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martedì 19 novembre 2024

STUDI CAMBIAMENTO CLIMATICO … MENO DELL’UNO PER CENTO SEGUE IL METODO SCIENTIFICO

 


 

Riesumato dal 2017. Oggi va anche peggio.


 

J. SCOTT ARMSTRONG: MENO DELL'UNO PER CENTO DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SULLE RIVISTE SEGUE IL METODO SCIENTIFICO - M A R Z O 3 1 , 2017  

Meno dell'uno per cento degli articoli pubblicati sulle riviste segue il metodo scientifico, secondo una ricerca condotta dal Prof. Wharton School e dall'esperto di previsioni   J. Secott Armstrong.

Il Prof. Armstrong, che ha co-fondato la rivista peer-reviewed nel 1982, il Journal of Foreeasting  nel  1982 e l'International Journal of Forecasting nel 1985, ha posto alcune domande ad una presentazione per quello che considera gli "allarmismi" previsionali andare al di la del cambiamento climatico provocato dall'uomo.

"Veniamo anche noi dal settore delle riviste e di quanto bene si conformi il metodo scientifico. Nel mio campo penso che il 10 per cento dei documenti... siano forse utili. Adesso sembra che, un decimo dell'uno per cento segua il metodo scientifico" , ha detto Armstrong nella sua presentazione, che può essere vista integralmente qui di seguito. "Ma più semplicemente la gente non lo fa."


domenica 13 ottobre 2024

Vaccinazione della donna in età fertile e gravidanza

 


Ci fu un tempo che...nel  periodo nero delle  istituzione     

 


Rivolto a:

Cittadini

Enti pubblici

Imprese e liberi professionisti

Terzo settore

Alcune malattie infettive sono particolarmente pericolose per le donne, perché possono incidere negativamente sulla fertilità o avere conseguenze sull’esito di una gravidanza, provocare o aborti spontanei o anomalie congenite del neonato.


Vaccinazioni consigliate in età fertile

Per questo motivo per le donne in età fertile sono indicate le seguenti vaccinazioni:

  • morbillo
  • parotite
  • rosolia
  • varicella

Di grande importanza è anche il richiamo decennale della vaccinazione contro:

  • difterite
  • tetano
  • pertosse
  • papilloma virus

In previsione di una gravidanza, è necessario che le donne siano protette nei confronti di morbillo-parotite-rosolia (MPR) e varicella.


La vaccinazione va effettuata prima di iniziare una gravidanza, perché, trattandosi di vaccini costituiti da virus vivi attenuati, durante la gravidanza sono controindicati. È importante che la donna in età fertile che si sottopone alla vaccinazione eviti il concepimento per un mese.
Queste vaccinazioni oltre che a tutte le donne in età fertile, sono raccomandate a:

  • tutti gli adulti non immunizzati, con particolare riferimento ai familiari e ai contatti stretti di donne in gravidanza suscettibili
  • alle puerpere suscettibili nel corso del ricovero o nel periodo immediatamente successivo al parto

Vaccinazioni raccomandate durante la gravidanza


mercoledì 25 settembre 2024

IL RESILIENTE

 


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ll termine resiliente e stato diffuso per poetizzare la parola coglione. 

 

Un resiliente non resiste, non protesta, sta zitto e non rompe le palle. 

 

In pratica un ebete che fa tanto comodo al sistema.

venerdì 6 settembre 2024

SINISTRI

 



Quando parliamo di "sinistri" non intendiamo dei soggetti politicamente "di sinistra" ma dei tipi umani con determinate peculiarità.

 

I "sinistri" di questi tempi hanno una caratteristica ben precisa : si ritengono "di sinistra" ma guardano al popolo con disprezzo. 

Un tempo a "sinistra" il popolo era semmai da educare, non certo da schernire. Erano consapevoli che il popolo era materia su cui esercitare un'opera formatrice, in assenza della quale esso rimaneva amorfo. Erano consapevoli anche che poteva divenire malvagio, se lasciato a se stesso. 

