martedì 16 gennaio 2024

I NUOVI LIMITI DI 30 KM DI VELOCITÀ

 


Conoscete tutti l’adagio “Chi va piano va sano e va lontano. Chi va forte va incontro alla morte”, anche se normalmente si dimentica, per scaramanzia, la seconda parte. 

Un proverbio che però, quando lo si riferisce al traffico automobilistico, dovrebbe essere rettificato nel seguente modo: “Chi va piano va sano, ma lontano ci va chi segue la velocità ottimale”. 

Velocità ottimale che, contrariamente a quanto si potrebbe credere, non è affatto la velocità più bassa possibile: andando “troppo” lentamente si fa meno strada che andando alla velocità ottimale.

 

Purtroppo i Sindaci, per esempio quelli metropolitani di Milano Giuseppe Sala  e di Bologna Matteo Lepore (disposto a perdere le elezioni pur di salvare le vite umane), non sono in grado di capirlo, e stanno abbassando i limiti di velocità in ambito cittadino.

 

Ma, come ho fatto rilevare il 17 gennaio dello scorso anno, la riduzione della velocità massima da 50 km/h a 30 km/h non riduce l’inquinamento ambientale da traffico urbano, anche se certamente aumenta gli introiti comunali tramite l’incremento delle contravvenzioni.







Ho pensato infatti d’istinto che aumentando il tempo di percorrenza di un tragitto sino al 67% o, più probabilmente, a ~35% considerando le velocità medie reali di spostamento, aumenterebbe la densità del traffico di ~20%, con un ulteriore incremento del tempo di percorrenza di ~2% sino a un incremento complessivo di ~37% e, conseguenza inevitabile, anche un incremento delle emissioni molto simile, diciamo per semplicità dell’ordine del 35%, invece della riduzione “ufficialmente auspicata” dagli illuminati (dalle lampade del loro ufficio) sindaci Salah e Lepore.

 

Anche se i dati che precedono, pur con un’ovvia imprecisione determinata dalla variabilità del traffico, sono stati calcolati su tre percorsi di lunghezza differente ma adeguati a una città di grandi dimensioni e con la densità semaforica tipica dei nostri giorni, mi è sembrato più corretto fare anche una verifica sulla base delle prescrizioni delle norme di classificazione dei veicoli vigenti in Europa e dei protocolli di omologazione, che oggi sono sostanzialmente due: Nedc (New European driving cycle) e Wltp (Worldwide harmonized light vehicles), e anche con l’ausilio di alcune ricerche scientifiche disponibili sull’argomento (per esempio: ing. S. Cesarini, DICA, PoliMI).




 

L’obiettivo dichiarato dei due protocolli citati sopra, il secondo dei quali è molto più vicino alle reali condizioni di utilizzazione di un veicolo tanto che dal 2021 ha sostituito il primo anche in Europa, è la misura degli elementi inquinanti regolamentati (CO-HC-Nox-particolato) nonché la definizione di un consumo espresso in biossido di carbonio, la famigerata CO2 detta anche anidride carbonica, tramite l’esecuzione di test vicini il più possibile al comportamento effettivo dei guidatori.

 

A questo proposito ricordo che oggi, ovviamente “col solo intento di semplificare la vita agli utenti, ma soprattutto salvaguardarla”, ogni veicolo nuovo deve essere dotato di un certificato di conformità comprendente le emissioni di CO2, e solo se in possesso di questo documento il veicolo può essere immatricolato in tutta l’Europa.

 

Non voglio dilungarmi troppo, ma il risultato dell’analisi che ho fatto può essere riassunto nel diagramma allegato (figura 1), dal quale si rileva velocemente che:

 

A) un veicolo che viaggia a 50 km/h emette 103,1 g/km di CO2;

B) un veicolo che viaggia a 30 km/h emette 118,2 g/km di CO2;

 

Quindi l’abbassamento del limite di velocità incrementa l’inquinamento ambientale di quasi il 15%.

 

Ma con entrambi i limiti di velocità massima la velocità media di percorrenza è ovviamente inferiore, e quella con limite di 30 km/h è ovviamente inferiore a quella con limite di 50 km/h, e poiché la curva nel diagramma allegato ci informa che le emissioni di CO2 crescono esponenzialmente con la riduzione della velocità si deve dedurre che la riduzione della velocità massima da 50 km/h a 30 km/h determina un incremento di emissioni di CO2 molto superiore al 15% calcolato con velocità massima costante, e supera certamente il 30%.

 

Ho risolto in dubbio citato in premessa: San Sala  sindaco di Milano e San Lepore sindaco di Bologna vogliono solo incrementare gli introiti del proprio Comune, anche se a spese della bile dei loro “sudditi”.






Mentre cercavo nel calcolatore il diagramma in figura 1, ho trovato il diagramma del consumo energetico (proporzionale alle emissioni di CO2) in funzione della velocità della Tesla Model X (curva blu nella figura 2, mentre la curva rossa che indica l’autonomia) e ho calcolato il consumo energetico di una vettura a combustione interna di categoria media (curva blu nella figura 3, mentre la curva rossa indica la linea di tendenza). 

Anche in questi due casi la velocità ottimale è di 50 km/h. 

I due sindaci hanno fatto, come diceva il bravissimo Ugo Tognazzi, la solita supercazzola! Mirata esclusivamente a incassare contravvenzioni.

 

Srs di Domenico Salimbeni, da Falsi allarmismi sul riscaldamento globale  del 13 gennaio 2024

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