Napolitano e Monti
Esistono i massoni e i supermassoni, le logge e le
superlogge. Lo rivela Gioele Magaldi,
quarantenne “libero muratore” di matrice progressista, nel libro “Massoni, società a responsabilità illimitata”,
pubblicato da Chiarelettere, editrice che figura tra gli azionisti del “Fatto
Quotidiano”.
Proprio sul “Fatto”,
Gianni Barbacetto e Fabrizio D’Esposito presentano l’operazione editoriale,
soffermandosi sul sottotitolo dell’opera di Magaldi, basata su documenti
custoditi a Londra, Parigi e New York: “La scoperta delle Ur-Lodges”.
Magaldi, che anni fa ha fondato in Italia il Grande Oriente Democratico in polemica
con il Goi (Grande Oriente d’Italia,
la più grande obbedienza massonica del nostro paese), in 656 pagine apre ai
profani un mondo segreto e invisibile: «Tutto quello che accade di importante e
decisivo nel potere è da ricondurre a una cupola di superlogge
sovranazionali, le Ur-Lodges,
appunto, che vantano l’affiliazione di presidenti, banchieri, industriali.
Non sfugge nessuno a questi cenacoli. Le Ur-Lodges citate
sono 36 e si dividono tra progressiste e conservatrici, e da loro dipendono le
associazioni paramassoniche tipo la Trilateral Commission o il Bilderberg
Group. Altra cosa infine sono le varie gran logge nazionali, ma queste nel
racconto del libro occupano un ruolo marginalissimo. Tranne in un caso, quello
della P2 del Venerabile Licio Gelli».
Laura Maragnani,
giornalista di “Panorama” che ha collaborato con Magaldi e scrivendo anche una
lunga prefazione, spiega che il libro è frutto di un lavoro durato quattro
anni, nei quali Magaldi ha consultato gli archivi di varie Ur-Lodges.
Tuttavia, come scrive l’editore nella nota iniziale, in caso di
“contestazioni” Magaldi si impegna a rendere pubblici gli atti segreti,
depositati in studi legali in Europa e negli Usa.
«Tra le superlogge progressiste – premette il “Fatto” – la
più antica e prestigiosa è la Thomas
Paine (cui è stato iniziato lo stesso Magaldi) mentre tra le
neoaristocratiche e oligarchiche, vero fulcro del volume, si segnalano la Edmund Burke, la Compass Star-Rose, la Leviathan,
la Three Eyes, la White Eagle, la Hathor Pentalpha». Tutto il potere del mondo sarebbe
contenuto in queste Ur-Lodges.
E persino i vertici della fu Unione Sovietica, da Lenin a Breznev, sarebbero stati superfratelli di una loggia conservatrice,
la Joseph de Maistre, creata in
Svizzera proprio da Lenin. «Può sembrare una contraddizione, un paradosso, ma
nella commedia delle apparenze e dei doppi e tripli giochi dei grembiulini può
finire che il più grande rivoluzionario comunista della storia fondi un
cenacolo in onore di un caposaldo del pensiero reazionario».
In questo filone, secondo Magaldi, s’inserisce pure
l’iniziazione alla Three Eyes, a
lungo la più potente Ur-Lodges conservatrice, di Giorgio Napolitano, attuale presidente della Repubblica e per mezzo
secolo esponente di punta della destra del Pci: «Tale affiliazione avvenne
nello stesso anno il 1978, nel quale divenne apprendista muratore Silvio Berlusconi», scrive Magaldi. «E
mentre Berlusconi venne iniziato a Roma in seno alla P2 guidata da Licio Gelli nel gennaio, Napolitano fu
cooptato dalla prestigiosa Ur-Lodge sovranazionale denominata Three Architects o Three Eyes appunto
nell’aprile del 1978, nel corso del suo primo viaggio negli Stati Uniti». Più
tardi, Berlusconi avrebbe poi creato una sua Ur-Lodge, la Loggia del Drago.