 

I "sinistri" invece oggi vorrebbero togliere il diritto al popolo di non essere null'altro che popolo. Lo umiliano quando non si esprime con un linguaggio adeguato, quando non è educato o sufficientemente scolarizzato, quando ragiona con il ventre.

Essi non vogliono redimere o salvare, bensì condannare, epurare, censurare e minacciare. 

Non sono altro che i figli della borghesia che prova vergogna di sé, la voce di una cattiva coscienza viziata che vorrebbe mostrarsi virtuosa, e che si tradisce costantemente nel suo disprezzo.

 

Sul web il fenomeno è ancora più visibile, pensate a tutte quelle pagine social stile "abolizione del suffragio universale".

 

Il "sinistro" attuale ha un nemico ben preciso: il "sovranista". Termine diventato dispregiativo da quando i media hanno deciso così.

Sono quelli che vedono nelle finte destre al governo dei potenziali "fascisti" e che gridano "gombloddoh" a prescindere, convinti di vivere in un mondo semplice e senza dinamiche elitarie.

Gente che ripete slogan a casaccio, che non riesce ad elaborare un concetto. 

Si spalleggiano tra loro ironizzando sui politici "fascisti", sui "novax", sugli "omofobi" e tutto ciò che, in un determinato momento storico, i media psichiatrizzano.

 

In essi non vi è traccia né di capacità cognitive minime né di cultura base. 

Sono "sinistri", proprio in senso sinistro, non "di sinistra".

 

Dal Web 

giovedì 16 maggio 2024

LE FONTI SCIENTIFICHE UFFICIALI NON SONO LA VERITA’ ASSOLUTA

 


 

E non pensare che le fonti  ufficiali scientifiche che ritrovi sulle più blasonate riviste scientifiche siano la verità assoluta…   se va bene sono veritiere  al 50% per cento…è proprio li che devi dare il massimo delle tue capacità nell’esercizio discernimento…Te lo faccio confermare con lo scritto di un direttore di rivista scientifica: 

La dottoressa Marcia Angell, per molti anni capo del «New England Mèdical Journal»,  rivista medica di enorme prestigio, scriveva 

«È semplice: non si può più credere alla gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata né fidarsi del giudizio dei medici di fiducia di linee guida mediche autorevoli. lo non mi rallegro di questa conclusione cui sono arrivata lentamente e con riluttanza dopo i miei due decenni come  direttrice del "New England Journal of Medicine'"?» 

 

«Spesso le riviste mediche o le industrie farmaceutiche che pagano la ricerca omettono i risultati negativi di un nuovo farmaco o di una nuova procedura che possono dimostrare più danno che utilità» è invece ciò che pubblica «Science» 78. 

 

Senza insistere troppo sull'argomento….John Ioannidis della Stanford University, ha scritto: 

«Attualmente cresce la preoccupazione che i risultati delle ricerche pubblicate siano falsi e che nella ricerca moderna questi falsi risultati potrebbero essere la maggioranza delle pubblicazioni. L' 80% degli studi di ricerca non randomizzati'" (il tipo più comune di studio), insieme al 25% di studi randomizzati, sono errati. Io resto incredulo: questi studi sono pubblicati su riviste mediche riconosciute ed importanti. Questi numeri indicano che gran parte di ciò che i nostri medici ci prescrivono è sbagliato" 

 

E  Ioannidis continua affermando che non di rado i ricercatori pubblicano risultati dichiarando essere quelli di una ricerca quando, invece, tali non sono. 

 

 

 

 

lunedì 6 maggio 2024

LE COPERTE INFETTATE DI VAIOLO DATE AGLI INDIANI


 

Spesso quando si discute la teoria dei germi con qualcuno salta fuori la solita storia delle coperte infettate con il vaiolo date dai coloni agli indiani.

 

Mi è sempre sembrata una logica difficile: come potevano fare ad infettare le coperte con il vaiolo? Da malati che guarda caso erano a disposizione lì vicino? In un biolaboratorio classe 4 con tute antivirus e respiratori? 

