Basta oppressione? Volete attuare una sommossa? Una insurrezione? Una rivoluzione? D’accordo! Ma siete consapevoli che….
E’ vero, come diceva Publio
Cornelio Tacito che ‘Il desiderio
di resistere all’oppressione è radicato nella natura umana‘.
Ma, erano altri tempi. Ora le cose sono cambiate e c’è
qualcosa che vi sfugge e che dovete sapere per avere consapevolezza di quel
che dite e di quel che fate.
A questo proposito prendiamo in prestito le parole che nel
marzo 1993, Norman Franz, economista
Senior della FAMC, First American Monetary Consultants, scrisse in un documento
dal titolo “Un governo mondiale per assenso o asservimento”. In questo
documento si legge:
“Le pressioni per un governo mondiale continuano da secoli
ma non abbiamo mai raggiunto prima il livello a cui siamo arrivati oggi,
l’ingrediente chiave di questa formula è mandare in
bancarotta finanziaria la macchina internazionale.
Leggendo le notizie internazionali si parla ovunque di
stanziamenti ridotti a causa dei debiti interni dei paesi e dei debiti esterni,
si parla di tagli ai programmi sociali, mai ai programmi militari, si va a
colpire direttamente la popolazione. Per uscire dai guai questo obbligherà gli
Stati Nazionali a rivolgersi al FMI e alla Banca Mondiale ma la condizione per
i Paesi debitori sarà elevatissima perché sarà di rinunciare alla propria
Sovranità Nazionale.
Chiaramente questo passaggio non sarebbe indolore e molto
probabilmente provocherebbe un vero e proprio caos generalizzato generando una
forte escalation di instabilità sociale con conseguente senso di insicurezza
diffusa.
Dunque la questione sicurezza potrebbe essere di cruciale
importanza nel processo di creazione di un governo Sovranazionale Mondiale”
Detto ciò, al documento di Norman Franz, è bene aggiungere e
rammentare ai duri e puri di comprendonio che dicono e scrivono: Occorre una
rivoluzione! Assediamo il Parlamento! Cacciamo la casta! E chi più ne ha, più ne
metta che l’Articolo 2 del CEDU….. la cosiddetta Convenzione per la
salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali stilata a Roma,
il 4.XI.1950 Recita quanto segue:
I Governi firmatari, membri del Consiglio d’Europa,
Considerata la Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, proclamata
dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948; Considerato
che detta Dichiarazione mira a garantire il riconoscimento e l’applicazione
universali ed effettivi dei diritti che vi sono enunciati; Considerato che il
fine del Consiglio d’Europa è quello di realizzare un’unione più stretta tra i
suoi membri, e che uno dei mezzi per conseguire tale fine è la salvaguardia e
lo sviluppo dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali; Riaffermato il
loro profondo attaccamento a tali libertà fondamentali che costituiscono le
basi stesse della giustizia e della pace nel mondo e il cui mantenimento si
fonda essenzialmente, da una parte, su un regime politico effettivamente
democratico e dall’altra, su una concezione comune e un comune rispetto dei
diritti dell’uomo di cui essi si valgono; Risoluti, in quanto governi di Stati
europei animati da uno stesso spirito e forti di un patrimonio comune di
tradizioni e di ideali politici, di rispetto della libertà e di preminenza del
diritto, a prendere le prime misure atte ad assicurare la garanzia collettiva
di alcuni dei diritti enunciati nella Dichiarazione universale, hanno convenuto
quanto segue:
ARTICOLO 1 (cibo per i beoti) Obbligo di rispettare i
diritti dell’uomo Le Alte Parti contraenti riconoscono a ogni persona
sottoposta alla loro giurisdizione i diritti e le libertà enunciati nel Titolo
primo della presente Convenzione.
TITOLO I DIRITTI E LIBERTÀ
Ecco l’articolo delle contraddizioni e dell’incoerenza:
ARTICOLO 2 Diritto alla vita (quale? La loro!)
▪
Comma 1. Il diritto alla vita di ogni persona è
protetto dalla legge. Nessuno può essere intenzionalmente privato della vita,
SALVO che in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un tribunale,
nel caso in cui il reato sia punito dalla legge con tale pena.
▪
Comma 2. La morte non si considera cagionata
in violazione del presente articolo
SE E’ IL RISULTATO DI UN RICORSO ALLA FORZA RESOSI
ASSOLUTAMENTE NECESSARIO:
▪
(a) per garantire la difesa di ogni persona
contro la violenza illegale (OK CI PUO’ STARE);
▪
(b) per eseguire un arresto regolare o per
impedire l’evasione di una persona regolarmente detenuta (PER ARRESTARE O
EVITARE UNA EVASIONE? ROBA DA SS);
▪
(c) PER REPRIMERE IN
MODO CONFORME ALLA LEGGE UNA SOMMOSSA O UN’INSURREZIONE.
▪
Armando Manocchia
Fonte: visto su IMOLA OGGI del 25 gennaio 2015
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