Diciassette dopo mesi che un DC9
era stato fermato con 5,5 tonnellate di cocaina , un altro scandalo
internazionale di grande rilievo si sta preparando per un secondo
incidente il traffico di droga in Yucatan (Messico) che coinvolge un jet
americano registrato e di proprietà di una società di copertura fittizia del
genere di solito associata alla CIA. (NdA l’autore crede che avvenga uno
scandalo, scommettete che questa notizia sparira’ come al solito nel nulla
finendo nel silenzio e nel disinteresse dei principali media internazionali?
Altro che scandalo!).
Le quattro tonnellate di droga
Le quattro tonnellate di droga
Dopo una nostra visita week-end alla “Donna Blu Aircraft Inc” di Coconut Beach FL (la societa’ di
proprieta’ dell’aeroplano a quanto si pare di capire). La società che viene
registrata sulla FAA proprietaria del Gulfstream II business jet (N987SA) il quale
è schiantato con 3,7 tonnellate di cocaina a bordo in Yucatan in Messico due
settimane fa, ha rivelato che l’indirizzo della società è una suite per uffici
completamente vuota senza alcun segno o logo di riconoscimento.
Non c’era alcun segno di aeromobili Donna Blu, Inc. al
l’indirizzo indicato presso il Dipartimento Florida. di imprese, 4811 Lyons
Technology Parkway # 8 in Coconut Beach FL. Tuttavia, abbiamo trovato, stranamente, una
mezza dozzina di auto civetta della polizia parcheggiate di fronte della
suite vuota.
Sembra che uno degli aerei registrati in questo elenco di
“CIA Prison Planes” abbia avuto in un piccolo incidente – si e’ schiantato in
Messico dopo essere corto di carburante in rotta verso gli Stati Uniti. Le autorità
erano di un po ‘sorprese (Nda sorprese? mi pare alquanto normale) quando hanno
trovato quattro tonnellate, sì, avete letto bene, quattro tonnellate di cocaina
a bordo, I
piloti sfuggiti all’incidente si sono dileguati - tra cui anche una
donna, la CIA si rifiuta di commentare, e la stampa e il media mainstream non
vogliono raccontarne la storia. Nota del prigioniero: io vorrei segnalare
a voi intelligenti lettori del prigioniero anche
questa interessante notizia che vi invito a leggere con molta
attenzione. Se qualcuno dopo aver letto la notizia gli ritorna in in mente il
famoso film “air america” probabilmente ha colto nel segno! Sempre
All’Erta! NumberSix
Fonte: da Nocensura,
del 8 maggio 2012
DOSSIER - IL TRAFFICO DI DROGA È CONTROLLATO DAI POTERI
FORTI
editoriale a cura dello staff di nocensura.com
La notizia dell'aereo
legato alla CIA caduto in Messico durante il trasporto di 4 tonnellate di
Cocaina deve far riflettere, in modo particolare ci rivolgiamo a coloro che
stentano a credere che le più potenti istituzioni possano esser coinvolte in
loschi affari di diverso tipo.
Deve fare riflettere anche il fatto che i mass media non
riportino una notizia di questa portata/gravità.
Quando è emerso che i soldati americani in missione in
Afganistan trafficassero droga, cercando di rimpatriarla in USA al rientro
dalla missione nascosta nei mezzi militari, non
hanno dimostrato alcuna esitazione a punirli e parlarne sulla stampa:
questo perché si trattava di iniziative "private" di alcuni
soldati, e probabilmente graduati, sganciati però dai poteri forti che
controllano il narcotraffico nel mondo.
Non ci vuole tre lauree per capire che la produzione e il
narcotraffico di sostanze stupefacenti E' AVALLATO, se non GESTITO e
ORGANIZZATO - dai poteri forti e dalle istituzioni sovranazionali (Onu) e
nazionali.
Anche i semplici cittadini sono a conoscenza del fatto che:
in Colombia ci
sono immense piantagioni di "Erythroxylum
coca" ovvero la pianta dalla quale viene estratta e raffinata la
cocaina,
come in Afganistan ci sono del "papavero da oppio"
e in Marocco di "Canapa Indiana".
Coltivazioni grandi quanto alcune regioni italiane, ben
visibili persino dai satelliti. Se ci fosse la volontà di distruggerle, in
una settimana il mondo sarebbe liberato da questa piaga, ma il giro di
soldi è tale che non conviene a nessuno farlo.
