- di Daniele Di Luciano –
Sempre più persone decidono di cremarsi. Perché? Se lo
chiedessimo a loro ci risponderebbero che lo fanno per motivi ecologici, per
far risparmiare la famiglia, per non creare problemi logistici ai cimiteri,
ecc..
La verità, come al solito, è un’altra. Ogni tendenza della
nostra società, globalizzata e indottrinata dai mezzi di propaganda di massa, è
voluta dall’élite. E per “élite” intendo la massoneria.
Qualcuno decide a priori cosa dovranno pensare domani
milioni di persone. Ovviamente non possono essere espliciti: non potrebbero
condizionare la gente se dicessero “dopo la morte, decidi di cremarti, te lo
impone la massoneria e tu devi obbedire”. No, non funzionerebbe. Allora
forniscono una serie di motivazioni per le quali la cremazione sarebbe meglio
della sepoltura e poi utilizzano i mass media per propagandare queste
motivazioni.
E nel giro di poco tempo, ecco che tanti cominciano a
ripetere le stesse motivazioni, magari credendo di esserci arrivati da soli, o
addirittura di aver avuto un’idea alternativa.
Per dimostrare che il fenomeno della cremazione è voluto
dalla massoneria, citerò solamente siti massonici e siti di società che
forniscono questo importante servizio.
Iniziamo con il sito massoneriapistoiese.com. Cito
l’articolo “Massoneria italiana e cremazione” che trovate qui.
Dopo qualche secolo dall’instaurazione del Cristianesimo, la
cremazione dei cadaveri fu abolita poiché considerata una istituzione pagana.
Prima considerazione: la massoneria viene definita, dagli
stessi massoni, la “Contro Chiesa”.
Il primo obiettivo della massoneria è la distruzione della
Chiesa cattolica .
Alcuni lettori potrebbero pensare che la Chiesa cattolica
sia essa stessa una specie di massoneria. A questi lettori rispondo scrivendo
che saranno sempre di più le persone che la penseranno come loro… A buon
intenditor…
Andiamo avanti, sempre dal sito dei massoni di Pistoia:
In età moderna si ricomincia a discutere di cremazione nella
Francia rivoluzionaria, alla fine del 1700.
[...] Così anche il paradigma cremazionista fu
indissolubilmente legato ad un progetto massonico di modernizzazione della
società per questioni non solo igieniche, ma anche morali, religiose ed
economiche.
[...] II 18 Giugno 1867 il Fratello [massone] Salvatore Morelli, presentò agli uffici
della Camera dei Deputati una proposta di Legge per circoscrivere il culto
cattolico nella Chiesa e sostituire ai Campisanti il sistema della Cremazione.
[...] Per farlo conoscere Morelli lo stampò a sue spese, con
una prefazione con cui [il fratello massone] Giuseppe Garibaldi lodava chi aveva osato, “con audacia senza
pari, sfidare i pregiudizi dei secoli”.
Affiliato alla Loggia “LA CISALPINA” di Milano, Gaetano Pini
fu uno degli esponenti più attivi del nuovo movimento cremazionista.
[...] Diede così vita all’istituzione della scuola per
rachitici, e nel 1878 fondò la “REALE
SOCIETÀ’ ITALIANA DI IGIENE” e la prima “Società per la Cremazione
Italiana”, impegnandosi poi per far nascere molte altre società nel Nord della
penisola, riuscendo a collegarle tra loro dopo averle raccolte in una “Lega
Italiana delle Società di Cremazione”, tutte presiedute o coordinate da
esponenti della Massoneria.
Elaborò gran parte del materiale che a mezzo della
Massoneria servi alla preparazione della legge Crispi del 1888, che permise
alla pratica della Cremazione di entrare ufficialmente nel nostro Ordinamento.
Il GOI (istituito
nel 1861 nello stesso anno in cui nacque lo Stato Italiano), deliberò, il 26
Maggio del 1874, che i fratelli si sarebbero impegnati a promuovere presso i
Municipi l’uso della cremazione.
[...] A Pistoia la “Società per la Cremazione” fu costituita
nel Febbraio del 1883 e l’impianto crematorio venne inaugurato nel 1901, grazie
all’appoggio delle Logge Massoniche locali [...]
Può bastare?
Ma la massoneria non vuole la cremazione sono per andare
contro la Chiesa cattolica, la cremazione ha un significato simbolico ben
preciso. E i fratelli di Pistoia ce lo spiegano alla fine dell’articolo:
Nella scelta cremazionista dei Massoni del secolo scorso si
deve ricercare, oltre alle già accennate motivazioni scientifiche, tecniche ed
igieniche, una più profonda concezione della morte della spiritualità
iniziatica, che consiste nella consapevolezza nella potenzialità insita in
alcuni uomini di potersi reintegrare nell’Essenza Prima. [...]
