanimento contro "il
giuslavorista del Psi, divenuto stretto collaboratore di Craxi nella stagione
della battaglia culturale contro l’egemonia comunista sulla sinistra, e poi
sopravvissuto alla catastrofe del craxismo, si nutre di una propaganda che
lo ha elevato a simbolo della Casta".
Ci vuole far fessi - Lerner ricorda poi che
"inutilmente Giuliano Amato smentisce, carte alla mano, di cumulare
prebende". Anche Gad, insomma, ci vuole fare fessi: ai due vitalizi, il
dottor Sottile, infatti
non rinuncia. E ai due vitalizi ora si somma anche lo stipendio da
"sentinella della Costituzione". Lerner prosegue: "Pur non
avendo condiviso molte scelte di Amato, e soprattutto la vocazione trasversale
del suo iperrealismo politico, reputo assai nocivo questo settarismo
culturale. Amato è stato e resta un intellettuale riformista di caratura non
frequente ed ha certamente delle competenze nel campo del diritto
amministrativo tali da farne un ottimo giudice della Corte
Costituzionale". Chi meglio di Amato alla Consulta? Nessuno, secondo Gad
Lerner.
Fonte: visto su Libero.it
del 15 settembre 2013
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