 

Non sarebbe stato più facile sparargli, a quegli indiani?

 

Il tutto risale ad un singolo libro scritto da Ward L. Churchill, della University of Colorado.

 

Peccato che il professore sia stato accusato di frode accademica, e di aver distorto gli eventi dell'outbreak di vaiolo che si verificò fra gli indiani del Nord Dakota.

 

Il libro si intitla "A Little Matter of Genocide" ed è l'unico documento che parla di questo fantomatico contagio la cui storia è diventata poi una leggenda metropolitana dura a morire.

 

La realtà fu molto più semplice. A monte di dove viveva la tribù venivano trattate pellicce con l'arsenico, ed i residui venivano trasportati dal fiume con l'acqua bevuta poi dagli indiani.

 

I sintomi dall'intossicazione di arsenico sono quasi gli stessi del vaiolo, con dolori muscolari, vomito, diarrea e lesioni cutanee.

 

L'arsenico è stato poi utilizzato ampiamente anche in Europa e nel resto degli USA, dove si sono sviluppati focolai di "vaiolo".

 

 

 

martedì 9 aprile 2024

MADELEINE ALBRIGHT. LA MORTE DI 500.000 BAMBINI? NE VALE LA PENA.

 

 Il 12 maggio del 1996 la Albright in un'intervista con Lesley Stahl, alla domanda della giornalista sulla la morte di mezzo milione di bambini iracheni causati dalle "politiche" USA, lei giustificò queste misure in coercitive con una frase celebre: 

"ne valeva la pena" pur di rovesciare l’allora Presidente iracheno Saddam Hussein.

 

 Una volta ogni tanto vale la pena ricordarla questa “persona”, specialmente in periodi in cui si santificano gli americani.

Guardatela come posa fiera davanti al fotografo. Senza vergogna.

 

lunedì 18 marzo 2024

ECCESSO DI MORTALITÀ IN EUROPA A GENNAIO 2024.

 



Eccesso di mortalità in Europa a gennaio 2024. 

 

Sono complottista io oppure le nazioni meno vaccinate sembrano avere una mortalità minore?

 

sabato 20 gennaio 2024

PERCHE È VIETATA LA CANAPA

 

 

Come è perchè  è vietata la canapa 


 

👉1. Un ettaro di canapa produce tanto ossigeno quanto 25 ettari di foresta.

👉2. Ripeto, un ettaro di canapa può produrre tanta carta quanto 4 ettari di bosco.

👉3. Mentre la canapa può essere trasformata in carta 8 volte, il legno può essere trasformato in carta 3 volte.

👉4. La canapa cresce in 4 mesi, l'albero in 20-50 anni.

👉5. Il fiore di canapa è una vera trappola per radiazioni.

martedì 16 gennaio 2024

I NUOVI LIMITI DI 30 KM DI VELOCITÀ

 


Conoscete tutti l’adagio “Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va incontro alla morte”, anche se normalmente si dimentica, per scaramanzia, la seconda parte. 

Un proverbio che però, quando lo si riferisce al traffico automobilistico, dovrebbe essere rettificato nel seguente modo: “Chi va piano va sano, ma lontano ci va chi segue la velocità ottimale”. 

Velocità ottimale che, contrariamente a quanto si potrebbe credere, non è affatto la velocità più bassa possibile: andando “troppo” lentamente si fa meno strada che andando alla velocità ottimale.

 

Purtroppo i Sindaci, per esempio quelli metropolitani di Milano Giuseppe Sala  e di Bologna Matteo Lepore (disposto a perdere le elezioni pur di salvare le vite umane), non sono in grado di capirlo, e stanno abbassando i limiti di velocità in ambito cittadino.