Il significato mitico del Fuoco si perde nella notte dei
tempi: nel linguaggio alchemico il Fuoco è un sostanza pura, eterna,
indispensabile per il compimento della Grande Opera. [...]
Attraverso il Fuoco l’uomo dovrebbe bruciare tutte le sue
scorie e, divenuto pura scintilla, unirsi alla Fonte da cui si è separato.
Capito? Il fuoco purificatore che aiuta l’uomo-divinità ad
abbandonare la materia (il corpo) per tornare ad essere solo energia-tutto. La
cremazione, quindi, come mezzo per compiere la gnosi, la grande opera…
Sarà un caso che il tempio crematorio si chiami tempio, come
il tempio massonico? Ci risponde sempre lo stesso sito:
Sono molti, in questo senso, gli edifici crematori del
secolo scorso che ripropongono la simbologia del Tempio: a Milano in stile
dorico-greco, il Tempio è sormontato da un Gallo in bronzo, che simboleggia
l’annuncio della Luce del giorno, ma anche l’annunciatore esoterico della Luce
Massonica; a Torino le urna cinerarie sono sormontate da una Piramide; a Roma,
nel cinerario del Verano, vi è una complessa alternanza di simboli politici ed
esoterici, dove campeggia l’edera, pianta funebre che rappresenta Dioniso, e
che come lui simboleggia la morte rituale e la rinascita, la Luce e l’Oscurità,
il calore e la freddezza.
Se a qualcuno non bastasse questo corposo documento,
aggiungo un altro paio di fonti.
Esiste il quadrimestrale della società pavese per la
cremazione, che si chiama “il Ponte”.
Il ponte è anche l’immagine che compare su tutte le banconote in Euro. Anche
questo simbolo ha un significato ben preciso, simile a quello che
esotericamente ha l’arcobaleno. Rappresenta il dialogo con la divinità, il
passaggio tra il terreno e il celeste. E quando si tratta di massoneria, per
“divinità” non si intende esattamente il Dio buono che i profani tendono ad
immaginare…
In ogni caso, in questo
numero della rivista per la cremazione, da pagina 8 a pagina 11, c’è un
articolo dal titolo “Medici, cremazionisti ma anche massoni” che inizia con una
bella apologia della massoneria:
Al di là dei pregiudizi, questa concomitanza di vedute
medici-cremazionisti-massoni ha prodotto effetti di grande valore sociale. Del
resto, malgrado alcune fughe verso il materialismo irreligioso, la
Massoneria moderna, che prese corpo negli ambienti del protestantesimo
anglicano agli inizi del Settecento, ha sempre combattuto fanatismi,
superstizioni e pregiudizi, promuovendo messaggi di tolleranza e altruismo con
l’aspirazione di migliorare l’uomo.
Ma non finisce qui. In Italia la SoCrem (SOcietà CREMazioni) è una delle società più attive. Sul
sito socremtorino.it, troviamo la “memoteca” in cui sono elencati i “personaggi
illustri” che si sono fatti cremare. Dei testimonial postumi, insomma… bah.
Comunque, tra questi personaggi, ci sono molti nomi di
attivi cremazionisti cremati e, contemporaneamente, massoni (clicca sul nome
per leggere la biografia): Amerigo
Scolaro, Ariodante
Fabretti, Vittorio
Amedeo Mirano, Vincenzo
Giovanni Scarpa, Giovanni
Lerda, Francesco
Muller, Francesco
Martiny, Florio
Foa…
Ma il popolino tante cose non le sa e quindi, quando la
massoneria attiva i mezzi di propaganda di massa, gli italiani abboccano.
Ultimamente è uscito l’articolo su meteoweb.eu: “Rivoluzione
epocale, addio ai cimiteri: dopo la morte ognuno di noi potrà diventare un
albero con l’urna Bios di Martin Azua“.
E tutti a condividere e a sognare la cremazione…
L’autore dell’articolo conclude:
Potremmo approfittarne per dare un senso ulteriore alla
nostra vita all’insegna del rispetto ambientale. Ci auguriamo che quest’idea
geniale diventi una rivoluzione epocale, riuscendo a dare una scossa alla
nostra cultura troppo ferma su posizioni antiche e assolutamente superate dai
tempi.
Io invece mi auguro che la gente non aspetti la morte per
dare un senso alla vita, e prego che le posizioni antiche, cattoliche e
antimassoniche, prevalgano sempre sulle minchiate newage, gnostiche e
sataniche.
Fonte: http://www.losai.eu
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