Dopo ogni bomba, dopo ogni massacro, mentre ancora i
cadaveri sono caldi e le rovine fumano, qualcuno ricorda le crociate. L’idea
sarebbe che i musulmani hanno ancora il diritto di essere furiosi per i torti
subiti durante le crociate. Questa vulgata è ripetuta da molti perché è stata
ossessivamente imparata sui libri di scuola.
Il mio amico Giancarlo Matta sottolinea giustamente i danni
tragici del marxismo. La storiografia marxista ha da circa 60 anni il monopolio
culturale dell’Europa. Ha creato una storiografia fantastica tesa a istillare
nell’Occidente un tale odio di sé da spingerlo all’indispensabile suicidio. Le
civiltà non muoiono per assassinio, muoiono per suicidio.
Tutti i demeriti dell'Occidente sono ingigantiti, i torti e
le violenze che ha subito scompaiono dalla storia, tutti i meriti della civiltà
occidentale sono negati. Un vero e proprio etnocidio. I pigolanti adolescenti
(qualcuno ottantenne ma è un irrilevante incidente anagrafico), che mi spiegano
che siccome siamo stati dei bricconi secoli fa è giusto che ora moriamo,
commettono tre errori che più che errori sono crimini, negazione dell’etica.
L’idea sarebbe che i musulmani hanno ancora il diritto di
essere furiosi per i torti subiti durante le crociate. Questa vulgata è
ripetuta da molti perché è stata ossessivamente imparata sui libri di scuola.
Il suicidio dell'Occidente è l’affermazione che “la violenza
islamica attuale è la conseguenza dei torti subiti”.
L’idea che i torti subiti mezzo millennio fa giustifichino
la violenza attuale, contiene 3 aberrazioni:
1) L’idea che l’islam avesse il diritto di invadere e
sottomettere col ferro e col fuoco e che chi osasse contrastarlo commettesse
una colpa. Le crociate sono state guerre di difesa senza le quali non
esisteremmo. Conquistata Gerusalemme, mai nominata nel Corano e dove Maometto
non è mai stato in vita sua, per la bizzarra quanto universale teoria che sia
una città santa dell’islam, il Santo Sepolcro è stato distrutto e i pellegrini
cristiani crocifissi. Le crociate sono state fatte da uomini del Medioevo per
motivi religiosi, non per motivi economici, come dimostrano i tre studiosi
Lewis, Spencer e Stark.
2) Che la colpa si erediti per via genetica, cioè l’idea di
responsabilità personale cristiana ed europea è sostituita dal concetto di
responsabilità tribale di tipo islamico. I nostri antenati sono stati cattivi
cattivi, anzi Kattivi, con la K, perché così era scritto sui nostri libri di
storia, che sono gli stessi libri che sostenevano che Lenin era sano di mente e
un grand'uomo, e quindi i nostri figli è giusto che siano schiavi. I crociati
mezzo millennio fa hanno fatto la bua all'islam e quindi la libanizzazione
dell'Europa e la schiavizzazione dei nostri nipoti sono fenomeni corretti. Ho
già accennato che l'economista Cipolla ha scritto leggi statistiche
sull'imbecillità universale basate su ricerche statistiche che affermano che il
calcolo della stupidità è sempre approssimato per difetto?
3) La terza idea delirante è che l’islam che è stato
osteggiato nel suo atroce asservimento col fuoco e col ferro avesse il diritto
di farlo. Istanbul si chiamava Costantinopoli: sono molto irritata che la Terza
città santa della cristianità sia islamica e che i cristiani li abbiano
ammazzati tutti, con l’ultima esplosione pirotecnica che è stato lo sterminio
degli armeni.
Quindi che faccio? Vado a far saltare un bus scolastico in
Turchia? Gli ebrei non sarebbe giusto che facessero saltare le metropolitane di
Berlino? A Efeso, città santa della cristianità, dove è morta la Madonna, dove
San Giovani ha scritto ai cristiani ci sono rimasti solo i turisti. La Siria
era cristiana, il Nord Africa era cristiano e la civiltà cristiana è stata
annientata. Pakistan e Afghanistan erano culle del buddismo, il Bangladesh era
una culla dell’induismo. L’Indonesia era una culla dell’induismo. Il
cristianesimo, annientato ovunque, ha resistito in Europa, perché noi siamo
brutti, sporchi e cattivi, eredi di romani e barbari, abbiamo fatto le
crociate.
Per la cronaca: non solo noi. C’erano anche gli armeni e i
copti sudanesi dei regni di Dongola e Axum, e c’erano per salvare il sepolcro
di Cristo, ma anche per salvare il ventre delle loro donne e la testa dei loro
figli. Le crociate sono state guerre di difesa. Durante le crociate sono stati
uccisi innocenti e in particolare ebrei innocenti e questo è uno dei numerosi
motivi della mia fedeltà assoluta allo Stato di Israele, le crociate sono state
fatte da uomini del Medioevo, con la violenza del loro tempo, ma sono state
guerre di difesa.
