di Gianni Lannes
La vaccinoterapia è la base malata dell’affarismo
farmaceutico incoraggiato dagli Stati eterodiretti come l'Italia. Pur di far
soldi: il risultato finale è rendere gli esseri umani appena affacciati alla
vita dei malati a vita, ossia dei consumatori di medicine. Le vaccinazioni
indeboliscono le difese immunitarie: la letteratura scientifica indipendente
dalle leggi del mero profitto, è ponderosa ma poco nota a gran parte dei
pediatri distratti o ignoranti, se non proprio collusi con il sistema
affaristico sotto l'aureola di esperti.
D’altro canto, non esiste una sola prova scientifica che i
vaccini abbiano debellato le epidemie, risolte invece dal miglioramento delle
qualità di vita. Un esempio lampante: al tempo della peste bubbonica non
esistevano i vaccini, ma la peste è scomparsa ugualmente, ed è solo per il
fatto che non vi erano i vaccini gli scientisti a pagamento non possono
inculcare all’opinione pubblica che non è merito loro.
Nello Stivale il Decreto Legge 273 del 6 maggio 1994,
convertito con legge 490 del 20 novembre 1995 ha stabilito che: «l'esecuzione delle vaccinazioni obbligatorie
su minori non può essere coercitivamente imposta con intervento della forza
pubblica».
In definitiva, il deferimento è ancora tecnicamente
possibile, ma non porterà alla vaccinazione coatta se i genitori esporranno le
ragioni motivate del loro dissenso. E' possibile, inoltre, chiedere l'esonero
dalle vaccinazioni, ai sensi del comma 4 dell'articolo 9 del citato Decreto,
con certificato del pediatra di base o di medico specialista privato,
legalmente non sindacabile da parte delle Aziende sanitarie locali.
Non a caso, un genitore consapevole dei rischi e che chiede
all'autorità sanitaria di firmare una dichiarazione in cui si assume la
responsabilità delle conseguenze del vaccino, si sente rifiutare la firma nel
100 per cento dei casi. Provate, verificate, dubitate delle istituzioni.
Se i vaccini
obbligatori sono quattro, allora come mai dal 2004 in Italia hanno messo in
circolazione soltanto l’esavalente,
con l’aggiunta di due vaccini non obbligatori?
Vale a dire: per quale ragione scientifica o comunque
logica, un genitore deve consentire di inoculare al proprio figlio altri due
vaccini non obbligatori?
L’esavalente contiene due vaccini non obbligatori, quindi c'è
l'impossibilità oggettiva per le aziende sanitarie locali di adempiere alla
normativa nazionale sulle vaccinazioni obbligatorie, perché sprovviste da dieci
anni delle dosi monovalenti degli unici vaccini obbligatori nel nostro Paese,
ossia antipolio, antiepatite B antidifterica ed antitetanica.
Inoltre, la legge27 maggio 1991, numero 165 (obbligo
antiepatite virale B), emanata e promulgata da Cossiga e Andreotti, come ha
rivelato sotto processo l’ex ministro Francesco De Lorenzo, è il frutto
perverso del pagamento di una tangente allo stesso di 600 milioni di lire.
Per quale ragione dopo tutto questo tempo, non c’è stata una
sola iniziativa parlamentare per abrogare tale abominio, anche a fronte di
un’indimostrata efficacia terapeutica, consentendo di attentare alla vita di
milioni di bambini italiani?
E ancora: durante l'ultimo governo Prodi si è proceduto
addirittura ad una sperimentazione segreta sui bambini. Cosa attende la
magistratura per aprire un'inchiesta e perseguire i responsabili di questi crimini?
I bambini non sono cavie né carne da macello, ma il sale
della vita, il futuro dell'umanità.
Il 15 ottobre 2012 sulla base della mia inchiesta
giornalistica «Vaccini: lo Stato italiano avvelena i neonati» è stata
depositata l'interrogazione parlamentare numero 4/18107. A tutt’oggi,
nonostante la rilevanza della problematica, i governi Monti, Letta e Renzi non
hanno fornito una risposta.
«Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
da un articolo pubblicato su internet a firma Gianni Lannes
nel blog «Su la testa» e dal titolo
«Vaccini: lo Stato italiano avvelena i neonati», emerge che
nel nostro Paese, fatte salve alcune regioni ove sono divenute facoltative,
sono obbligatorie per tutti i nuovi nati le seguenti vaccinazioni: antipoliomielitica (legge 4 febbraio
1966 n. 51), antitetanica (legge 20
marzo 1968 n. 419), antidifterica
(legge 6 giugno 1939 n. 891 - legge 27 aprile 1981 n. 166), antiepatite virale B (Legge 27 maggio
1991 n. 165); tuttavia quello che
secondo l'articolo risulterebbe effettivamente reperibile nei centri
vaccinazione è l'«Infanrix Hexa»,
vaccino esavalente dal costo di quasi 100 euro, prodotto dalla società
britannica Glaxo Smith Kline, che viene somministrato in un'unica soluzione e
che, nella dose diffusa, contiene gli antigeni per altre due malattie infettive
la pertosse e la meningite; in questo modo, non sono disponibili in unica
soluzione singolarmente i quattro vaccini obbligatori; e spesso senza una piena
consapevolezza da parte dei genitori, in un'unica dose vengono somministrati
ben 6 vaccini; l'articolo segnala poi come vi siano pericoli connessi alla
presenza di metalli pesanti, quali il mercurio che, nonostante la messa al
bando con il decreto ministeriale del 27 giugno 2003 e rassicurazioni in tal senso
fornite dal Ministero della salute e dall'Istituto superiore di sanità, sarebbe
ancora presente nell'Infanrix Hexa nella quantità di 10 ppb (parti di miliardo)
ovvero 0,01 ppm (parti per milione) vale a dire 0,010 mg/litro come conferma
uno studio indipendente di ricercatori australiani (Austin DW, Shandley KA,
Palombo EA) «Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization
program schedule» (Journal of Toxicology and Enviromental health. Part A. 2010;
73(10):637-40) ....
se quanto riferito in premessa corrisponda al vero; se non
ritenga il Governo di abolire tutti gli obblighi di vaccinazione lasciando
facoltativa la scelta o, quantomeno, rendendo disponibile l'accesso a vaccini
specifici per ogni singola malattia; se e come il Governo monitora i casi di
persone danneggiate da vaccinazioni nel nostro Paese e comunque di quali dati
disponga in merito il Governo;
come si intenda ovviare alla mancanza di informazioni come
descritte in premessa e quali azioni si intendano promuovere per fornire alle
persone un'informazione corretta sulle vaccinazioni in modo che dunque possa
valutare e decidere caso per caso, considerando esclusivamente il rapporto
rischio-beneficio. (4-18107)».
riferimenti:
Fonte: da SU LA TESTA del 28 agosto 2014
VACCINI: I BAMBINI USATI COME CAVIE PER INGRASSARE LA
GLAXO
di Gianni Lannes
Perché lo Stato italiano, o meglio i vari e numerosi governi
attentano alla vita e alla salute dei bambini? Certo, anche tanti pediatri (analfabeti
funzionali) o venduti al miglior offerente fanno la loro parte per instillare
la paura soprattutto nelle mamme.
Ecco finalmente una buona notizia: la Procura della
Repubblica di Trani ha aperto un’indagine giudiziaria. Così, in effetti, ha
nominato una commissione di esperti per valutare la situazione a fondo di
questi abusi istituzionali perpetrati dai camici bianchi sulla pelle di chi non
può difendersi.
Ma se i vaccini obbligatori in Italia sono quattro - poliomielite, epatite B, tetano, difterite - allora come mai viene
somministrato l’esavalente Infanrix Hexa
prodotto dalla famigerata Glaxo anche a bimbi appena nati? Pertosse e meningite non
sono obbligatorie. Prove alla mano, esattamente dal 2004 è sparito nel Belpaese
il vaccino quadrivalente. Come mai primo ministro pro tempore, Matteo Renzi?
Le aziende sanitarie locali sotto l’impulso e le direttive
del cosiddetto ministero della “salute”, iniettano abusivamente ai minori il
siringone esavalente, violando impunemente i diritti dei bambini alla salute
(violazione dell’articolo 32 della Costituzione).
In altri termini le ASL propagandano vaccini facoltativi per
obbligatori inviando l’invito perentorio ai genitori, inducendoli in errore, in
palese contrasto con legislazione in vigore.
Sempre le ASL non informano dei rischi e pericoli, e non
valutano mai preventivamente la funzionalità del sistema immunitario dei
pargoli.
Ecco un altro esempio ben documentato. L’invito delle
istituzioni sanitarie locali all’inoculazione del vaccino contro
Morbillo-Parotite-Rosolia e Varicella, la cui obbligatorietà non è contemplata
nel Piano Nazionale Vaccinazioni 2012-2014, né è mai stata stabilita o prevista
in passato.
