Diventare "estoni virtuali", con
l'e-residency, costa 50 euro e si ottiene direttamente a Tallinn, in circa due
settimane.
Da anni ormai l’Estonia è
all’avanguardia nel campo della digitalizzazione dei dati, ma entro fine
anno il Paese baltico farà un salto ulteriore nel futuro, proponendo anche ai
non residenti l’e-residency.
La residenza virtuale
darà la possibilità anche a chi vive altrove e non ha alcun legame con il Paese
di usufruire di un sistema di servizi online davvero unico al mondo (e
impensabile da noi) e testato da anni di utilizzo.
Alcuni esempi? Via web si
potranno firmare documenti a distanza, concludere transazioni in modo digitale
e sicuro, ma anche aprire e gestire un’azienda e sbrigare qualunque tipo di
operazione burocratica e rapporto con la pubblica amministrazione.
Gli strumenti per fare ciò
sono una smart card con chip, un lettore usb capace di leggerla e un
software da installare sul computer. Qualcosa di simile si fa già in Lombardia
con la carta dei servizi, che è però limitata ad alcune operazioni: pensiamo
invece che nell’unico documento digitale dei cittadini estoni ci sono tutte, ma
proprie tutte le informazioni di una persona, dal passaporto alla patente di
guida al curriculum scolastico.
L’iniziativa è un modo, è
chiaro, per attrarre investitori dall’estero in un periodo non certo
facile.
Per diventare “estoni
virtuali” la procedura è semplice: basta andare a Tallinn, rivolgersi alla
polizia di frontiera, lasciare le impronte digitali e la scansione del viso e
pagare cinquanta euro. Dopo due settimane l’e-residency sarà vostra.
Tutte le informazioni sono –
naturalmente – online nella pagina del governo dedicata all’iniziativa.
Nelle prime 18 ore dalla partenza avrebbero fatto richiesta già
4mila persone.
Fonte: visto su weBitmag del 16 ottobre 2014
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