La teoria che le crociate sono state una violenza
terrificante ai mussulmani e che ne sono ancora sconvolti è una roba che poteva
venire in mente solo agli storiografi marxisti, che erano dementi per
definizione e che poi l'hanno venduta loro agli islamici, negli anni 60, in
quel gioiello di posto che è stata l'Università di Mosca.
I mussulmani poveri pulcini sono innocenti e irascibili, e
si sono irritati così tanto che per l’irritazione hanno sterminato anche uno
strepitoso numero di buddisti e induisti, perché se è vero che la violenza
musulmana è stata causata dalle crociate, anche gli apocalittici stermini di
buddisti e induisti saranno stati una conseguenza? Se è vero che avere subito
violenze nei secoli giustifica la violenza, non dovrebbe essere il popolo di
Israele quello più irritato? L’islam ha picchiato molto di più di quante non le
abbia prese. Io mi chiamo De Mari. La mia antenata Barbara De Mari nell’ XI
secolo a Macinaggio in Corsica combatteva contro i saraceni con l’ascia perché
lei era femmina e la spada non le toccava e combattendo riuscì a evitare che
lei e i contadini del suo feudo facessero parte di quei milioni di schiavi che
nessuno ricorda e che non hanno lasciato traccia perché nell'’islam gli schiavi
non si possono riprodurre.
L’islam è stato nei secoli tanto buono e tollerante? Queste
idiozie per favore fatele dire a Ridley Scott che è mantenuto a petrodollari,
oppure raccontatele alle vostre sorelline minori se ce le avete. Non venitele a
raccontare a me, perché appartengo a una famiglia che ha combattuto per secoli
i saraceni. Li ha combattuti per mare e per terra. C’era anche uno di noi a
crepare come un cane quel maledetto 29 maggio1453 a Costantinopoli, quando la
città è caduta. Era un martedì. La Turchia, il posto che noi chiamiamo Turchia
era l’Impero romano d’Oriente, la capitale, quella che adesso di chiama
Istanbul, era Costantinopoli, la terza città santa della cristianità. Ora di
Cristiani in Turchia non ce ne sono più perché li hanno sterminati. Nella città
chiamata Efeso dove è stata scritta l’Apocalisse di San Giovanni di cristiani
non ce ne è nemmeno uno.
E dopo un bel po’ di secoli gli islamici sono ancora
irritati per essere stati intralciati dai crociati nella loro conquista del
mondo sacrosanta e benedetta da Maometto.
Questo ci spinge a due considerazioni:
Primo: forse il momento è venuto di leggersela l’Apocalisse
di San Giovanni.
Secondo: forse il momento è venuto di piantarla di dire
idiozie.
La moderna antropologia è stata fondata da Claude Levi
Strauss. Riporto alcune sue considerazioni su islam e crociate, ambedue prese
da Tristi Tropici. Sono considerazioni fatte da un ebreo libero pensatore, non
da un abate.
"L’evoluzione razionale è inversa a quella della storia.
L’Islam ha tagliato in due un mondo più civile. Che l’occidente risalga alle
fonti del suo laceramento: interponendosi fra il Buddismo e il Cristianesimo,
l’islam ci ha islamizzati;
La cristianità ha avuto due strade: restare etica ed essere
spazzata via, o imbarbarirsi, islamizzarsi e resistere.
Abbiamo resistito. Abbiamo ritardato l'attacco. Quando sono
arrivati a Vienna, li abbiamo fermati.
La battaglia è cominciata l'11 settembre1683, ed è stata
vinta. Senza quella vittoria noi non esisteremmo.
Quindi onore agli uomini che hanno protetto la civiltà dove
viviamo, che è la civiltà che in assoluto ha avuto il più alto livello di
scienza, di arte e di diritti degli uomini.
Noi siamo noi, noi siamo la nostra storia, noi siamo la
nostra violenza noi siamo la nostra ferocia, noi siamo la nostra compassione.
Il mondo non conosce più il vaiolo perché noi lo abbiamo abbattuto.
Quindi ricuperiamo l’orgoglio per la nostra storia. E per la
nostra civiltà. E facciamo dono di questa civiltà come è nostro dovere. Se non
lo faremo, moriremo e sarà giusto.
Se siamo credenti, non pensiamo che Dio è morto in croce
solo per noi. È un’idea piuttosto idiota. È morto anche per i musulmani, e il
nostro dovere è dirlo. La violenza non è convertire, ma non convertire,
lasciare l’altro nell’errore, perché “è la sua civiltà”. Quindi usciamo dalla
violenza, e passiamo il testimone. Passiamo il messaggio.
Fonte: visto su www.facebook.com/MagdiCristianoAllam
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