Oltre al trivalente Priorix, già due vaccini tetravalenti
(Morbillo Parotite Rosolia Varicella) – Priorix
Tetra e Proquad - nel 2011 hanno
richiamato l’attenzione oltre il livello di guardia da parte del Working Group
Pediatrico dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA).
Proprio gli esperti di Stato tricolore hanno stimato che nei
bambini tra 12-23 mesi di età si hanno da 7 a 9 casi di convulsioni febbrili
ogni 10 mila bambini vaccinati con vaccino tetravalente (Morbillo Parotite
Rosolia Varicella) e 3-4 casi ogni 10 mila bambini vaccinati con il vaccino
trivalente (Morbillo Parotite Rosolia) e il vaccino monovalente Varicella somministrati
separatamente.
In sostanza, l’AIFA conferma indirettamente che il vaccino
trivalente MPR è assolutamente insicuro, ossia pericoloso. Infatti, il 10
ottobre 2012 il Ministero della Salute ha emanato una nota aggiuntiva di
Indicazioni in merito alla somministrazione della vaccinazione contro la
varicella in età pediatrica. Attualmente non sono note evidenze a favore della
co-somministrazione del vaccino tetravalente MPRV e del vaccino
antimeningococco C e tale eventualità non è contemplata nella scheda tecnica
dei due vaccini.
E’ fondamentale che i genitori siano realmente informati del
rischio aggiuntivo associato alla somministrazione del tetravalente come prima
dose a 13-15 mesi. In accordo con quanto indicato dall’AIFA, si ribadisce la
necessità dell’attenta sorveglianza delle reazioni avverse a vaccino
tetravalente MPRV da parte delle Regioni.
Il 17 aprile 2013 è stata pubblicata una nota dell’AIFA di
“Aggiornamento sul rischio di febbre e convulsioni febbrili dopo
somministrazione della prima dose di vaccino tetravalente morbillo, parotite,
rosolia e varicella”. Anche da questo ultimo documento emerge come, i
bambini siano oggetto di sperimentazione attiva. Non a caso, nelle
avvertenze dell’AIFA va letta l’esortazione finale a “segnalare al Responsabile
di Farmacovigilanza qualunque eventuale sospetta reazione avversa”.
Nel “Rapporto AIFA sulla sorveglianza postmarketing
in Italia dei vaccini − Anno 2012”, dove sono riportate le segnalazioni
ricevute nel 2012 per le vaccinazioni contro Morbillo, Parotite, Rosolia e
Varicella che riguardano essenzialmente i vaccini trivalenti MPR Priorix e
M-M-R-VaxPro da soli o in co-somministrazione con i due vaccini contro la
varicella Varivax e Varilrix, e il tetravalente MPRV Priorix Tetra.
I dati nazionali quindi hanno confermato il trend già
osservato in precedenza di una maggiore frequenza di convulsioni febbrili in
particolare dopo la prima dose.
Tra le segnalazioni di reazioni gravi segnalate dopo
somministrazione di Priorix è incluso un caso di shock anafilattico, con esito
di completa risoluzione, insorto in un ragazzo di 17 anni vaccinato contemporaneamente
contro il meningococco.
Seguono per numerosità le segnalazioni di sospette reazioni
avverse a MMRVaxPro (vaccino MPR) con una più alta percentuale di casi gravi
sia rispetto all’anno precedente sia rispetto agli altri vaccini MPR.
In due segnalazioni è stato riportato l’esito fatale in
bambini con condizioni patologiche che, proprio per questa concomitanza, non
dovevano essere vaccinati con un vaccino a virus vivi. Da evidenziare un caso
di anemia emolitica Coombs negativa, insorta in una ragazzina di 13 anni pochi
giorni dopo essere stata vaccinata contemporaneamente contro il meningococco,
tetano e difterite (Diftavax).
La Sindrome
Autistica, ad oggi, è ormai considerata a tutti gli effetti come un disordine
di origine neurologica contemplato nei documenti aziendali delle industrie
farmaceutiche, alla voce reazioni avverse, per le vaccinazioni proposte
in età neonatale.
I vaccini non sono né sicuri né efficaci. Basti pensare che
nell’Italietta delle banane l’allora ministro della sanità Francesco De
Lorenzo, dietro pagamento di congrua mazzetta di 600 milioni di lire (ammessa
nel processo per cui è stato condannato), riuscì a far promulgare
l’obbligatorietà del vaccino per l’epatite B, mediante la legge 165 del 1991,
ancora in vigore.