Da anni la DEA (la polizia antidroga
americana) sulla carta risulta impegnata in missioni antidroga in
Colombia, la celebre e costosissima missione "Plan Colombia"
- "piano Colombia" - (vedi sul
sito del governo USA) dove le piantagioni dovrebbero esser
distrutte mediante "fumigazione" (ovvero annaffiate con potenti
diserbanti tramite aerei) ma i dati - pur
parzialmente manipolati - rivelano come consumo - e quindi spaccio/traffico
- di droga siano in realtà in aumento: ad essere fumigate sono le
piantagioni di chi produce "autonomamente", senza fare affari con i
"poteri", oppure ci propongono operazioni di facciata create ad
arte:
Le TV parlano di "sequestri milionari", ma
la realtà è ben diversa: produrre cocaina - che "al dettaglio"
viene rivenduta nei mercati europei a 70-100€ al grammo (con un grado di
purezza spesso inferiore al 20%) costa pochissimo: se fosse
prodotta come avviene per i farmaci generici (spesso le specialità
medicinali costano più care in quanto le case farmaceutiche detengono il
brevetto, per recuperare le spese sostenute in fase di ricerca) la
cocaina costerebbe 10 - 20 centesimi di euro al grammo: anche meno, se
prodotta in grande scala industriale. Pertanto, per chi la produce, perdere
una tonnellata di cocaina è un danno esiguo, specialmente se è stata
prodotta "ad hoc" per essere sequestrata, ovvero viene prodotta una
quantità superiore di quella necessaria per soddisfare le richieste del
mercato mondiale (senza quindi senza perdere vendite) inoltre
dobbiamo considerare che spesso vengono arrestati i "pesci
piccoli" o "medio-piccoli", cioè gli ultimi anelli della catena,
che hanno già pagato la sostanza ai loro superiori.
Se sono le mafie, a gestire la rete di spaccio sul
territorio, rifornendo i grossisti che immettono la droga sul mercato, ad
alto livello è evidente come le istituzioni sovranazionali avvallino questo
mercato, che non conosce crisi ed è in continua espansione.
La droga è illegale in tutte le nazioni del mondo, che
cercano di contrastarne lo spaccio e persino la detenzione; sono le stesse
nazioni che in sede Onu fanno parte del "Dipartimento
antidroga" che non fa niente di significativo.
Gli Stati Uniti inoltre, da un decennio sono presenti in
Afganistan, e
anziché debellare questo fenomeno, abbiamo assistito all'esponenziale aumento
della produzione, fattore che ha determinato una
diminuzione del prezzo, che ha portato - dopo decenni in cui l'uso di
eroina era in calo - ad
un nuovo aumento del numero dei consumatori, in particolare tra i giovani:
l'eroina in Italia ha conosciuto un boom tra le generazioni nate tra il
1960 e il 1970, quando negli anni '80 -'90 era di moda iniettarsela: le
generazioni che oggi hanno 30-40 anni si sono tenute alla larga da
questa droga, anche perché ne hanno visto gli effetti a medio-lungo termine sui
consumatori più grandi, che spesso dopo qualche anno di tossicodipendenza, diventavano
relitti umani. Ma i giovani d'oggi, privi di questa "memoria storica"
si stanno riavvicinando all'eroina, con modalità di assunzione - almeno
inizialmente - differenti: ora il
metodo più utilizzato consiste nel fumarla su carta stagnola.
Tornando al "grande narcotraffico", è
fin troppo evidente come sarebbe possibile stroncare il mercato della droga,
fermandone la produzione (almeno per quanto riguarda le droghe che
provengono dalla lavorazione di piante) con costi infinitesimali
rispetto a quelli che vengono investiti nel contrasto: che spesso apre le
porte del carcere a giovani, costretti a spacciare per mantenere il costo della
loro dipendenza.
Curiosità. L' "Osservatorio droghe"
dell'ADUC da anni fornisce "i
numeri" su sequestri e arresti legati alla droga in Italia, con la rubrica
"il prezzo del proibizionismo":
Sequestri di droga in Italia: (dati dal
20/12/2011 al 07/05/2012)
droghe leggere (kg) 5.990
droghe pesanti (kg) 6.700
dosi droghe sintetiche
3.380.000
piante di cannabis 3.890.000
flaconi di metadone 250
morti per droga: 16
persone arrestate: 3.995
giorni di reclusione: 2.850
I dati del 2011: (dal 28/12/10 - 02/01/12)
Sequestri:
droghe leggere: Kg 9.570
pesanti: Kg 13.370
sintetiche: dosi 2.620.900
cannabis: piante 9.112.500
metadone: flaconi 600
Morti per droga: 54
Arresti: 9.298
Giorni di reclusione: 11.905
Il traffico di droga potrebbe e dovrebbe essere
stroncato. Ma la "via maestra" non certo riempire i carceri di
tossicodipendenti (in
Italia, tra l'altro i detenuti per questioni legate alla droga sono il 36,9%
del totale, un dato molto più elevato che nel resto dei paesi europei:
Francia 14,5%, Germania 15,1%, Spagna 26,2%, Regno Unito 15,4% ) che
vendono qualche dose per ricavare il necessario per drogarsi, ne arrestare i
giovani che si fumano uno spinello, tra l'altro secondo autorevoli studi medici
la canapa indiana (se non fosse alterata con sostanze dannose, come spesso
avviene nel mercato nero) produce meno danni di sigarette e alcool. L'unico
modo efficace sarebbe quello di distruggere le coltivazioni.
Approfondimenti:
Fonte: da editoriale a cura dello staff di nocensura.com
del 8 maggio 2012
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