martedì 19 marzo 2013

BORGHEZIO: “LA BOLDRINI? FANCAZZISTA BUONISTA A SPESE DEI POVERI”




“La Boldrini? E’ un tipico rappresentante del fancazzismo buonista internazionale che sproloquiava a destra e sinistra senza capire un accidente, né dell’immigrazione, né della situazione dei clandestini”. 
Sono le parole di Mario Borghezio, intervistato da Giuseppe Cruciani a “La Zanzara”, su Radio24. L’europarlamentare del Carroccio col suo solito linguaggio ruspante stronca in toto il nuovo Presidente della Camera. “Organizzazioni come l’Onu” – afferma – “spendono il 70-80% dei fondi per mantenere questi funzionari fancazzisti inutili che fanno finta di interessarsi dei poveri del mondo e intanto soggiornano comodamente negli alberghi a cinque stelle, creandosi, come questa signora, i presupposti di una carriera politica a spese dei poveri“. E aggiunge: “La Boldrini parla degli immigrati usando la più trita demagogia terzomondista e buonista che neanche un vendoliano o un esponente di estrema sinistra ha mai utilizzato”. Borghezio è ormai incontrollabile e accusa: “A Lampedusa non faceva un cazzo, ma faceva continuamente propaganda, demagogia e lacrimucce sulla pelle dei veri poveracci senza andare a indagare le cause vere dell’immigrazione”. E non solo. Secondo Borghezio, che cita ad esempio positivo papa Francesco il quale “portava reale aiuto ai poveri neri”, il neopresidente della Camera “incentivava l’arrivo dei clandestini con la sua politica buonista: andate in Italia che c’è sempre qualche stronza di turno che ricatta i governi per farvi accogliere con il traffico degli esseri umani“. Borghezio concorda con l’opinione del deputato leghista Gianluca Pini (“La Boldrini pisciava in testa a Maroni un giorno sì e l’altro pure”) e rincara: “Ci facessero vedere i bilanci questi fancazzisti dell’Onu e della Fao. La Boldrini è come i trafficanti di esseri umani, ha una responsabilità morale gigantesca, non ha mai fatto un cazzo per contrastare il traffico”. E sottolinea: “Mentre i nostri militari si privavano dell’acqua per darla ai profughi questi stavano negli alberghi a cinque stelle”

Fonte: visto su il Fatto Quotidiano del 18 marzo 2013

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