Padre Amonth con Massimo Emilio Gobbi
Padre Amorth: "Nel mondo comandano 7-8 persone. Hanno pestato i poveri e salvato i ricchi". E sul nuovo pontefice: "Temo che faccia la fine di Papa Luciani"
Padre Amorth: "Nel mondo comandano 7-8 persone. Hanno pestato i poveri e salvato i ricchi". E sul nuovo pontefice: "Temo che faccia la fine di Papa Luciani"
Un giudizio senza appello sul capo dello Stato ormai a fine
mandato e sul presidente del Consiglio in carica ancora per pochi giorni. Anzi,
un anatema, considerato che a pronunciarlo è padre Gabriele Amorth, il più famoso esorcista del mondo, oltre 160.000
riti di liberazione compiuti su indemoniati.
Eccolo, trascritto alla lettera: «Chi comanda è chi ha i
soldi. Il nostro mondo è gestito da 7-8 persone che hanno in mano i quattrini.
Di Monti cosa vuole che dica? Non per niente è stato messo su da un massone!
Perché Napolitano è massone. Non lo conosco personalmente (Monti, ndr), però
per essere arrivato così, di colpo, al ruolo che ha... Solo con la potenza
della massoneria poteva arrivarci».
È una videointervista che dura quasi due ore, raccolta l'11
marzo. Mi è stato concesso di visionarne un estratto di 24 minuti. Davanti alla
telecamera l'anziano sacerdote della Società San Paolo denuncia come
l'associazione segreta si sia infiltrata nel cuore stesso della Chiesa: «La
massoneria ha i rami dappertutto. Anche in Vaticano, purtroppo. Esiste. Perché
è basata sul denaro, sulla carriera. Si aiutano reciprocamente».
In una successiva testimonianza di 15 minuti filmata il 13
marzo, nel pomeriggio in cui il conclave ha eletto il cardinale Jorge Mario
Bergoglio al soglio di Pietro, l'esorcista racconta di come la massoneria sia
riuscita a cacciare Ettore Gotti Tedeschi dalla guida dello Ior, dove Benedetto
XVI l'aveva chiamato per uniformare la Santa Sede alle normative in materia di
trasparenza e di antiriciclaggio. In una pausa delle riprese, il paolino ha
espresso un terribile presentimento, portandosi una mano sul cuore: «Papa
Luciani ce l'ho qua e non vorrei che il nuovo pontefice facesse la stessa
fine».
I due video sono stati girati dal regista Massimo Emilio Gobbi, convocato a Roma
da un cardinale (non italiano) della curia romana conosciuto anni fa attraverso
monsignor Emmanuel Milingo, l'arcivescovo-esorcista
dimesso dallo stato clericale nel 2009 e finito a recitare in Kamorrah days, un
film di Gobbi.
«Il porporato», spiega il cineasta, «mi ha informato che
padre Amorth, 88 anni a maggio, intendeva dettare una sorta di testamento
spirituale, ma soprattutto farne giungere uno spezzone ammonitorio al
presidente degli Stati Uniti. S'è
infatti convinto che Barack Obama, protestante aderente alla United Church of
Christ, sia passato dalla parte di Satana dichiarando incostituzionale il
divieto dei singoli Stati americani alla celebrazione delle nozze gay».
Ma perché il cardinale straniero amico di padre Amorth ha
deciso di affidare il delicato compito proprio a Gobbi, autore di film non
propriamente per educande? È presto detto: il regista, fondatore del movimento
politico «Il Kennedy italiano» ispirato a sé medesimo, nel 2007 incontrò Obama:
«Lo conobbi attraverso Ron Paul, candidato alla presidenza degli Stati Uniti,
appoggiato con 50 milioni di dollari dal finanziere George Soros, per il quale
ho lavorato».
Gobbi riferisce che fra lui e padre Amorth, partigiano a 18
anni nella Brigata Italia, ordinato prete nel 1954 e laureato in
giurisprudenza, s'è subito instaurato un clima di grande fiducia: «Nonostante
l'età avanzata, ha una lucidità mentale straordinaria. Prima di cominciare le
riprese, mi ha persino chiesto: “Ha fatto il bianco?”. È l'espressione gergale usata dai
cineoperatori quando bilanciano la telecamera puntando l'obiettivo su un
cartoncino di quel colore».
Mentre il neoeletto Papa Francesco manifesta con forza un
anelito di spiritualità («ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!»),
il vecchio esorcista traccia nella videointervista un profilo esattamente
opposto della barca di Pietro: «Purtroppo anche nella Chiesa ci sono quelli che
vanno avanti a forza di carriera, a forza di soldi, a forza di corruzione.
Anche nella Chiesa c'è una grande massa di massoni. E anche tra i cardinali ce
ne sono, altroché, altroché! Perché di fronte al dio denaro uno ammazzerebbe
suo padre, sua madre, i suoi figli. Anche un uomo di Chiesa lo fa, se non ha
fede. La massoneria è diventata la padrona nella gestione del denaro, un
qualcosa di una potenza enorme. Ma cosa crede? Che sia il capoccia degli Stati
Uniti, Obama, a comandare? Macché. Gli uomini politici sono tutti soggetti alla
massoneria».
A questo punto padre Amorth sferra l'attacco a Giorgio
Napolitano, definito senza perifrasi «massone», e a Mario Monti, imposto come
premier dal capo dello Stato nel novembre 2011: «Sappiamo solo che hanno
pestato i poveri e non hanno toccato i ricchi. Questo lo sappiamo con certezza.
Pestato i poveri e non toccato i ricchi», ripete. «Per prima cosa io avrei
dimezzato la paga a tutti i parlamentari, ai ministri». E ancora: «Le leggi di
Monti... Ho visto varie persone che si sono suicidate in seguito a queste
leggi. Un caso comunissimo: un cittadino possiede un appartamentino dove abita,
quindi che non gli rende, e non ha entrate. Gli mettono tasse da pagare, e
robuste, oltre 2.000 euro l'anno. Che fa? Io ne ho già conosciuti tanti che mi
hanno detto: guardi, padre, l'unica soluzione è il suicidio».
«L'intervista con padre Amorth era fissata per il 6 marzo,
ma alle 3 di notte ho avvertito un dolore lancinante al petto», racconta il
regista Gobbi, cardiopatico iperteso, già colpito da infarto miocardico acuto
nel 1992. «Alle 9 del mattino, anziché prendere l'aereo per Roma, sono stato
ricoverato all'ospedale civile di Venezia, dove mi è stata diagnosticata
un'ischemia coronarica acuta», ed esibisce tanto di referto medico. «Era già
stato programmato per l'indomani un intervento chirurgico. Verso sera viene al
mio capezzale un medico e mi dice: lo sa che l'ischemia non c'è più?
Completamente sparita. Non riusciamo a capire, e mi ha dimesso».
Gobbi è convinto che il diavolo ci abbia messo la coda.
Nonostante la vita sregolata che conduce, il regista dimostra se non altro
d'avere più fede di quel cardinale che un giorno gelò padre Amorth con le
seguenti parole: «Lei fa l'esorcista, ma lo sappiamo entrambi che Satana non
esiste, no? Tutta superstizione. Andiamo, non vorrà farmi credere che lei ci
crede davvero?».
Fonte: srs di Stefano
Lorenzetto, da Il Giornale.it del 19
marzo 2013-03-19
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