Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu
ricordano che nella notte fra il 5 ed il 6 maggio del 1860 partì da Quarto
(Genova) la cosiddetta “spedizione dei Mille” guidata da Giuseppe Garibaldi. I
“Garibaldini” usarono due grossi piroscafi, il “LOMBARDO” ed il “PIEMONTE”,
acquistati dalla Compagnia Rubattino e profumatamente pagati dal Governo di
Torino (Capo del Governo: Camillo BENSO Conte di CAVOUR). Patrocinatore
dell’operazione il Re Vittorio Emanuele II. “Mandante” e tutore dell’iniziativa
superpatriottica fu il Governo BRITANNICO.
Per l’occasione fu messa in moto una patetica messinscena,
secondo la quale Nino Bixio ed il capitano Castiglia con un “COMMANDO” di
coraggiosi “garibaldini” avrebbero “catturato” (e non – come avvenne –
“PRELEVATO”, seppure in modo goffo e con grandi difficoltà, per avviare i
motori) nel porto di Genova le due navi con i rispettivi equipaggi all’insaputa
di tutti. Affinché la messinscena riuscisse al meglio, la polizia portuale ed
ogni possibile testimone erano stati allontanati dal porto fin dal giorno
precedente.
Era, questo soltanto l’inizio di una tragicommedia,
spacciata per buona, ancora oggi, dalla cultura ufficiale, italiana e secondo
la quale il tutto sarebbe avvenuto segretamente – e, addirittura!, all’insaputa
del CAVOUR e del Re Vittorio Emanuele II. Inutile dire che il Cavour,
ufficialmente, fece finta di indignarsi contro questa azione piratesca, ma
sottobanco e per iscritto ordinava alla Flotta Militare “piemontese”, comandata
dall’Ammiraglio PERSANO, di scortare con discrezione i due piroscafi per
difenderli da eventuali attacchi di navi del Regno delle Due Sicilie.
Alle spalle di tutta l’allegra comitiva, vigilavano e
sovrintendevano le navi da guerra della Mediterranean Fleet britannica. Non a
caso era il Governo di Londra che tirava le fila dell’operazione “UNITÀ
d’ITALIA” con annessa operazione DISTRUZIONE del REGNO del SUD e dell’ECONOMIA
MERIDIONALE e di QUELLA SICILIANA.
Precisiamo che i Siciliani partecipanti alla spedizione,
formata da 1078 uomini (in stragrande maggioranza PADANI), furono in tutto una
trentina. Ancora in minor numero furono i “NAPOLETANI”.
Insomma: l’F.N.S. Sicilia Indipendente” – in occasione della
ricorrenza del 152° Anniversario di quella che fu la “SPEDIZIONE dei MILLE” si
propone, ancora una volta di SEGUIRE, passo dopo passo, quegli avvenimenti per
riaffermare concretamente il diritto, imprescrittibile ed irrinunciabile, del
Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana, alla MEMORIA STORICA. E,
soprattutto, il diritto alla VERITÀ.
Una “VERITÀ” (quella sul RISORGIMENTO ITALIANO in SICILIA)
“SCOMODA” per tutti ed AMARA, molto AMARA, per il Popolo Siciliano. Ma si
sa: NELL’AMAREZZA DELLA MEDICINA SI TROVA, SPESSO, LA SALUTE.
Antudu! – ‘U SIKRITARIU FNS - (Pippu Scianò)
Fonte: da L’indipendenza
del 6 maggio 2012-05-06
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