"PERCHE' LA FAMIGLIA ROCKFELLER STA RITIRANDO I PROPRI
INVESTIMENTI DAL SETTORE CHE L'HA RESA RICCA ? "
Innanzitutto premo reiterare che, come giustamente nota nel
suo comment WLD:
" ... e' una pia
illusione che alla fondazione Rockefeller stiano a cuore le sorti del pianeta".
Sulla questione in particolare, ovvero come mai stiano
abbandonato gli idrocarburi, non ho ancora alcuna informazione precisa, ma
posso solo intuirne il perche'. Ripeto,
questa e' solo una mia supposizione e non trovo altra ragione plausibile a
questa cosa che apparentemente sembra assurda. Quello che si puo' dedurre dagli
eventi come si svolgono, e' che:
L' America possiede ingenti riserve di petrolio, sia come
fossile sia come scisto, ma ha scelto la politica della riserva, utilizzando al
minimo le proprie riserve mentre sfruttava appieno quelle del resto del mondo.
Questa e' una politica che tendeva, in un ipotetico caso futuro di un
esaurimento delle scorte, ad assicurare all America diversi anni di
sopravvivenza, e soprattutto le assicurava scorte energetiche nel caso di una
importante Guerra che avrebbe potuto causare difficolta nei rifornimenti dall'
estero.
Ora, nel corso degli anni, invece sono sorte nuove
tecnologie che per il momento avevano 'tenuto nel cassetto', arrivando fino a
'suicidare' gli inventori di tecnologie energetiche alternative al petrolio.
Quindi le tecnologie alternative ci sono - cito solo ad esempio la scissione
fredda, o l' energia nucleare senza scorie che gia sta essendo sperimentata a
livello industriale in Russia, o le vetture ad idrogeno - ma non sono mai state
convenienti ai grandi produttori di petrolio come i Rockefellers e quindi sono
per il momento state messe a tacere.
Ora pero' la situazione e' cambiata:
Come ben sappiamo e' in corso da piu di un decennio una
guerra di accerchiamento alla Russia, cominciata col 'false flag' dell' 11
Settembre che col pretesto della guerra al terrore ha eliminato, o sta
eliminando, ad uno ad uno i paesi non allineati al blocco occidentale. Ora
siamo arrivati ai ferri corti con la palese aggressione mediatica ed economica
contro la Russia in occasione del golpe in Ucraina e della ripetuta tentata
distruzione della Siria (e dell Iran).
La Russia, dopo la pessima esperienza degli oligarchi dei
tempi di Boris Yeltzin, ridicolo pupazzo perennemente ubriaco ed ubbidiente ai
voleri delle potenti multinazionali occidentali, e' rinata sotto la direzione di persone
capaci, determinate e patriottiche, il cui simbolo e' l' attuale presidente
Putin. La loro forza economica e' data soprattutto dalle grandi riserve di
idrocarburi dello sconfinato paese. Come fare percio' ad indebolire il colosso
indomabile della Russia?
Apparentemente con le benedette sanzioni, che in realta'
pero' sono piu dirette ad indebolire l' unione Europea che stava sviluppando
relazioni importantissime economiche ed industriali colla Russia (vedi il
trattato del Razvitie
-http://www.lastampa.it/2014/08/02/blogs/underblog/ttip-o-razvitie-unalternativa-di-sviluppo-per-una-ue-pi-autonoma-dagli-usa-QAETdIRc8KltsCALsUl5lM/pagina.html).
Dalla seconda guerra mondiale l ' Europa e' una colonia
americana e cosi deve rimanere "per il bene del mercato".
Ma soprattutto rendendo questa grande ricchezza della Russia
quasi nulla, ovvero distruggendo il valore degli idrocarburi attraverso il
pieno uso delle scorte americane, inondando il mercato e facendo cosi' ridurre
il prezzo degli stessi ai minimi storici. Questo danneggerebbe
significativamente l' economia Russa.
Ricordiamoci che la famiglia Rockefeller e' una di quelle
che tirano i fili di quel potere occulto che sta riducendo l' intero pianeta in
una multinazionale, con tutta la miseria, i morti e i torturati che sono
necessari per farli arrivare al loro 'target'.
Ringraziate anche loro per questa mostruosa crisi
artificiale che ci stanno imponendo negli ultimi anni.
Evidentemente hanno calcolato quanto tempo dureranno le
scorte e quanto tempo ci vorra' per mettere in atto i piani per le energie
alternative, sia a livello industriale civile che militare, e cosi' hanno
deciso di fare il salto e lasciare il petrolio, a scapito di chi su quello
conta per far marciare il proprio paese.
Una volta che l' economia Russa sara' a pezzi, sara' piu facile soffiare sul fuoco e sobillare
movimenti anti-Putin nella stessa Santa Madre Russia, dove quello che loro
chiamano "zar" al momento ha l' 85% degli elettori che lo sostengono
appassionatamente. E se poi questo non bastasse, la spintarella finale sara'
una bella guerretta che mette a tacere gli ultimi irriducibili.
Quando un economia e' a pezzi ci vuol molto meno a
distruggerla militarmente. Passo dopo passo portano il pianeta ad un Orwelliana
dominazione totale.
Se qualcuno si era rallegrato per la sensibilita' dei grandi
del pianeta e delle Nazioni Unite che stanno spingendo, persino con la collaborazione ben remunerata del poco
convinto Leonardo Dicaprio, verso un 'sustainable environment' ed una energia
pulita, mi dispiace darvi la brutta notizia che sono sempre le solite balle. In
questo slancio ecologistico non e' contemplato nessun beneficio per il pianeta
e soprattutto per noi comuni mortali che lo abitiamo.
Billy Martini
25.09.2014
Fonte: visto su Comedonchisciotte.org
del 27 settembre 2014
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