Uso del mattone piene per le case della Pompei romana
Se la storia del Mattone si perde nella notte dei tempi è solo il mondo Romano che ne sancisce e stabilisce, in maniera definitiva, il suo posto d'onore nel campo delle costruzioni.
Già Marco Vitruvio Pollione infatti, nel suo De Architectura (30
a.C.), tratta in maniera diffusa, attraverso approfondimenti tecnici,
l'argomento che verrà poi ripreso da Plinio il Vecchio e da altri autori
classici, definendo con il nome di Lydion un mattone di un 1 piede x 1/2 piede
(29,6x14,18cm).
Il succedersi degli eventi che portarono alla fine dell'Impero
Romano, determinarono le ragioni delle differenze dimensionali dei mattoni
nelle diverse località. Di fatto già nell'alto medioevo si era consolidata,
grazie all'elemento di continuità rappresentato dalla permanenza anche in
Italia (dalla Romagna fino al Lazio) dell'Impero Romano d'Oriente, la
tradizione che portava definitivamente l'elemento Mattone alla misura standard
di 14x28cm con spessori variabili da 3 a 8 cm.
Ragioni storiche legate principalmente alla divisione dell'Italia in
piccoli stati sovrani (Stato Pontificio, Regno delle Due Sicilie, Regno di
Sardegna, Granducato di Toscana e Lombardo-Veneto) determinarono varianti
rispetto alle dimensioni classiche già citate.
In sintesi, la misura originaria 14x28cm rimase in maniera
prevalente nei territori dello Stato Pontificio mentre il Regno delle Due
Sicilie adottava la misura 13x26cm, il Lombardo-Veneto ed il Regno di Sardegna,
con alcune varianti, quella 12x25cm mentre nel Granducato di Toscana
permanevano le tre tipologie.
L'avvento degli impianti di produzione di mattoni estrusi con
mattoniere sancì, per tutto il Novecento, il successo di alcuni tipi di mattoni
pieni che furono identificati definitivamente quali:
'Mattone Romano' (5,5x14x28cm),
'Mattonetto Romano' (4x14x28cm),
'Mattone Bolognese' (6x14x28cm),
'Terzetto Bolognese' (7x14x28cm),
'Mattone Unificato' (5,5x12x25cm).
Mentre però la dimensione del Mattone Unificato veniva definita,
nell'Ottobre 1941, con una norma UNI che intendeva di fatto eliminare le misure
in uso derivate dalla tradizione classica; l'abbandono progressivo di
quest'ultima da lì a pochi decenni avrebbe portato alla quasi totale scomparsa
dell'uso del mattone nella muratura portante.
Ragioni legate a dettagli in ordine ai rapporti intercorrenti tra
spessore, larghezza e lunghezza del mattone (molto importanti per consentire la
perfetta legatura fra i vari pezzi oltreché l'applicazione delle migliori
disposizioni quali quella a fascia, a chiave, gotica ed altre), seppur non
dimostrabili in maniera analitica, furono cause determinanti il progressivo
abbandono di questa tecnica costruttiva in favore di un uso generalizzato del
calcestruzzo.
Il cemento armato, che sembrava essere la soluzione a tutti i
problemi di un buon costruire, mostrava i limiti di un prodotto non stabile in
tempi lunghi, non traspirante, sensibile alla alte temperature, non
sufficientemente plastico e soprattutto con difficoltà di distribuzione
omogenea degli sforzi (utilizzato di travatura a telaio con trasmissione dei
carichi e conseguente azione degli stessi esercitata in maniera puntuale).
Vorremmo concludere con una citazione del Prof. Arch. Alfonso
Acocella che sintetizza in maniera efficace le percezioni ed i sentimenti
di una generazione immersa in un relativismo imposto ma anelante certezze.
" Il Mattone ha una sua lunga e variegata storia applicativa
che condiziona il nostro modo di percepirlo e quindi, inconsciamente, anche di
usarlo. Progettare oggi con un materiale antico, qual è il mattone, significa
necessariamente annodare i fili della sua tradizione moderna, riscoprire i
lemmi di una lingua evolutasi nel tempo ma dotata di omogeneità e continuità
sia pur nella ricchezza di sfumature e di sedimentazioni storiche; in questa
logica della permanenza è necessario riacquistare, innanzitutto, un approccio
mentale valorizzativo del passato; di qui l'importanza di un accurata
conoscenza della tradizione, di un disciplinare spesso dimenticato per chi
voglia utilizzare al meglio tale materiale. "
Fonte: visto su latercompound.it
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