 

Ma, come ho fatto rilevare il 17 gennaio dello scorso anno, la riduzione della velocità massima da 50 km/h a 30 km/h non riduce l’inquinamento ambientale da traffico urbano, anche se certamente aumenta gli introiti comunali tramite l’incremento delle contravvenzioni.

lunedì 12 giugno 2023

NON E’ IL SIERO CHE CAUSA LA MORTE, MA I SUOI EFFETI

31 MAGGIO 2023 


Surreale l’Agenzia del farmaco:«Non è il siero che causa la morte, ma i suoi effetti».


L’Istituto di Silvio Brusaferro resta in silenzio. L’ente di statistica, invece, dice di ignorare se le vittime fossero state inoculate o meno. 

Surreale l’Agenzia del farmaco: «Non è il siero checausa la mortema i suoi effetti».



martedì 8 novembre 2022

LA CINA COMUNISTA FALLÌ ANCHE NEL SEMPLICE COMPITO DI PRODURRE ACCIAIO.

 
















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Quelle che vedete in foto sono "fornaci da cortile". Si trattava di piccoli altiforni fatti costruire dal Partito in tutti i villaggi cinesi a partire dal 1958. 

Il Grande Balzo in Avanti prevedeva che ogni villaggio producesse una certa quantità di acciaio. Obiettivo: superare la produzione inglese di acciaio.

 

Cosa andò storto?

lunedì 24 ottobre 2022

IL GRANDE GIOCO IN UCRAINA STA ANDANDO FUORI CONTROLLO

 

Jeffrey Sach


Urge tornare sul progetto di accordo di pace tra Russia e Ucraina di fine marzo, basato sul non allargamento della Nato.

 

Di Jonas E. Alexis, redattore capo - 5 ottobre 2022

 

 

Di Jeffrey Sachs

L'ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Zbigniew Brzezinski  ha notoriamente descritto  l'Ucraina come un "perno geopolitico" dell'Eurasia, centrale sia per il potere degli Stati Uniti che per quello russo. Poiché la Russia ritiene che i suoi interessi vitali di sicurezza siano in gioco nell'attuale conflitto, la guerra in Ucraina sta rapidamente degenerando in una resa dei conti nucleare. È urgente sia per gli Stati Uniti che per la Russia esercitare moderazione prima che il disastro colpisca.

Dalla metà del 19° secolo, l'Occidente ha gareggiato con la Russia sulla Crimea e, più specificamente, sulla potenza navale nel Mar Nero. Nella  guerra di Crimea  (1853-1856), Gran Bretagna e Francia conquistarono Sebastopoli e bandirono temporaneamente la marina russa dal Mar Nero. L'attuale conflitto è, in sostanza, la seconda guerra di Crimea. Questa volta, un'alleanza militare guidata dagli Stati Uniti cerca di espandere la NATO in Ucraina e Georgia, in modo che cinque membri della NATO cerchino il Mar Nero.

Gli Stati Uniti hanno a lungo considerato qualsiasi invasione da parte delle grandi potenze nell'emisfero occidentale come una minaccia diretta alla sicurezza degli Stati Uniti, risalente alla  Dottrina Monroe  del 1823, che afferma: "Lo dobbiamo, quindi, al candore e alle relazioni amichevoli esistenti tra gli Stati Uniti e quelle potenze [europee] a dichiarare che dovremmo considerare qualsiasi tentativo da parte loro di estendere il loro sistema a qualsiasi parte di questo emisfero come pericoloso per la nostra pace e sicurezza”.

martedì 26 aprile 2022

"IL DEPLOREVOLE INGANNO DELLE "MASCHERINE"

 

Dott. Massimo Coppolino, biologo. 



“Usarle così non ha senso, creano solo danni!”

 

Parliamoci subito chiaro: portare le mascherine,  siano esse chirurgiche, FFP2 o FFP3 non importa, all'esterno, in ambiente non sterile e per ore, non è salubre e provoca a lungo termine gravi allergie e infezioni delle alte e basse vie respiratorie. E non ha senso il paragone fatto con i medici o i chirurghi che indossano la mascherina, "tutto il giorno". 