Altri affiliati eccellenti, sempre secondo Magaldi,
sarebbero Papa Giovanni XXIII, Bin Laden
e l’Isis, Martin Luther King e i Kennedy.
«C’è da aggiungere, dettaglio fondamentale, che nel libro di
Magaldi la P2 gelliana è figlia dei progetti della stessa Three Eyes, quando
dopo il ‘68 e il doppio assassinio di Martin Luther King e Robert Kennedy, le
superlogge conservatrici vanno all’attacco con una strategia universale di
destabilizzazione per favorire svolte autoritarie e un controllo più generale
delle democrazie», osservano Barbacetto e D’Esposito.
La tesi: il
vero potere è massone. E, descritto nelle pagine di Magaldi,
«spaventa e fa rizzare i capelli in testa». Dal fascismo al nazismo, dai
colonnelli in Grecia alla tecnocrazia dell’Ue, tutto sarebbe venuto fuori dagli
esperimenti di questi superlaboratori massonici: persino il “papa buono”,
Giovanni XXIII (“il primo papa massone”), Osama Bin Laden e il più recente
fenomeno dell’Isis. «In Italia, se
abbiamo evitato tre colpi di Stato avallati da Kissinger lo dobbiamo a Schlesinger jr., massone progressista». Nell’elenco di tutti gli italiani
attuali spiccano D’Alema, Passera e Padoan.
Il capitolo finale è un colloquio tra Magaldi e altri
confratelli collaboratori con quattro supermassoni delle Ur-Lodges. Racconta
uno di loro, a proposito del patto unitario tra grembiulini per la
globalizzazione: «Ma per far inghiottire simili riforme idiote e antipopolari
alla cittadinanza, la devi spaventare come si fa con i bambini. Altrimenti gli
italiani, se non fossero stati dei bambinoni deficienti, non avrebbero
accolto con le fanfare i tre commissari dissimulati che abbiamo inviato loro in
successione: il fratello Mario Monti,
il parafratello Enrico Letta,
l’aspirante fratello Matteo Renzi».
Per non parlare del “venerabilissimo” Mario Draghi, governatore della Bce, affiliato a ben cinque
superlogge. Secondo Magaldi, Draghi sarebbe peraltro in ottima compagnia. Le
Ur-Lodges, infatti, sarebbero gremite di italiani importanti. Come l’ex banchiere
centrale e poi ministro Fabrizio
Saccomanni, l’industriale Gianfelice
Rocca (Techint), l’economista e già ministro Domenico Siniscalco, Giuseppe
Recchi (Eni, Exor, Confindustria), Marta
Dassù (Aspen Institute, già sottosegretario agli esteri). E poi l’attuale
governatore di Bankitalia Ignazio Visco,
il banchiere Enrico Tommaso Cucchiani
(Intesa Sanpaolo), Alfredo Ambrosetti
(patron del summit di Cernobbio), l’ex presidente confindustriale Emma Marcegaglia. E infine il banchiere
Matteo Arpe (Lehman Brothers,
Capitalia), l’ex ministro Vittorio
Grilli (ora Jp Morgan), l’ammiraglio Giampaolo
Di Paola (marina militare) e Federica
Guidi, ministro dello sviluppo economico del governo Renzi. Ma fino a ieri
il dominus della vita italiana non era un certo Berlusconi? In attesa di
conferme o smentite, se non altro, il libro di Magaldi contribuisce a dare un
volto preciso ai componenti dell’élite: un affollatissimo ritratto di famiglia.
(Il libro: Gioele Magaldi, “Massoni. Società a
responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges”, Chiarelettere, 656
pagine, 19 euro).
Fonte: da LIBRE del 21 novembre 2014
Link: http://www.libreidee.org/2014/11/magaldi-super-fratelli-ditalia-elite-occulta-del-vero-potere/
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