informationclearinghouse.info
Una giovane dalla voce delicata che vive la crisi siriana la
descrive con molto più buon senso, verità e onestà dei potenti governi
occidentali e dei loro mass media controllati dal denaro come burattini.
Identificandosi semplicemente come “siriana, patriota,
anti-neocon, anti-nuovo-ordine-mondiale, anti-sionista”, lo scorso anno ha
aperto un suo canale YouTube (YouTube/User/SyrianGirlpartisan).
In un breve video (nove minuti) spiega “otto ragioni per
cui il Nuovo Ordine Mondiale odia la Siria”. Faremmo tutti bene ad
ascoltarlo …
Why The NWO Hates Syria
Le sue “Otto ragioni principali per cui ci odiano” è
un eccellente resoconto, applicabile praticamente a quasi tutti i Paesi
rispettabili del mondo: nessuna banca centrale controllata dai Rothschild;
nessun debito dal FMI; nessun OGM, petrolio o oleodotti; società anti-segrete,
anti-sioniste; laicismo e nazionalismo.
Il suo breve messaggio si svela come una sorta di manuale di
buon senso, che spiega perché gli Stati Uniti, l’Inghilterra, L’Unione europea
(specialmente la Francia) e Israele sono così ansiosi di distruggere la Siria,
un Paese il cui leader non si piegherà di fronte alle élite del Nuovo Ordine
Mondiale immerse a fondo nelle strutture di potere pubbliche (i governi) e
private (le aziende e le banche) delle potenze occidentali.
Descrive queste otto ragioni in maniera succinta e
convincente, dando molto da pensare con la speranza di ispirare una profonda
ricerca interiore. Questo è vero soprattutto per i cittadini di USA,
Inghilterra, UE e Israele, i quali sono gli unici che possano applicare una
pressione diretta sui loro politici eletti di Washington, Londra, Parigi, Tel
Aviv e delle altre capitali occidentali, costringendoli a smettere di
comportarsi come dei folli criminali globali e a iniziare a prestare attenzione
alle parole delle persone in una maniera responsabile e democratica.
LE OTTO RAGIONI PER CUI IL NUOVO ORDINE MONDIALE ODIA LA
SIRIA
1) La Banca Centrale siriana è pubblica e controllata
dallo Stato – In altre parole, gestisce la valuta nazionale stando al
servizio del popolo siriano e non dei banchieri internazionali, controllati
dalla Rothschild, che operano nei loro covi di New York, Londra, Francoforte,
Tel Aviv, Basilea e Parigi.
Questo significa che il volume di valuta che essa emette è
adeguatamente sincronizzato con i bisogni reali dell’economia del lavoro, della
manodopera, della produzione e di tutto ciò che è utile al popolo siriano,
invece di essere sincronizzato con finanziatori stranieri parassiti, usurai e
speculatori. Questi ultimi cercano di controllare le banche centrali locali in
modo da limitare artificialmente il volume valutario disponibile per i veri
bisogni economici, specialmente per quanto riguarda i crediti senza interesse
necessari per finanziare infrastrutture utili all’economia: centrali elettriche,
strade, lavori del gas, abitazioni, iniziative e imprese private. Questo
costringe gli attori produttivi – pubblici e privati – a fare ricorso a
prestiti bancari con interessi letali, dando il via all’infinita catena di
debiti portando alle cosiddette “crisi del debito pubblico” che colpiscono ogni
Paese per decenni.
Distorcendo artificialmente il volume della “valuta
pubblica” emessa dalle banche centrali nazionali, che non generano
interessi, le nazioni vengono così forzate a ricorrere a prestiti di “valuta
privata” ad alto tasso di interesse concessi dalla società segreta
monopolistica e privata dei bankster nelle mani di Rothschild, Rockefeller,
Warburg, Goldman Sachs, HSBC, CitiCorp e JP Morgan Chase.
È chiaro che si tratta di una buona ragione per eliminare la
Siria.
2) La Siria non ha debiti con il FMI – Questo
significa che la leadership siriana capisce che il FMI – un’agenzia pubblica
multilaterale composta dai governi membri – è controllata dai mega-banchieri
internazionali e che agisce come loro revisore contabile e polizia finanziaria
ogni qualvolta uno dei suoi membri più deboli finisce nei guai con il debito
nazionale, che è un altro modo per dire che raggiungono un punto in cui non
possono ricavare abbastanza denaro dalle loro economie reali – il lavoro, la
fatica e la manodopera della loro gente – per darlo a quei banchieri parassiti
privati internazionali.
