Colpo di scena sabato a Cipro. Colossale rapina in banca. Il
governo aveva annunciato giovedì congiuntamente alla UE e alla Troika un
salvataggio delle banche da 17 miliardi, una cifra pari al PIL dell’isola (ma
le passività totali delle banche cipriote sono 8 volte tanto). Sembrava
quindi un salvataggio con soldi della UE, a dispetto delle proteste in Germania
contro le banche cipriote, note per il riciclaggio di denaro e i traffici degli
oligarchi dell’Est Europa.
Ma nel frattempo la Germania aveva dato un ultimatum: o fate
un prelievo forzoso dai conti correnti pesantissomo o uscite dall’Euro e il
governo di Cipro ha scelto l’eurozona e l’euro.
Oggi annunciano,
a banche chiuse, che all’apertura di lunedì mattina avranno già prelevato su
tutti i depositi bancari detenuti in banche a Cipro : un 6.75% su quelli sotto
100mile euro (che sono assicurati per legge nella UE contro la bancarotta) e
del 10% per quelli sopra 100mila euro. E fino ad allora i bancomat sono
bloccati nel weekend a Cipro e agli istituti e’ stato inoltre imposto di
bloccare durante questo fine settimana la possibilita’ di effettuare trasferimenti
di denaro via internet.
Dal prelievo sui depositi bancari sono attesi introiti
per circa 5,8 miliardi di euro (quindi in un paese con PIL di 17 miliardi si
tenevano nei conti correnti qualcosa come 60 miliardi !).
Nota Bene: solamente tre giorni fa, il 14 marzo, il
presidente di Cipro aveva dichiarato, sul Financial Times, che non
avrebbe MAI accettato un prelievo forzo sui conti correnti”
Nicos Anastasiades, the president, says it will “never” accept a haircut of
depositors…”
Ricordatevelo bene questo: mentono fino al giorno
prima…
E’ ovvio che si è voluto colpire in questo modo russi,
ukraini e altri del medio oriente che tenevano soldi in nero a Cipro, ma poi
hanno colpito anche tutta la popolazione. Ci sono stime che solo i russi
subiscano almeno metà di questo prelievo forzoso, ma i numeri ballano. Quello
che è certo è che in nessun paese al mondo i saldi dei conti correnti sono
cinque volte il PIL, in Italia ad esempio sono la metà del PIL. In Svizzera
però sono tre volte il PIL.
A Cipro c’era una situazione anomala, ma non hanno
colpito come si fa sempre prima gli azionisti delle banche e poi gli
obbligazionisti, ma solo di depositanti inclusi quelli con piccole somme.
Ovvio che qui hanno voluto fare di tutto per compiacere la
Merkel che deve assolutamente vincere l’elezione di settembre: per cui da una
parte non hanno voluto un default seppure di un piccolo paese come Cipro e
dall’altra hanno violato ogni principio e prassi per fare sì che il
salvataggio fosse però sopportato per 1/3 da altri (in maggioranza stranieri,
specie russi e parte anche ciprioti). In questo modo hanno creato il panico
totale del pubblico di Cipro che sta assediano le banche e violato il principio
base del funzionamento delle banche, che ci metti i soldi perchè, perlomeno nel
conto corrente, sono sicuri.
E’ una mossa a sorpresa, senza precedenti e che può
diventare un boomerang.
Ma va a provare che sarà molto molto difficile uscire dall’Euro… Sono
disposti a tutto pur di non uscire dall’Euro
L’unica cosa certa al momento è che è un segnale di
acquisto per l’Oro (da tenere in cassetta di sicurezza)
Fonte: srs di Giovanni Zibordi, da http://www.cobraf.com
, del 17 marzo 2013
TEDESCHI IMPAZZITI: MINACCIANO I DEPOSITI BANCARI CIPRIOTI,
COLLASSO IMMINENTE A NICOSIA E POTENZIALMENTE PER L’EURO.
Finisce il mito dell’intangibilità, anzi, della sacralità
del deposito bancario europeo: a Cipro potrebbero pagare i depositanti. Coloro
che hanno messo i soldi (Ciprioti, ma soprattutto russi) nei conti correnti.
La bomba la gettata OGGI dal Ministro delle Finanze Tedesco:
La notizia è questa da ekathimerini (media
mainstream greco):
“Cyprus state broadcaster CyBC reported on Saturday that German
Finance Minister actually entered the Eurogroup meeting on Friday proposing a
40 percent haircut on Cypriot bank accounts. Finance Minister
Michalis Sarris stated on Saturday that this had also been the proposal
of the International Monetary Fund.”
Ed ecco il meccanismo proposto dalla Germania:
Il 60% del salvataggio (Bailout) del sistema bancario
Cipriota sarà pagato dai sepositanti con questo tipo di schema:
I risparmiatori con oltre 100.000€ depositati pagheranno
una tassa del 9,9% sul totale depositato in conto corrente
I risparmiatori con meno di 100.000€ depositati
pagheranno una tassa del 6,7% sul totale depositato in conto corrente
Non ci sono limiti minimi di salvaguardia
I depositi in branch estere di banche cipriote non
verranno toccati.
Il meccanismo proposto segue lo scandalo suscitato in
Germania per un rapporto dei servizi segreti e reso pubblico in cui si
evidenziava la funzione di “riciclaggio” e deposito di soldi sporchi
provenienti da cittadini Russi a Cipro. I tedeschi su certi “dettagli” sono
piuttosto sensibili e dunque hanno immaginato una soluzione che non utilizzi i
“loro” soldi per tutelare completamente soldi russi di provenienza “dubbia”.
O la Germania è impazzita, oppure vuole il collasso del
sistema Euro senza rimanere col cerino in mano.
Minacciare i depositi bancari di uno stato membro con un
sistema bancario in crisi avrà l’effetto certo di una furiosa corsa agli
sportelli. Sia da parte dei cittadini Ciprioti, sia, ovviamente, da parte di investitori
esteri che per qualsiasi motivo, lecito o meno lecito, abbiano soldi depositati
nell’isola.
Sarà il collasso del sistema.
Le implicazioni
Comunque vada, oggi muore ufficialmente il mito e la
sacralità del deposito bancario europeo tutelato e intangibile. Per Cipro i
depositanti sono stati chiamati a salvare il sistema bancario (a prescindere se
la singola banca è solida o meno), in futuro nulla vieta che hai depositanti
venga chiesto di salvare lo Stato. Meditate gente, e, mentre lo fate, per non
sapere ne leggere ne scrivere, apritevi un conto all’estero.
Per me questa è la notizia dell’anno. Ovviamente i nostri
ridicoli media sussidiati ce la diranno tra un paio di giorni.
Fonte: Visto su Rischio Calcolato del 16 Marzo 2013
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