 

Innanzitutto, il medico indossa, in corsia la mascherina solo quando necessario, cioè, se ritiene di poter essere influenzato o se è in presenza di un paziente immunodepresso; il chirurgo la indossa in sala operatoria. Ora, non so quanti siano medici specialisti, anestesisti, chirurghi o ferristi, ma credo che pochi conoscano l'ambiente di cui parlano, soprattutto, evidentemente, quei pseudomedici (il dubbio è lecito) che usano questo esempio come propaganda.

 

La sala operatoria è una stanza isolata dall'ambiente esterno, la cui aria viene filtrata da 6 ad 8 volte ogni ora con filtri antibatterici ed antimicrobici, che viene svuotata e sterilizzata subito dopo ogni intervento e che, durante la chiusura, è sterilizzata continuamente attraverso l'uso di lampade a raggi UV. Non contiene patogeni, altrimenti andrebbero ad infettare il paziente sottoposto ad intervento. 

 

Non solo: i sanitari che operano in sala operatoria, cambiano la mascherina, a seconda della durata dell'intervento, da 6 ad 8 volte (al massimo ogni mezz'ora) e non lo fanno solo per la salute del paziente, ma anche per la propria. Infatti, nell'espirato polmonare (l'aria che "buttiamo fuori", per intenderci) sono contenuti tutta una serie di patogeni con cui siamo venuti in contatto attraverso l'aria esterna e che , normalmente, il nostro organismo ingloba ed elimina attraverso la respirazione. Sono batteri, muffe, funghi e anche residui cellulari che, se infetti, contengono virus. Il vapore acqueo ed il muco presenti nell'espirato, se presente una barriera come la mascherina, vi si depositano, formando un sottilissimo ma impenetrabile film, che ottura i pori del tessuto e cattura tutti quei patogeni che il nostro organismo tende ad eliminare. 

domenica 4 ottobre 2020

LA BUGIA TRUFFA DELL’EVASIONE IVA

 

 

Come la bugia dell’evasione IVA, ripetuta cento, mille, un milione di volte diventa una vera truffa


 

La tanto sbandierata evasione dell’IVA, che vedrebbe l’Italia al primo posto in Europa, viene calcolata come differenza tra il gettito previsto e quanto realmente incassato.

 

Questa è la definizione ufficiale che ne da la Commissione Europea: The VAT GAP is the overall difference between the expected VAT revenue and the amount actually collected ovvero il divario IVA è la differenza complessiva tra le entrate IVA previste e l’importo effettivamente riscosso.

 

Con questo metodo di rilevamento l’Italia è ampiamente al primo posto per evasione, nel 2017, con 33 mld che rappresentano il 25% di tutta l’IVA evasa in Europa. Vedi https://ec.europa.eu/…/…/files/vat-gap-factsheet-2019_en.pdf

 

Considerando che l’IVA evasa, nell’immaginario collettivo, viene spesso associata all’evasione fiscale in genere è facile comprendere come questi dati possano rappresentare un’emergenza che la realtà, però, costantemente contraddice.

 

La Commissione Europea nel documento 76/2019 pubblica i risultati sulla stima dell’evasione internazionale calcolata in base ai flussi monetari inviati e gestiti nei paradisi fiscali.

 

Stranamente qui l’Italia non appare prima trovandosi al 9 posto su 28 Paesi UE (vedere pagina 90 di questo link https://ec.europa.eu/…/t…/files/2019-taxation-papers-76.pdf…

 

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, in questa classifica l’Italia, con una quota di mancate entrate fiscali pari solo al 2,6% sul totale europeo, è preceduta abbondantemente e in ordine da Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Svezia, Olanda e Belgio,.

