Di ROBERTO GORINI
Qual è la funzione fondamentale di uno Stato ?
Thomas Hobbes, il filosofo britannico che nel 1651 scrisse il libro “Leviatano”
parlando appunto di Stato, ne dà un’idea piuttosto precisa che andrebbe
riletta. Sostanzialmente sostiene che i cittadini rinunciano a una parte della
propria libertà per delegare autorità a un soggetto comune che garantisce
protezione e pace nelle relazioni. Hobbes parlava di sudditi e monarca, ma con
i dovuti distinguo per la diversa epoca e il limite della sintesi, la
definizione sembra opportuna anche per i nostri tempi.
Ma cos’è oggi lo Stato ?
E’ un sistema che non paga, o paga molto lentamente ,i
propri cittadini quando ne chiede un servizio.
E’ un sistema che spende continuamente più soldi di
quello che raccoglie, pur chiedendo tantissimo.
E’ un sistema che non restituisce le tasse pagate in
eccesso.
E’ un sistema che si indebita illimitatamente in nome e
per conto dei propri rappresentati, dando come garanzia collaterale le tasse
future, per generazioni.
E’ un sistema che preleva arbitrariamente la ricchezza
dei propri cittadini in caso di bisogno, senza nessun rispetto per la proprietà
privata.
E’ un sistema che per inefficienza chiede in pagamento
sanzioni già pagate bloccando i beni del (non) debitore.
E’ un sistema che chiede sempre più autorizzazioni per
permettere ai cittadini di lavorare (burocrazia).
E’ un sistema che non garantisce la certezza del diritto
nelle relazioni tra i propri cittadini.
Quindi in definitiva se è vera la prima definizione, si può
definire ancora Stato ?
Più o meno consapevolmente i cittadini sentono che questo
sistema non funziona più, perché questo Stato non è un qualcosa con cui
difendersi, ma è un qualcosa da cui difendersi.
Fonte: visto su L’Indipendenza del 21 marzo 2013
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