RIFERIMENTI:
Fonte: da SU LA
TESTA del 1 dicembre 2014
VACCINI AL MERCURIO
MESSI AL BANDO NEGLI USA DAL 1999, MA USATI IN ITALIA SUI BAMBINI
di Gianni Lannes
Infanzia protetta dallo Stato, tutela della salute umana ?
Macché. A parte la sperimentazione vaccinale promossa a Roma sotto il governo
Prodi.
Un’altra prova? La truffa dei decreti emanati dai ministri
della salute, mentre ben 8 governi tricolore (Amato, Berlusconi I e II, Prodi,
Berlusconi, Monti, Letta & Renzi), non hanno resa effettiva la messa al
bando del mercurio - variamente denominato tiomersale - nei vaccini,
obbligatori e non, a danno conclamato della salute pubblica.
La farsa istituzionale italidiota o meglio la tragedia ha
inizio sotto il governo del “pensionato d’oro” Giuliano Amato (promosso giudice
della corte costituzionale nel 2013, in ragione di imperscrutabili meriti) con
il decreto 15 giugno 2000, che all’articolo 2 recita alla lettera: «Adeguamento
degli stampati di specialità medicinali contenenti mertiolato o altri composti
organomercuriali come conservanti o come residui nel processo di fabbricazione
e modifica di composizione dei prodotti monodose».
Appunto il decreto del ministro della Sanità Umberto
Veronesi (D.M. 15 giugno 2000) aveva stabilito 14 anni fa l'eliminazione del
mercurio nei vaccini, ma tale obbligo doveva entrare in vigore solo nel 2007.
La presenza del mercurio nei vaccini è poco nota all'opinione pubblica, ma una
ricerca scientifica condotta dal Centers for Disease Control and Prevention
negli Stati Uniti d’America nel 1999, ha accertato che la quantità di questo
elemento utilizzato come conservante nei vaccini superava di gran lunga i
limiti di sicurezza. Sempre negli USA era stato riscontrato un aumento dei casi
di autismo collegato all'assunzione di mercurio nell'organismo. Di qui la
decisione di vietare la produzione di tali vaccini, con la possibilità, però,
di vendere le scorte fino a esaurimento. Che senso ha? Se fa male, fa male. Ma
evidentemente, alla luce dei fatti incontrovertibili, contano e prevalgono gli
affari di big pharma, non la salute delle persone.
L’associazione Vaccinetwork
il primo ottobre 2001 presenta una quarantina di denunce in altrettante procure
d’Italia, e ben quattro vengono inchieste aperte a Torino, Lucca, Camerino e
Padova.
Successivamente, il ministro della salute Girolamo Sirchia
decreta il 13 novembre 2001:
«1. E’ fatto obbligo a tutte le aziende titolari di
autorizzazioni all’immissione in commercio di vaccini monodose iniettabili
contenenti mertiolato o altri conservanti organomercuriali, autorizzati con
procedura di autorizzazione all’immissione in commercio nazionale di presentare
al Ministero della salute, Dipartimento della tutela della salute umana, della
sanità pubblica veterinaria e dei rapporti internazionali … domanda di
variazione di tipo II riguardante l’eliminazione del mertiolato o degli altri
conservanti organomercuriali.
2. I lotti delle confezioni dei suddetti medicinali
contenenti mertiolato o altri conservanti organomercuriali devono essere
ritirati dal commercio entro il 30 giugno 2003».
Ma ecco la retromarcia governativa. Mediante un ulteriore
decreto del 27 giugno 2003, lo stesso Sirchia proroga alle calende greche la
reale eliminazione del mercurio dai vaccini.
Singolare coincidenza: dal 2004 sparisce improvvisamente in
Italia il quadrivalente che contiene i 4 antigeni obbligatori, e la Glaxo, finanziata in seguito dall’Aifa (l’agenzia di controllo del
farmaco) immette esclusivamente sul mercato l’esavalente, che include altri due
vaccini non obbligatori.
Così da allora, nelle aziende sanitarie locali, per
disposizioni ministeriali assolutamente fuorilegge ed incostituzionali - poiché
violano palesemente l’articolo 32 della Costituzione repubblicana - si inietta
ai bambini di tre mesi, senza informare preventivamente i genitori e senza una
valutazione preventiva della funzionalità immunitaria dei minori, il famigerato
prodotto.