 

I dati relativi ad evasione IVA ed evasione internazionale sono contrastanti ma il fatto può trovare spiegazione logica in un solo modo: i documenti di programmazione economica presentati dall’Italia prevedono, sistematicamente, entrate IVA gonfiate, superiori al fisiologico gettito allo scopo di presentare una situazione meno drammatica pur sapendo che quelle entrate non saranno mai incassate incorrendo, puntualmente, nel richiamo della Commissione europea per omessa vigilanza fiscale; nessuno di tutti gli altri Stati presenta discostamenti tanto rilevanti tra programmazione e realtà mentre, nella stima sull’evasione internazionale che viene rilevata su dati reali, la situazione si ribalta completamente a conferma della mendacità delle previsioni italiane sull’IVA da riscuotere.

 

Questa evasione IVA risulta così essere, oltre che una truffa dello Stato italiano ai danni dell’Europa, una colossale bugia che, ripetuta dal regime come un mantra, diventa verità agli orecchi di sprovveduti cittadini e i 33 mld di euro conteggiati in eccesso, si trasformano in evasione fiscale che consente al governo di scaricare le sue colpe sui piccoli imprenditori.

 

Sarà, per i truffatori istituzionali, una pena equa la ghigliottina?

 

Link: Link: https://ec.europa.eu/taxation_customs/sites/taxation/files/vat-gap-factsheet-2019_en.pdf?fbclid=IwAR03gruovOR2fGbx0r1Pf5IDsIw73bA6FbMUaTW3K372jPienTWUp4hkIZ8

 

 


Fonte Srs di Daniele Quaglia, da Facebook

Link: https://www.life.it/1/la-bugia-truffa-dellevasione-iva/

 

lunedì 21 settembre 2020

COME FUNZIONA IL SISTEMA FISCALE ITALIANO


 
















Immaginiamo 10 uomini che ogni giorno vanno a bersi una birra e che il conto sia SEMPRE 100 dollari. Se pagassero il conto nel modo in cui si pagano le tasse (aliquote progressive ndt) avremmo una cosa del genere:

I primi quattro (i più poveri) sono esentati dal pagare.Il quinto paga 1 dollaroIl sesto paga 3 dollariIl settimo 7$L’ottavo 12$Il nono 18$Il decimo (il più ricco) pagherebbe 59$


Quindi questo è il sistema che hanno deciso di adottare.


I dieci uomini vanno tutti i giorni al pub a bere birra e sembrano abbastanza soddisfatti dell’accordo trovato finchè un giorno il barista gli fa una proposta insolita. «Siccome siete clienti così affezionati, invece di 100$ vi faccio lo sconto di 20 e pagherete 80$».


Il gruppo decide di non cambiare il modo di suddividere il conto per cui per i primi quattro non cambia nulla. Continueranno a bere gratis. E gli altri? Come fanno a spartirsi equamente lo sconto di 20$ del barista. Se lo dividono per sei avranno uno sconto cadauno di 3.33$ da sottrarre al dovuto ma se fanno così il quinto e il sesto uomo vanno in negativo e dovrebbero essere pagati per bere! Allora il barista suggerisce che sarebbe più equo ridurre ogni singola parte di una percentuale crescente.

 

Visto che gli va bene il sistema di contribuzione progressiva originario, procedono a ricalcolare l’ammontare secondo il suggerimento del barista.

 

Quindi il quinto uomo non pagherà più nulla (100% di risparmio)Il sesto pagherà 2$ invece di 3 (33% di risparmio)Il settimo 5 invece di 7 (28% di risparmio)L’ottavo 9 invece di 12 (25%)Il nono 14 invece di 18 (22%)Il decimo 49 invece di 59 (16%)

 

Ciascuno dei dieci è adesso in una posizione migliore (o uguale) rispetto a prima. Però all’uscita dal pub gli uomini cominciano a fare i conti di quanti dollari dei 20 di sconto concessi dal barista si sono messi in tasca.Il sesto fa «Per me c’è solo 1$ dei 20 del barista ma – indicando il decimo – lui se n’è beccati 10!»«Hai ragione – dice il quinto – alla fine anch’io ho risparmiato solo 1$, non è affatto equo che lui abbia beneficiato dieci volte me».«E’ vero – grida il settimo – perché a lui tornano indietro 10$ mentre a me solo 2? I più ricchi si prendono sempre i maggior vantaggi!».

