Vue de la Testa Grigia
Quando, nel 1941, emerse dall’unione migliaia di “studi botanici” che sulle Alpi “non aveva mai fatto tanto freddo come adesso”, nessuno in ambiente “universitario” si strappò le vesti, perché “il concetto” era già stato ampiamente sdoganato nel 1919 dall’ingegnere francese Paul Mougin, autore di una faraonica ricerca sui ghiacciai del Monte Bianco.
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Alla “presentazione ufficiale” dei risultati, l’ingegnere rispose alla domanda di un giornalettaio “ma perché non esiste alcuna informazione sui ghiacciai del Monte Bianco precedente la fine del ‘500?”, con un laconico “perché non esistevano”.
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Quindi, 22 anni dopo, l’argomento era già chiuso.
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Quando, un’altra ventina di anni dopo, la “grande ricerca botanica” scoprì piante di uva da vino “con ancora le radici a terra” nei pressi di Zmutt e Findelen, a quote superiori i 2200 metri “sopra Zermatt”, Svizzera, nessuno si strappò le vesti alla notizia (“radiodatata”) che “fiorirono rigogliose fino al periodo rinascimentale”, nessuno imbrattò un Van Gogh alla notizia che gli stessi due “tipi di vite” oggigiorno maturano solo fino a 1500-1700 “più giù”/più a valle.