Inciviltà: un passo indietro alla volta, ecco il regresso
sociale.
I tabù? Dettagli ormai superati dalla presunta modernità.
Il "consiglio
etico" tedesco (solo di nome) ha chiesto al governo Merkel la depenalizzazione
del grave reato di incesto. La richiesta a breve sarà accordata.
E come da copione, l'iniziativa investirà l'Unione europea,
in primis l'Italia, dove già da qualche anno, la potente lobby pedofila, ben
inserita nelle articolazioni dello Stato a tutti i livelli - come del resto in
tutto il mondo occidentale - si prodiga per la depenalizzazione appunto anche
della pedofilia.
Non a caso, il cosiddetto quotidiano Il Fatto, il 29
settembre scorso, dopo un penoso travaglio ha partorito un articolessa intitolata
"Incesto, ecco perché ha senso la
depenalizzazione dell'incesto".
Dopo questo passo sarà la volta del matrimonio tra
consanguinei, fino alla nascita di esseri umani in provetta, o meglio
artificiali. Dunque, attenzione alle avvisaglie.
D'altronde, in Italia la breccia è stata aperta addirittura
dal Parlamento nel 2012. Infatti, il riconoscimento di figli incestuosi è stato
riformato con l'introduzione della legge numero 219 del 10 dicembre 2012. Si
tratta di una norma che ha sostanzialmente equiparato lo stato giuridico di
tutti i figli. A seguito del decreto legislativo 154/2013, attuativo della
legge 219, tale equiparazione è diventata pressoché totale: non vi saranno più
figli naturali e figli legittimi ma figli nati in costanza di matrimonio e fuori
dal matrimonio.
Ma di quale etica si discorre se si attenta alla fecondità
naturale della vita? L'obiettivo finale, non è forse schiavizzare e tenere
sotto controllo quanto prima il genere umano?
Per la cronaca documentata (fonte ministero dell'Interno):
nel 2013 in Italia sono spariti più di 3 mila minori e nessuno si interroga.
Che fine hanno fatto questi esseri umani indifesi?
Merce di scambio per i pedofili e pezzi di ricambio per
medici - ovvero vivisezionatori segreti - venduti al miglior offerente.
Perché la Chiesa cattolica tace?
Papa Francesco non denuncia il fenomeno?
Il Vaticano non si pronuncia?
E i vescovi?
E i difensori a parole della vita non fiatano più?
Comprendere vuol dire prendere in esame l'insieme dei fatti
e dei fenomeni della realtà che sfuggono all'attenzione critica.
riferimenti:
Fonte: visto su SU LA TESTA del 2 ottobre 2014
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