di MARCO CHIERICI
Giuliano Amato
Gli italiani si sono recati al voto oltre un mese fa,
dopo oltre un anno di lacrime e sangue ad opera di un governo che ha dimostrato
solo la banale capacità irritante di aumentare tutte le tasse possibili. E
siamo ancora qui ad aspettare una soluzione che non arriva.
Fra tre mesi un altro aumento dell’IVA si mostrerà un
ennesimo boomerang per le stupide e mal gestite casse del fisco. Sarà un
boomerang molto simile all’applicazione del superbollo auto. Per questo
dispettoso balzello, il mercato, con il suo enorme indotto che esisteva
attorno alle auto di una certa cilindrata, considerata da ricchi, è crollato,
causando un grave danno allo stesso Stato che decise di punire i
proprietari di vetture di classe alta. Hanno così subito una frenata tragica i
passaggi di proprietà, gli acquisti di autovetture, i fatturati delle case
automobilistiche, il commercio di pneumatici, i volumi d’affari di officine
specializzate, di compagnie assicurative, ecc.
Per concludere la parentesi, lo Stato (che siamo noi) ha
subito un enorme danno, quantificato in decine di milioni di euro
all’anno, per la propria imperdonabile imbecillità. Lo stesso errore si ripeterà con l’aumento
dell’iva, il secondo deciso dal governo in carica. Lo Stato prevede di
incassare 1,8 miliardi di euro, ma peccato che la gente, ormai allo stremo, non
comprerà più nulla e di conseguenza anche l’IVA incamerata da un governo di
teorici incapaci, avrà un calo impressionante. Le aziende che lavorano con
i privati subiranno un altro danno terribile e anche l’evasione si impennerà di
nuovo. Per quale ragione un privato di fronte alla scelta di pagare 100 in
nero opterà di pagare 122 con la fattura? Brutti ragionieri dei miei
stivali, quando cristo entrerà nel vostro cervello che nessuna ripresa
sarà mai possibile senza una diminuzione delle tasse e tagli mirati
alle spese inutili? Spese inutili che continuate a farci sopportare con
arroganza e alterigia: scorte armate, migliaia di auto blu, pensioni d’oro
vergognose, stipendi pubblici vergognosi, Enti inutili costosissimi.
Con quale coraggio ci proponete dei Giuliano Amato al
Quirinale o a Palazzo Chigi se sono l’emblema di una casta che gode di
oltre 30.000 euro di pensione al mese? La corda si sta strappando; si sta
toccando il fondo e le conseguenze potrebbero essere da guerra civile. Ora, le
tre parti politiche fanno i capricci calpestando centinaia di cadaveri di
imprenditori e lavoratori che si sono suicidati per la disperazione. Io vorrei
un dittatore con le palle, eletto per un tempo determinato, capace e audace,
per risolvere le urgenze senza fronzoli e senza interruzioni o mediazioni. Non
possiamo leggere e accettare che tra le priorità del Bersani incaricato vi
siano provvedimenti come il conflitto di interessi, le unioni dei gay e la
cittadinanza agli immigrati.
CAZZO NON SONO QUESTE LE PRIORITÀ DI UNA NAZIONE CHE STA
MORENDO! DANNAZIONE!
Fonte: Fisto su L’Indipendenza del 26 marzo 2013
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