Saumur
La Francia non finisce più davvero di stupire. E non solo
per le stragi, che l’hanno purtroppo ferita al cuore. Ma anche per quell’humus
sociale e culturale, in cui probabilmente han trovato in parte terreno fertile
quelle idee, di cui si nutre l’intolleranza fondamentalista.
E’ davvero sconcertante la situazione denunciata pubblicamente dall’Observatoire
de la Christianophobie. Cui è pervenuta una segnalazione incredibile. Da
alcuni mesi ai cappellani cattolici sarebbe stato vietato di far visita ai
pazienti – per lo più loro fedeli – ricoverati presso l’ospedale pubblico di
Saumur, nel Dipartimento di Maine-et-Loire. La ragione, se confermata, sarebbe
ancor più inaaccettaibile: pare che i medici musulmani del nosocomio, tra i
quali figura anche il locale imam, abbiano ottenuto dai vertici della struttura
tale disposizione. Senza neppure informarne il pubblico, i malati, né i loro
familiari.
In quell’ospedale l’accesso al cappellano cattolico veniva
assicurato sin dai tempi del Medioevo. La notizia è trapelata solo avendone il
sacerdote in questione, peraltro anziano, doverosamente informato i suoi
parrocchiani. Così che non se ne avessero a male, non vedendolo tra le corsie
per far visita a loro od ai loro familiari in caso di ricovero. C’è nel
complesso sanitario un locale, che funge da cappellania, aperta al pomeriggio:
ma i medici musulmani non vogliono che il reverendo si accosti in visita al
letto dei pazienti.
L’Observatoire de la Christianophobie ha immediatamente
contattato la dirigenza del nosocomio, chiedendo spiegazioni in merito.
L’auspicio è ora che rispondano e che le risposte siano tali da giungere ad un
chiarimento e ad una soluzione di questa paradossale vicenda.
Fonte: visto su NO CRISTIANOFOBIA
10 gennaio 2015
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