Se si hanno problemi di infiammazioni, ghiandole gonfie, oppure
di dermatiti o irritazioni delle pelle e si vuole risolvere subito il problema,
(come spesso capita), bisogna assumere un farmaco a base di cortisone. Dopo due
tre giorni di trattamento il sintomo svanisce completamente.
Si direbbe certamente, un farmaco davvero molto efficace.
Purtroppo però nella maggior parte dei casi, il problema si
ripresenta, dopo una o due settimane o a volte anche un mese dalla cura.
Si può ripresentare, ad esempio, come un nuovo sfogo cutaneo, magari in un
altro punto del corpo… A questo punto, si decide di fare un’altra cura di
cortisone e di nuovo, come per magia, finita la cura il problema sparisce.
Ma trascorre un altro mese e il problema si ripresenta,
questa volta però sembra essere più acuto, più grave. Ma si ricorre
subito ai ripari prendendo un’ulteriore dose di cortisone. Il farmaco ha
effetto anche questa volta, però ci sono voluti diversi giorni e, nel
guardarsi allo specchio, ci si accorge di essere più gonfi del normale: Il nostro corpo sta trattenendo i liquidi.
Viene da pensare che questo sia solo un effetto collaterale
l’importante è che il problema sia stato risolto una volta per tutte. Allora ci
si convince che nei giorni successivi il nostro corpo si sgonfierà e finalmente
tutto tornerà come prima…
Ma, solo dopo pochi mesi si ripresenta di nuovo il
problema questa volta però non si tratta solo di un semplice sfogo cutaneo ma
riferendosi ad un parere medico la prognosi dice che è comparsa una macchia sul
fegato, ed è quindi meglio fare ulteriori indagini.
Si precipita così, in un turbine di esami, controlli da
specialisti, alla ricerca di una soluzione rapida al problema… Nella speranza
di trovarla.
In questo caso la sfortuna non c’entra.
Quale è il
peggior effetto del cortisone?
Il cortisone inibisce il sistema immunitario, lo mette in pausa.
Ecco perché dopo poche applicazioni lo sfogo cutaneo così come altri sintomi
spariscono. Il sistema immunitario aveva smesso di lavorare.
Poniamoci
invece questa domanda: Perché c’era uno sfogo cutaneo?
Con molta probabilità, nell’organismo era presente qualcosa, di
indesiderato, tossine che il sistema immunitario faceva di tutto per eliminare,
in questo caso attraverso la pelle.
Allora cosa
è successo?
Il cortisone ha inibito il sistema immunitario e le tossine che
dovevano essere espulse sono rimaste lì dove si trovavano: apparentemente si ha
una sorta di guarigione, ma in realtà la minaccia più importante era rimasta
all’interno del corpo.
Il nostro
sistema immunitario continua a combattere
Non appena l’effetto inibitore del cortisone viene meno, il
sistema immunitario tenta di riorganizzarsi e ricomincia a svolgere il suo
compito: difendere l’organismo dagli attacchi esterni.
Prova di nuovo ad eliminare le tossine che sono ancora presenti
nell’organismo. Puntualmente ai primi sintomi il corpo è stato nuovamente
inibito con il cortisone e la storia si ripete: le tossine continuano a non
essere espulse.
Questo processo non fa che rendere quest’ultime più forti,
concede loro il tempo di infettare più parti dell’organismo, ecco perché ogni
volta che si ripresenta, lo sfogo richiede un trattamento con il cortisone per
un periodo più lungo di tempo prima della sua scomparsa.
Continuando ad annullare sistematicamente il lavoro del sistema
immunitario le tossine si accumulano e infettano sempre più l’organismo fino ad
arrivare a infettare gli organi ed ecco che da un problema minimo si passa
senza nemmeno accorgersene a un problema molto più grande.
Il risultato è un corpo malato, a cui non è stata data la
possibilità di difendersi annullando la reazione del suo sistema immunitario.
E questa non è l’unica conseguenza; grazie all’azione del
cortisone si ottiene anche un corpo ricco di ritenzione idrica un corpo quindi
che accumula ulteriori tossine che andranno a provocare ulteriori problemi in
futuro quali malattie autoimmuni, Lupus, ovaio policistico, obesità, etc.
Un’ultima cosa importante, da tenere a mente: se si
assume cortisone (corticosteroridi) bandiamo farmaci a base di Ibuprofene (come
il moment) si rischia un’ ulcerazione ed emorragia gastrica.
Ma
allora come ci si deve comportare?
Quando si presenta uno sfogo cutaneo vuol dire che il nostro
sistema immunitario è all’opera, il
nostro miglior Alleato.
La cosa
peggiore che possiamo fare è inibire la sua azione utilizzando cortisone o
simili (anche gli antistaminici agiscono in modo simile).
La cosa
migliore che si può fare è aiutare il nostro sistema immunitario rinforzandolo.
Ecco
come fare per rinforzare il sistema immunitario:
Mangiare
sano:
Ricondizionare perfettamente l’intestino, che è la sede
del sistema immunitario e l’organo principale che interfaccia con l’esterno:
tutto ciò che ingeriamo passa per l’intestino il quale deve essere in
grado di smaltire le tossine, assimilare completamente i nutrienti e l’acqua
introdotta.
Movimento
fisico:
Sono sufficienti 21 minuti al giorni in soglia aerobica per
riattivare tutto il metabolismo.
Molto spesso la strada che porta alla guarigione in un tempo
breve è la strada che porta alla continua recidiva. La strada invece più lenta
spesso è quella che porta ad una completa guarigione.
Fonte: visto su http://blog.saltoquantico.org
Nessun commento:
Posta un commento