 

«Ehi un momento – esclamano all’unisono i primi quattro – perché per noi non c’è niente? Questo sistema è basato sullo sfruttamento dei poveri!!».

 

Nove uomini circondano il decimo e lo menano.

 

La sera successiva il decimo uomo non si presenta al pub per la bevuta e allora gli altri nove si bevono la loro birra senza di lui ma al momento di pagare il conto si accorgono di una cosa importante. Non hanno abbastanza soldi per pagare neanche la metà del conto! 

 

Così, cari amici e amiche, giornalisti e governanti, funziona il nostro sistema fiscale.

 

Nota:Per quelli che non l’hanno capito, nessuna spiegazione è possibile.Per quelli che l’hanno capito, nessuna spiegazione è necessaria.

 

Fonte: srs di di MAURO TEX WILLER, da Miglioverde  del 20 settembre 2020

Link: https://www.miglioverde.eu

 

 

domenica 15 marzo 2020

CORONAVIRUS STRADE DESERTE E PM10 IN SALITA




Verona  15 marzo 2020

Ecco la prova che le  auto  incidano poco o niente   nello  sviluppo  di PM10... cinque giorni di strade quasi deserte e il PM10 non ha fatto altro che salire... solo il vento di ieri lo ha fatto calare...

mercoledì 23 ottobre 2019

REPRESSIONE FISCALE. UNA PASTICCERIA IN TOSCANA: 759,00 € DI STIPENDIO AL MESE E 44.000,00€ DI TASSE DA PAGARE!




 (di Alessio Bini)


Il vuoto massimalismo di chi non ha mai gestito neanche un chiosco vuole imporre una serie di norme restrittive a chi invece del proprio lavoro vive. Vi presentiamo un caso pratico di un’azienda, teoricamente in utile, che invece chiude lasciando a casa datori di lavoro e dipendenti. Si ringrazia il PdC  Conte ed il Ministro Bonafè per la loro assidua attività a favore dell’Italia. 
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E poi li chiamano evasori. I benpensanti chiedono come facciano i negozianti e gli artigiani a stare aperti, quando guadagnano meno dei loro stessi dipendenti. Dicono che per forza facciano nero.
Ma quando c’è di fronte un caso concreto, anche il più ottuso si deve rendere conto che le tasse sono davvero insostenibili e i piccoli imprenditori sono davvero degli eroi.
Una pasticceria toscana, nemmeno troppo piccola, ha messo a disposizione i suoi bilanci per capire come mai, nonostante il lavoro, abbia dovuto chiudere.
Aveva anche il reparto bar e 4 dipendenti più il titolare. 210mila euro di incassi. Niente male, in tempi di crisi.
Di questi 210mila euro, solo 118mila dalla pasticceria e dal bar, 79.756,00 dai servizi di catering e 8mila dai buoni pasto. E per arrivare ai 210mila euro di entrate, ci sono le rimanenze di magazzino: 5mila euro! Il primo problema, infatti, è che c’è uno scollamento tra il Bilancio contabile e la vita reale. Questa pasticceria se l’è cavata soltanto con 5.000,00 € di Rimanenze finali. Ma ci sono attività con utile reale pari a zero e un magazzino di 30.000,00 € o più, che le fa sembrare in utile. E’ dal 1992 che le Rimanenze sono considerate un guadagno. Prima di allora erano un costo, come è normale che sia. Per gli esperti e per gli amanti dei paroloni, si tratta della riclassificazione del Bilancio al valore della produzione, anziché al valore del venduto.
Al netto dei costi, alla fine l’utile risultante è di 26.149,00 €. Se fosse così, il titolare avrebbe lavorato per 2.149,00 €. Ma così non è. Togliamo i 5.000,00 € di rimanenze finali: 21.000,00 € di utile.
Poi bisogna pagare le tasse!