Nel 2012 l’ Infanrix
Hexa, è stato sequestrato in 20 Paesi del mondo, inclusa Germania, Francia
e Spagna, ma non Italia. Interpellato istantaneamente, l’allora ministro al
ramo tale Renato Balduzzi, prima non
ha risposto alla legittima richiesta di delucidazioni del signor Giorgio Tremante (presidente di
un’associazione a tutela dei bimbi), poi chiamato in causa direttamente da me,
è caduto dalle nuvole (come attesta il carteggio epistolare via e-mail con il
suo portavoce).
In ogni caso, un report riservato della Glaxo attesta che il
predetto super vaccino, oltre a contenere il mercurio sotto varie forme, può
provocare reazioni avverse, tra cui l’autismo.
A parte alcune sentenze di primo (Rimini, Pesaro) e secondo
grado (Torino) di alcuni tribunali, si annovera sul rovente tema anche la
sentenza della Cassazione numero 5756/12.
Infatti, l'Italia è la prima nazione al mondo dove per
ottenere l'obbligatorietà del vaccino antiepatite B - mediante la legge 165/91
ancora in vigore - il ministro De
Lorenzo si è fatto corrompere dalla Glaxo con una mazzetta da 600 milioni
di lire.
Nel 2008, il medico Andrea
Valeri, dichiara nella trasmissione televisiva Report:
«I vaccini antidifterite e antitetano, contengono in media
25 mcg di mercurio, il vaccino antiepatite B per uso pediatrico, dato ai
bambini, contiene 12,5 mcg di mercurio. Facendo la somma vengono fuori 37,5
mcg, quindi viene assunto in dose settanta volte superiore il livello di
sicurezza consigliato».
In sostanza, il limite di sicurezza è di natura biologica,
ovvero pari a zero, non economica come gli scoentisti prezzolati vogliono far
credere all’opinione pubblica.
Nei foglietti illustrativi (i bugiardini), il mercurio si nasconde sotto il nome di vari
composti: thiomersal, etilmercurio,
mercuriotiolato, sodiomertiolato, sodio timerfonato, sodio etilmercurio
tiosalicilato.
Il Mercurio contenuto nel Thiomersal corrisponde circa al 50
per cento del peso di quest'ultimo (informazione riportata dal documento
“Thimerosal in vaccines - an interim report clinicians”, dell'Accademia
Americana di Pediatria, 14/7/99; 1 mcg = 1 microgrammo = 1 milionesimo di
grammo).
Secondo l’Agency of
Toxic Substance americana, il mercurio è al terzo posto tra le sostanze più
pericolose per l’essere umano e ci vogliono decine e decine di anni per
riuscire per lo meno a ridurne le quantita' accumulate per via di Vaccini,
acqua od alimenti contaminati od amalgami dentali.
Molti vaccini contengono mercurio solubile detto Tiomersale (tiosalicilato di mercurio)
il quale è altamente tossico per il soggetto vaccinato, puo' produrre qualsiasi
malattie, specie quelle legate al sistema nervoso.
È stato sviluppato e registrato stato sotto la denominazione
commerciale Merthiolate in 1928 dalla società farmaceutica Eli Lilly e Company ed è stato usato come a preservativo in
vaccini, immunoglobulina preparazioni, antigeni della prova della pelle,
antivenins, oftalmico e prodotti nasali e tatuaggio inchiostri. Gli esperimenti
sugli animali suggeriscono che thimerosal dissocia velocemente per liberare
ethylmercury dopo l'iniezione; che i modelli di disposizione di mercurio sono
simili a quelli dopo esposizione alle dosi equivalenti del cloruro ethylmercury;
quindi sistema nervoso centrale cervello ed i reni sono i primi obiettivi
principali dei suoi danni, con una conseguenza di mancanza di coordinazione del
movimento, balbuzie, vuoti nelle frasi che si pronunciano, disfunzioni dello
sviluppo, autismo, epilessie, eccetera.
Il Journal of
American Physicians and Surgeons nel volume 9 numero 3 del 2004 ha
pubblicato uno studio dettagliato e curato contenente considerazioni sul legame
tra vaccino per il morbillo-parotite-rosolia e autismo. I due autori,
ricercatori e medici, Yazbak e Goldman smontano pezzo per pezzo lo
studio danese di Madsen et al.
pubblicato nel 2002 che rigettava l'ipotesi di correlazione e pareva voler
mettere una pietra sopra alla questione. Quello studio era diventato la
bandiera dietro la quale era stata condotta la feroce battaglia al medico Andrew Wakefield, primo a pubblicare su
casi clinici che mostravano il legame tra vaccino e autismo su Lancet. Lo
studio del J. of Ph. and Sur. ora constata e dimostra errori statistici e di
metodo che invaliderebbero l'intero studio di Madsen.
