Appello del Movimento Internazionale per i Diritti Civili –
Solidarietà
Lettera aperta alle associazioni di categoria di Liliana
Gorini, presidente di MoviSol, e Massimo Lodi Rizzini, economista.
9 agosto 2014 (MoviSol) - Negli ultimi anni la bolla
speculativa mondiale è cresciuta a dismisura. Si tratta di una bolla
impagabile, che però richiede ricchezze reali per poter essere mantenuta,
ricchezze reali che in Occidente vengono tolte ai cittadini e agli investimenti
produttivi impoverendo così la società e distruggendo il progresso tecnologico
ed infrastrutturale.
La situazione reale in Occidente può essere riassunta con
questi pochi punti essenziali:
1
una continua espansione delle bolle speculative
che hanno ormai raggiunto e superato il “valore” di 20 volte il PIL mondiale;
tutta quella massa speculativa non potrà essere ripagata in alcun modo;
2
per tenere gonfie le bolle speculative vengono
sottratte all’umanità e alla civiltà le ricchezze reali, mediante l’adozione di
politiche di feroce austerità, tagli e tasse, imponendo anche privatizzazioni e
liberalizzazioni che, come risulta evidente dai primi anni Novanta, non fanno
altro che impoverire la nazione e la popolazione;
3
l’intero Occidente ha stampato e pompato
ingentissime risorse monetarie e finanziarie nei mercati speculativi nel vano
tentativo di impedire i fallimenti delle banche “too big too fail”, in questo
modo si sono ripresentate le condizioni che hanno provocato il crac del
2007-2008, ma questa volta in modo ancora più grave e distruttivo. Recentemente
Europa e Stati Uniti si sono dotati di leggi che consentiranno il prelievo forzoso
dai conti correnti dei risparmiatori, il cosiddetto “bail-in”, aggraverà
pesantemente la situazione del sistema finanziario e che di certo non
funzionerà come previsto “sulla carta”;
4
l’Italia ha versato decine di miliardi di euro e
ne verserà altre centinaia, ai vari fondi “salva stati” (che salvano solo le
banche fallite, non gli Stati), mentre le banche straniere, alimentate anche di
soldi nostri, vengono a comprarsi le aziende italiane provocando gravissimo
danno industriale in una nazione incamminata ormai verso il fallimento sociale,
culturale e scientifico. I dati parlano chiaramente: distruzione della capacità
di produrre nuova ricchezza reale, disoccupazione devastante, giovani senza più
alcuna prospettiva per il loro futuro, debito pubblico in costante aumento,
continui tagli ai diritti civili;
5
purtroppo non è solo la situazione
economica-finanziaria a preoccupare, infatti in parallelo al declino economico
corre anche la preparazione di innumerevoli teatri di guerra lungo un corridoio
che porta dall’Africa equatoriale fino ai confini di Russia e Cina. Sono
evidenti le provocazioni dell’amministrazione Obama, che dopo aver condotto una
guerra in Libia senza l’autorizzazione del Congresso, ha finanziato i
terroristi in Libia e Siria, e alcuni elementi neonazisti in Ucraina, per
portare a termine il golpe tuttora in atto. Questa politica di espansione e
controllo sta accendendo una miccia che rischia di trascinarci nella terza
guerra mondiale.
Non è certo un caso che le nazioni “BRICS”, Brasile, Russia,
India, Cina e Sud Africa, assieme ad altre nazioni desiderose di investire in
sviluppo tecnologico, economia reale e futuro delle rispettive popolazioni, si
stiano dotando di banche pubbliche capaci di favorire gli investimenti
produttivi, ponendosi così al di fuori delle condizioni di finanziamento, in
puro stile colonialista e di saccheggio, tipiche di istituti sovrannazionali
quali il FMI e la Banca Mondiale. Sono nazioni che dimostrano di saper e di
poter crescere, di sviluppare le proprie reti infrastrutturali pubbliche e di
cooperare con altri Stati Sovrani (collaborazione, non competizione) per
perseguire il bene comune salvaguardando l’interesse dell’altra parte. Solo
questo spirito costruttivo potrà portare la pace e lo sviluppo, mentre l’animalesca
concorrenza liberista porta la distruzione degli stati sovrani in favore di
poche compagnie commerciali e finanziarie, come ai tempi delle Compagnie delle
Indie britannica e olandese.
Oltre alle azioni dei Paesi BRICS, sono degni di nota gli
sforzi di numerosi senatori e deputati, guidati dalla Sen. Elizabeth Warren,
che si stanno adoperando negli Stati Uniti per il ripristino della legge
Glass-Steagall, attuata da Roosevelt nel 1933 per separare le banche
commerciali da quelle d’affari e abolita dall’amministrazione Clinton nel 1999.
Questa legge, il cui ripristino è continuamente invocato da Lyndon LaRouche dal
2009, è l’unica legge che permetterebbe di ripulire il mondo dalla carta
straccia speculativa senza più alcun valore e senza più alcun contatto con la
realtà, rilanciando così l’economia reale.
Anche nel nostro paese esistono numerosi disegni di legge in
questo senso, ispirati dall’associazione MoviSol. Non ha alcun senso parlare di
“crescita” e di “riforme” senza mettere fine prima di tutto alla bolla
speculativa che è la causa della crisi, togliendo ogni garanzia dello Stato
agli speculatori, vietando i derivati, CDS e gli altri prodotti finanziari
speculativi, dando vita ad un vero sistema creditizio.
Vi chiediamo dunque di mobilitare le vostre associazioni
di categoria allo scopo di informare e di guidare una sana resistenza al
colonialismo distruttivo che sta minando l’esistenza stessa dell’umanità,
unendovi a noi e alle centinaia di associazioni e sindacati negli Stati Uniti
che si battono per il ripristino della legge Glass-Steagall.
Fonte: da MoviSol del
18 agosto 2014
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