Irpef
€ 5.823,49 
Add.le regionale
€ 373,94 
Add.le Comunale
€ 156,90 
Irap
€ 3.531,01 
Inps Titolare
€ 2.800,00 
Totale 
€ 12.685,34 


L’utile rimasto, alla fine, è di 9.114,44 €, ovvero 759,54 € al mese, senza tredicesima, senza TFR, senza malattia, né ferie. Questa è la vita di molti negozianti e artigiani.
Se fosse stato un investimento di capitale, la pasticceria avrebbe reso appena il 4,5% e sarebbe considerato un investimento ad alto rischio. Nessun investitore sano di mente avrebbe rischiato il proprio capitale per il 4,5%. Mentre il nostro pasticcere ha rischiato tutto il suo capitale e ci ha messo pure il lavoro e, alla fine, ha dato lavoro per anni a 4 dipendenti. Ecco perché i piccoli imprenditori sono degli eroi.
Le tasse però vanno pagate, sotto qualsiasi nome si presentino. Alle 12.685,34 € vanno aggiunti 21.000,00 € di Iva al 10% e poi 10.067,00 euro di contributi ai dipendenti: totale 44.098,50 €!
Molti diranno: ma l’Iva è una partita di giro. No, se l’incasso della pasticceria fosse diminuito di appena il 10%, il titolare si sarebbe trovato costretto a scegliere se pagare l’Iva o l’affitto, gli stipendi o i fornitori.
Molti altri diranno: ma i contributi ai dipendenti vanno pagati, se no lo Stato non può garantire loro la pensione e i servizi sociali. No, perché lo Stato non deve funzionare come una compagnia assicurativa privata che incassa e poi paga. Lo Stato deve essere il garante ultimo e prima della crisi funzionava così. In ogni caso, se gli incassi non fossero stati sufficienti, il nostro pasticcere come avrebbe potuto pagare i contributi dei dipendenti?
Riassumendo: 210.434,00 € ricavi totali, 797,10 € di incasso giornaliero, dei quali solo 34,50 € per lo stipendio del titolare per arrivare a totalizzare la fantasmagorica cifra di 759,00 € al mese. Ovvero sui 22 giorni aperti al mese, soltanto uno va al titolare. Ma attenzione: niente è sicuro. Se gli incassi scendono a 760,00 €, quel giorno niente stipendio per il titolare. Basta qualche caffè e qualche budino di riso in meno, per vedersi sfumare lo stipendio.
Se poi gli incassi scendono a 700,00 €, il titolare deve scegliere se rimettere in cassa 50,00 €, oppure se non pagare un fornitore, un dipendente o non pagare il Fisco. Ovviamente, sceglierà l’unica voce rimandabile, ovvero il Fisco.
Questo imprenditore, per l’attuale Governo, è un evasore che rischia il carcere, perché è facile in un’attività così accumulare più di 50mila euro di tasse non pagate. Basta andare in crisi un anno. 
Poi ci pensa Equitalia (che oggi si chiama “Agenzia delle Entrate e Riscossione”) a raddoppiare la cifra, con interessi, aggi e more.
Per il Dizionario Treccani, un evasore è «chi si sottrae in tutto o in parte all’obbligo tributario, mediante l’occultamento di imponibili o di imposta». Non è evasore chi dichiara tutto e poi si trova nell’impossibilità di pagare, perché le tasse sono insostenibili. Questo è un caso concreto, verificabile e comune a moltissimi negozianti o artigiani.
Naturalmente, il nostro pasticcere si è dovuto barcamenare tra gli incassi che andavano su e giù e dopo 10 anni di crisi, non poteva continuare a vivere con 759,00 € mensili. Ha accumulato cartelle Equitalia ed è riuscito a vendere la propria pasticceria alla fine del 2018, sperando che vada meglio al nuovo proprietario. Molti altri hanno dovuto semplicemente chiudere, senza un’alternativa di lavoro.


Fonte: sms di Alessio Bini, da scenari economici.it  del 22 ottobre 2019