Il mercurio, tenuto conto della sua estesa diffusione su
tutto il pianeta, rappresenta una seria minaccia per la salute e per
l’ambiente, come attestato dai dati raccolti nell’edizione 2013 del Global Mercury Assessment pubblicata
dall’UNEP (agenzia ambientale dell’ONU). A livello internazionale si stima che
le attività umane siano diventate la principale causa di emissioni (in aria) e
rilasci (in acqua) di mercurio, raggiungendo il picco durante gli anni ’70 del
secolo scorso.
Il mercurio ha un certo numero di effetti sugli esseri
umani, che possono essere riassunti nei seguenti effetti principali:
distruzione del sistema nervoso, danneggiamento delle funzioni cerebrali, danni
al DNA e danni cromosomici, reazioni allergiche, che risultano in chiazze
cutanee, stanchezza ed emicranie, effetti riproduttivi negativi, quali danni
allo sperma, i difetti di nascita ed aborti. Il danneggiamento delle funzioni
cerebrali può causare la degradazione della capacità di apprendimento,
cambiamenti di personalità, tremore, cambiamenti di visione, sordità,
scoordinamento muscolare e perdita di memoria. Danni cromosomici sono noti
causare il mongolismo.
Dal mese di luglio 1999 sono comparsi sulle principali
pubblicazioni USA - MMWR (CDC, 1999), Pediatrics (AAP, 1999, Committee on
Infectious Diseases, 1999), JAMA (Halsey, 1999) - articoli richiamanti
l’attenzione dei medici sui pericoli dei vaccini contenenti timerosal, in
quanto essi contengono una certa quantità di mercurio, spesso al di là di
quella considerata tollerabile dall’organismo umano.
Da un'inchiesta dell'American Chemical Registry di Washington risulta che attualmente vengono
utilizzate dal mercato oltre 14 milioni di sostanze chimiche diverse. La grande
maggioranza di queste sostanze chimiche viene rilanciata nell'ambiente,
interferendo quindi necessariamente con i nostri ecosistemi biologici.
Tra tutte le sostanze inquinanti i metalli pesanti sono i
composti più pericolosi e dannosi. In particolare, la ricerca tossicologica ha
recentemente dimostrato l' estrema pericolosità della esposizione cronica a
bassi dosaggi. Infatti, i metalli pesanti penetrano in maniera insidiosa nel
nostro organismo attraverso cibi, bevande, aria atmosferica, abiti e trasporti.
La loro azione consiste nel bloccare l'attività di numerosi complessi
enzimatici. E’ convinzione diffusa inoltre, che i metalli pesanti giochino un
ruolo causale o concausale in un numero di patologie assai più vasto di quello
attualmente accertato.
Le seguenti informazioni sul mercurio, sono state compilate
da Michael Wagnitz, rettore della Facoltà di Farmacia, dell'Università del
Winsconsin nel 2009:
- «0,5 ppb (parti per miliardo) di mercurio = uccidono le
cellule del neuro-blastoma umano (Parran et al., Toxicol Sci 2005; 86:
132-140);
- 2 ppb di mercurio = la quantità massima stabilita dall'EPA
contenuta nell'acqua potabile, negli U.S.A.;
- 20 ppb di mercurio = distruggono la struttura delle
membrane dei neuriti (Leong et al..Neuroreport 2001; 12: 733-37);
- 200 ppb di mercurio = limite minimo stabilito dall'EPA
contenuto in un liquido classificato come rifiuto pericoloso in base alle
caratteristiche di tossicità;
- 25 mila ppb di mercurio = concentrazione di mercurio nelle
fiale multidose di vaccino per l'epatite B utilizzato per i neonati negli Stati
Uniti dal 1991al 2001.
- 50 mila ppb di mercurio = concentrazione nelle fiale
multi-dose DTaP (difterite, tetano, pertosse) e Anti-Emofilo (influenza)
somministrato nel 1990 in bambini dai 2 ai 18 mesi di età e contenuto nelle
multi-dose di certi vaccini ed anche in alcuni vaccini per l'influenza suina,
A, l'H1N1, e nei vaccini per il meningococco e il tetano».