In un certo senso, il vero lavoro del FMI è comportarsi come
l’autorità tributaria internazionale, solo che non tassa direttamente le
persone, ma piuttosto delega agli uffici nazionali. Iniziate a capire le vere
radici delle “crisi del debito” che colpiscono Cipro, Grecia, Irlanda,
Argentina, Spagna, Italia, USA, Inghilterra, Portogallo e Francia?
Di fatto, le nazioni islamiche rifiutano i prestiti bancari
frazionati e le pratiche degli interessi come qualcosa di immorale. Questo è
quanto fatto dalla Libia di Gheddafi e quello che la Siria e l’Iran stanno
facendo ora.
Dunque, un buon motivo per eliminare la Siria, così come hanno
eliminato la Libia e ora puntano sull’Iran.
3) La Siria ha bandito le sementi OGM – Bashar
al-Assad ha bandito l’uso di sementi OGM per poter “preservare la salute
umana”, sapendo benissimo che i Monsanto di questo mondo vogliono
controllare tutte le provviste alimentari del mondo, dato che con l’imminente
crisi globale non si tratterà solo del petrolio, ma anche della quantità di
cibo che ogni nazione riuscirà a mettere sulla tavola del suo popolo.
Ecco perché dopo aver invaso l’Iraq gli Stati Uniti hanno
ordinato l’uso esclusivo di sementi Monsanto. Ecco perché i deboli stati
clientelari come l’Argentina stanno avvelenando la loro terra e la gente si sta
inginocchiando di fronte alle richieste della Monsanto.
Una buona ragione per la Monsanto per eliminare la Siria.
4) La popolazione siriana è ben informata sul Nuovo
Ordine Mondiale – I suoi media e le sue università discutono apertamente
dell’influenza delle élite al potere della comunità internazionale. Ciò
significa che afferrano perfettamente il fatto che in Occidente il vero potere
non è nelle mani della Casa Bianca, del n.10 di Downing Street, del Congresso o
del Parlamento, ma piuttosto è gestito dalla potente rete di gruppi di
pressione alla guida del Consiglio di Relazioni Internazionali di New York, la
Conferenza Bilderberg, la Commissione Trilaterale, l’Americas Society, il World
Economic Forum e l’Istituto di Affari Internazionali di Londra, che a loro
volta interagiscono con i mega-banchieri, i media, le università, l’esercito,
le multinazionali e le aziende di tutto il mondo.
Come spiega adeguatamente la nostra giovane amica, i siriani
osano parlare di società segrete come la loggia Skull & Bone
dell’università di Yale, tra i cui membri spiccano l’ex presidente George W.
Bush e l’attuale Segretario di Stato John Kerry.
Una buona ragione per questi pezzi grossi per ordinare al
loro galoppino Obama di eliminare la Siria.
5) La Siria possiede massicce riserve di petrolio e gas
– E ci risiamo! Ogni volta che l’Occidente va in guerra per proteggere “la
libertà, i diritti umani e la democrazia”, c’è sempre puzza di petrolio,
che sia in Iraq, Libia, Kuwait, le Malvinas, l’Afghanistan … La Siria possiede
riserve terrestri e marine di petrolio e gas e sta contribuendo alla
costruzione di un massiccio oleodotto con l’Iran, ma senza il controllo dei
giganti petroliferi occidentali. Di certo, la piena militarizzazione di tutte
le zone di riserva e produzione petrolifera, nonché la militarizzazione delle
rotte di trasporto per “portare il petrolio a casa” da ogni punto del mondo, è
una strategia fondamentale comune a Inghilterra e Stati Uniti.
Un buon motivo per la BP, la Exxon, la Royal Dutch Shell, la
Texaco, la Total, la Repsol e la Chevron per voler eliminare la Siria.
6) La Siria è chiaramente contro il sionismo e Israele
– Israele opera un apartheid criminale contro i palestinesi occupati. La
leadership siriana non ha problemi ad accusare Israele di essere quello che è:
un’entità razzista imperialista e genocida, come mostrato dal Muro dell’Odio
che il governo israeliano ha eretto intorno alla Palestina. Israele gestisce
quello che può essere definito solo come un mega campo di concentramento stile
Auschwitz, con milioni di prigionieri maltrattati, umiliati e spesso uccisi.
Questa chiara visione politica veniva condivisa dalla Libia
di Gheddafi e dall’Iraq di Saddam e oggi anche da Iran, Cina, Russia e India.
Un buon motivo per i giganti politici come l’AIPAC
(American-Israeli Public Affairs Committee), il World Jewish Congress, l’ADL
(Anti-Defamation League), Likud, Kadima e Netanyahu/Lieberman per voler
eliminare la Siria.