Infine, tre domande al primo ministro pro tempore Matteo Renzi: quanti sono i danneggiati
da vaccino in Italia? Se la vaccinazione (anche quella coatta) non ha
controindicazioni per quale ragione è stata varata la legge 25 febbraio,1992,
numero 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo
irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e
somministrazione di emoderivati) e poi la legge 229 del 2005? Infine, perché
approvare il Decreto 12 dicembre 2003 (Nuovo modello: segnalazione di reazione
avversa a farmaci e vaccini) se la procedura è regolare e non ci sono
complicazioni sanitarie nella popolazione pediatrica, come da sempre
propagandato dal ministero della salute?
L'11 gennaio 1996 è stata indirizzata al presidente del
consiglio Lamberto Dini e al ministro della sanità, l'interrogazione a risposta
scritta numero 4/07539. A tutt'oggi, l'iter risulta "in corso" e non
è giunta alcuna risposta governativa. Come nel caso dell'interrogazione numero
4/18107 del 15 ottobre 2012, alla quale non è giunta alcuna risultanza dal
governo in carica.
riferimenti:
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/inquinamento_mercurio
/protocollo_cnr_mattm_19_12_2012.pdf
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Fonte: da SU LA TESTA del 10 ottobre 2014
Fonte: Autismo &
Vaccini
La società farmaceutica GlaxoSmithKline è al corrente
di delicate informazioni riguardanti la sicurezza del vaccino
pediatrico Infanrix Hexa?
Un nutrito gruppo di cittadini belgi assicura che è proprio
così e si rende portavoce di un’iniziativa mediatica senza precedenti,
descritta nel loro articolo INFANRIX
Hexa: documento riservato sconvolgente.
Infatti, è stato reso noto il contenuto di
un corposo documento di 1.271 pagine riguardanti il vaccino Infanrix Hexa, prodotto dalla società farmaceutica
GlaxoSmithKline, che garantisce la produzione del vaccino. Questo
rapporto confidenziale è arrivato sul tavolo di un gruppo di cittadini che,
anche a seguito dei decessi dei propri figli, si sta battendo per la libertà
delle vaccinazioni e di informazioni.
In questa relazione, la società GSK ha elencato
minuziosamente, come richiesto dalla legge, tutte le reazioni avverse che si
sono verificate dopo l’iniezione di una dose di Infanrix Hexa sul bambino,
dalla febbre alla morte, indipendentemente dal fatto che l’effetto avverso
fosse correlato con l’iniezione preventiva oppure no.
Il documento rivela un lungo repertorio di complicanze
dove la società GSK se la canta e se la scrive da sola, affermando in modo
presuntuoso che gli eventi sono considerati seri solo se corrispondono ai
criteri medici stabiliti da se stessa. Si contano 1.742 reazioni avverse,
elencate in 41 paesi, inclusa l’Italia che detiene il primato con 595
segnalazioni: un record se si considera il fenomeno
dell’under-reporting in Pediatria .
Dopo essermi fatto promotore, insieme a componenti di
diverse associazioni nazionali, di un esposto
inoltrato alla Procura di Torino a seguito dei ritiri preventivi (leggi
l'articolo "Pericolo
esavalente: vaccino ritirato) che hanno interessato diversi lotti di
Infanrix Hexa in 19 paesi al mondo, credo che le autorità sanitarie
competenti dovrebbero degnarsi di fornire ulteriori spiegazioni anzichè
sostenere che questo vaccino é sicuro e controllatissimo.
E’ così sicuro e controllatissimo che, dal 23 Ottobre 2009
al 22 ottobre 2011, la ditta farmaceutica ha individuato numerosi dati e
centinaia di referti medici che riportano reazioni avverse.
Anche il sottoscritto, che ha richiesto formalmente alla
ditta farmaceutica alcune informazioni riguardanti la sicurezza dei lotti
vaccinali somministrati al proprio figlio, si è trovato a partecipare ad
un’intervista di farmacovigilanza per poi sentirsi rispondere che le
informazioni potevano essere richieste secondo alcune modalità. Tali modalità,
che hanno coinvolto medici e studio legale, sono state eseguite talmente
correttamente che, a quanto pare, devono aver intimorito così tanto la sede di
Verona della GSK che ha invitato tutti quanti a rivolgersi al loro ufficio
legale. Come concetto di democrazia a tutela della salute del
cittadino non fa una piega!
A questo punto spero vivamente di cuore che qualcuno di
lorsignori possa inciampare accidentalmente in questo articolo, perchè
arriverete a rispondere alla Magistratura competente [italiana ed europea] di
queste vostre azioni da censura a danno della salute dei bambini.
Qui di seguito i dati essenziali di questo rapporto:
1. Reazioni avverse in più di 40 paesi – Il
documento della società GSK è basato su 1.742 referti medici internazionali
inviati “spontaneamente” durante due anni. In totale, 41 paesi hanno
partecipato allo studio. I rapporti raccolti provengono principalmente da
Italia, Germania e Francia.
2. Milioni di dosi distribuite – Durante il periodo,
sono state iniettate 24.283.415 dosi di vaccino Infanrix Hexa. Sono tra 6 e 24
milioni i bambini che sono stati vaccinati, in numero variabile secondo il
dosaggio raccomandato. Complessivamente, più di 70 milioni di dosi sono state
distribuite dal lancio del vaccino nel 2000.
3. 825 casi differenti di complicazioni mediche –
In circa trenta pagine, il documento presenta, in varie tabelle, tutte le
reazioni avverse elencate nelle varie relazioni mediche redatte dopo la
vaccinazione. Le reazioni avverse possono interessare tutti i sistemi e gli
organi del corpo del bambino: sistema respiratorio, sistema cardiovascolare,
sistema nervoso, sistema immunitario ecc.
4. Centinaia di casi gravi – Il documento
riporta 559 casi gravi, ma solo 56 sono elencati nel documento ufficiale, in
merito al vaccino Infanrix hexa. L’autismo, la morte improvvisa in culla,
problemi di anemia e problemi polmonari sono elencati nelle tabelle.
5. AUTISMO – A dispetto di coloro che si
affannano ad affermare il contrario, gli eventi di Autismo compaiono più volte
nelle tabelle riportate nel report [ad es. a pag. 27], ma non è chiaro come GSK
giudichi questi eventi [nel caso di pag. 27 lo riporta nel gruppo dei “Mental
Impairment Disorders” e lo classifica come Serious]. L’Autismo compare poi a
pag. 626, 632, 756, 995, 1147, 1201, 1206.
6. Decesso di 14 bambini – Durante il periodo in
analisi, sono stati riportati 14 decessi di bambini vaccinati. La cosa
sconcertante nei report sui decessi è la chiara correlazione temporale fra
vaccinazione e decesso [ad es. il primo caso a pag. 1220 avvenuto 11 giorni
dopo la vaccinazione, e il secondo caso ancora 11 giorni dopo la vaccinazione -
morte in culla - ma in nessuno dei due è disponibile l’autopsia], mentre la GSK
dichiara il contrario a sostegno della propria opinabile linea di condotta in
cui gli eventi sono considerati seri solo se corrispondono ai criteri
medici stabiliti da se stessa..
7. Risultati positivi – In conclusione al
documento la GSK ritiene che la tolleranza del profilo di rischio-beneficio di
Infanrix Hexa continua ad essere favorevole, malgrado questa via crucis.
Infine, l’azienda farmaceutica sarebbe impegnata a sostenere le autorità a
monitorare attentamente le complicazioni più gravi e i decessi.
Queste informazioni riguardano principalmente i paesi
interessati alla commercializzazione [un migliaio], le autorità di
regolamentazione, i professionisti della salute e alcuni privati.
Infatti, è bene ricordare che la produzione di questo
vaccino è effettuata anche in sub-appalto e non dobbiamo stupirci se durante il
processo di lavorazione accadono episodi di contaminazione o ancor
peggio permane il famigerato Thimerosal. A questo proposito la GSK si dichiara
impossibilitata a rilasciare una dichiarazione scritta che confermi l’assenza
totale di Thimerosal dall’Infanrix Hexa come prodotto finito, in quanto sa
molto bene che è ancora utilizzato nei processi di lavorazione.
Il numero di effetti collaterali gravi, identificati
in questo documento riservato, è incommensurabile in aggiunta a quelli
riportati nel manuale professionale per medici e farmacisti e ciò che è ancor
più scandaloso è che si tengono i genitori all’oscuro di tutto, riversando su
di loro la responsabilità di firmare un consenso informato alla vaccinazione
ridicolo, e totalmente inadeguato, rispetto alla mole di informazioni che
vengono scambiate segretamente negli uffici di questa multinazionale della
malattia.
Fonte: visto su Informasalus.it del 10 dicembre 2012
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