7) La Siria è uno degli ultimi Stati musulmani laici in
Medio Oriente, mentre gli ebrei sionisti che credono nella supremazia della
loro razza, come pure i rinati cristianiisraelo-Bushisti in occidente,
hanno bisogno che tutti si adeguino alla volontà del loro oscuro dio demiurgo
che possiede il suo “popolo eletto”.
L’ordine della élite del potere internazionale è chiaro:
tutti devono credere nella superiorità di Israele, mentre la nostra giovane
amica siriana nota che la Siria, come l’Iraq di Saddam, la Libia di Gheddafi e
l’Iran, potrebbe non esserne convinta.
Aggiunge che in Siria “fare domande sulla religione non è
educato”, dal momento che la Siria è stata per millenni la culla delle
religioni originarie e che questi millenni hanno insegnato ai siriani ad essere
sensibili, tolleranti e rispettosi di ogni fede. Una cosa che di certo non si
vede negli sceiccati arabi filo-occidentali, né negli Stati Uniti, in
Inghilterra e nell’Unione europea, con la loro paranoia anti-islamica, dove le
leggi passano imponendo le più lampanti menzogne culturali, politiche e
storiche ordinate da bigotti che insistono sul fatto che il loro dio non
accetterà altro che le vittime sacrificali del loro olocausto.
Un altro ottimo motivo per fanatici neocon e la loro polizia
orwelliana per eliminare la Siria.
8) La Siria mantiene e protegge fieramente la sua
identità nazionale politica e culturale – la nostra amica sottolinea come
la Siria “si tiene stretta la sua unicità” mentre rispetta quella degli
altri. L’imminente governo mondiale aborre praticamente chiunque si metta
contro agli standard di pensiero, comportamento e “valori” stabiliti, dove le
mega-marche occidentali, i centri commerciali e le dittature della moda “fanno
sembrare ogni posto uguale all’altro, il che porta ad un mondo davvero noioso”.
Oggi, anche tra i giovani, il pensiero rivoluzionario
occidentale si riduce alla scelta tra Coca Cola e Pepsi.
Un buon motivo per Coca Cola, Pepsi, McDonald’s, Levi’s,
Lauder, Planet Hollywood e Burger King per voler eliminare la Siria.
La nostra giovane amica siriana conclude il messaggio
ricordandoci che “la caduta della Siria potrebbe essere il punto di svolta
per la vittoria del Nuovo Ordine Mondiale”, aggiungendo che oggi “la
Siria è in prima linea contro il Nuovo Ordine Mondiale”.
Parole sagge di una giovane donna che comprende il
fallimento catastrofico della classe politica delle potenze occidentali, che
ormai hanno capovolto il nostro mondo, dove i criminali peggiori hanno
infettato i governi e le strutture private di potere, che sia a Washington, New
York, Londra, Parigi, Berlino, Roma, Bogotà, Madrid, Tokyo, Seul, Amsterdam,
Buenos Aires o Riad.
Se a volte Hollywood serve come vetrina per rivelare i
recessi più oscuri della psiche malata della élite dei potenti occidentali,
allora potremmo anche dire che stanno recitando la saga del “Pianeta delle
Scimmie”, in cui una strana e infernale inversione genetica mette degli
animali orrendamente distruttivi al posto delle potenze mondiali, mentre gli
umani vengono imprigionati nelle gabbie e fatti schiavi.
È questa oggi la metafora migliore per descrivere gli USA di
fronte al dramma in Siria?
Gli otto punti summenzionati sono una buona guida per
rimettere in carreggiata tutti i nostri Paesi per quanto possibile in questo
mondo fuori controllo.
A prescindere dall’essere americani, europei, arabi,
musulmani, cristiani, ebrei, buddisti, indù o shintoisti, è arrivato il momento
per noi cittadini di far sentire la nostra voce nelle strade, con gli amici, i
vicini e i familiari, i colleghi di scuola e del lavoro, attraverso i social
network, chiedendo che i governi occidentali cosiddetti “eletti
democraticamente” smettano di fare quello che stanno facendo e comincino a
fare quello che gli chiediamo. Ora. Immediatamente. Dobbiamo riprenderci le nostre
nazioni.
La nostra giovane amica siriana è sicuramente l’esempio che
tutti noi dobbiamo seguire.
Adrian Salbuchi
9.09.2013
Fonte: visto su Come Don Chisciotte del 14 settembre 2013
Nessun commento:
Posta un commento