Anche il 2 giugno 2014 si festeggerà la vittoria del "SI'" a favore della Repubblica contro la Monarchia del referendum del 1946. Peccato che non sia mai avvenuto per certo!
Infatti risulta dalle leggi del tempo che prima di
proclamare la vittoria dovevano ancora votare Istria, Dalmazia e isole
adriatiche, territori veneti ancora legalmente italiani, che avrebbero potuto
ribaltare il risultato.
Non solo i risultati non potevano essere ancora
dichiarati come definitivi, ma nella notte dello spoglio 2 milioni di voti
pro-repubblica comparvero all'improvviso dopo una strana interruzione per ore
nello spoglio.
Ed in
effetti circa 1,5 milioni di schede di voti pro-monarchia sono state
rinvenute a Napoli ufficialmente 50 anni dopo, schede che
state fatte distruggere dal governo Dalema del 1998.
Occorre ricordare che a Napoli, città sicuramente
monarchica, a seguito del referendum ci furono scontri
pro-monarchia e contro i brogli, perfino con la polizia che mitragliò la
folla facendo 9 morti e 150 feriti. Quei 1,5 milioni di voti erano sicuramente
monarchici.
Insomma il 2 giugno 1946 non ci fu la nascita di una
repubblica, ma il colpo di stato della
Cassazione (e dei partiti) che dichiarò la vittoria della Repubblica
senza il voto dell'Istria, della Dalmazia e le altre terre previsto
per legge.
Fu solo l'anno dopo, il 1947, che la sedicente repubblica
italiana cedette alla Jugoslavia le terre venete che non avevano mai votato,
senza fare alcun referendum per la loro decisione, ma realizzando quanto il COMINTERN dell'Unione Sovietica
aveva deciso nel 1933.
Nel 2006 ho portate alla luce queste violazioni delle norme
di referendum , le prove di questi fatti che dimostrano la illegalità
della nascita della repubblica italiana, le trovate nell'articolo sotto .
Buona "scoperta"
Fonte: visto su PALMERINI.NET del 3 maggio 2014
LA REPUBBLICA ITALIANA LEGALMENTE NON ESISTE
Ho dimostrato la illegalità-nullità del referendum
Monarchia-Repubblica del 1946, e sono stato il primo a dimostrare questi fatti
storici e giuridici della Repubblica Italiana con documenti giuridici.
Alcuni autori hanno usato questo materiale senza citare la
fonte, in danno del diritto d'autore, e la cosa è dimostrata dal fatto
che questo studio è stato depositato al Tribunale di Venezia in
un procedimento del 2006.
In un questo sito trovate anche . le prove documentali di quanto
affermato, ma per una trattazione più organica e completa si può
acquistare il mio testo
"La Repubblica mai nata" (clicca) anche su Amazon.
Ecco perché la
"Repubblica Italiana" LEGALMENTE NON ESISTE**
Loris Palmerini 2006 (C) - citare sempre l'autore -
copyright 2006 Loris Palmerini - all rights reserved.
Al momento del referendum monarchia / repubblica del 1946
erano legalmente territorio dello Stato Italiano anche le terre di Istria con
Capodistria e Pola ecc, la Dalmazia con Spalato e Zara, e le Isole Adriatiche.
Queste terre erano "italiane" in base al Trattato
di Rapallo del 1920.
Dunque, seppure occupate dai Titini, erano terre che avevano
il diritto di poter votare al referendum monarchia / repubblica del 1946, un
diritto che avevano i cittadini "italiani" lì residenti : essi
avevano il diritto di voto, che però non hanno potuto esercitare in maniera
ingiustificata. NON FURONO COSTITUITI I COLLEGI PREVISTI DAL DECRETO.
Purtroppo, non solo gli aventi diritto lì presenti non
poterono votare, ma nemmeno quelle centinaia di migliaia di essi che fuggirono
al genocidio Titino e vennero in italia.
E' vero, il caos era tanto, c'era una guerra civile, ed
infatti perfino Corfù e il Dodecaneso erano terre Italiane in virtù di una
pretesa e eredità del Regno d'Italia dalla Repubblica Veneta, cosa per altro
mai dimostrata, quindi lasciamo perdere la mancanza di voto in quei territorio
e comunque questo rafforzerebbe il mio ragionamento.
Torniamo ai territori d'Istria, Dalmazia e isole: essi
furono ceduti dalla neonata "repubblica italiana" solo con il Trattato
di Parigi del 1947
Questo dimostra che al momento del voto del 1946 essi erano
territori "italiani".
Quindi, come può aver ceduto quei territori quella
"repubblica" che da essi non era mai stata votata?
E sopra tutto, è valido un referendum che riguarda la
collettività dove solo una parte del territorio interessato o una parte della
collettività vota ?
Dunque, chi rappresenta legalmente la Repubblica Italiana ?
I territori del 1946 ? Quelli che erano Italiani del 1946 (e che lo erano anche
dopo!) ?
Purtroppo bisogna ricordare che oltre a quei territori del
levante veneto che ho detto, anche Trieste, Bolzano e TUTTO IL FRIULI non
poterono votare al referendum.
Insomma MILIONI DI AVENTI DIRITTO AL VOTO non poterono
votare al Referendum del 1946, pur essendo italiani con diritto di voto, e
questo perché chi organizzò il referendum sbagliò oppure stava realizzando un colpo di stato.
Infatti è noto che gli italiani di Istria e Dalmazia erano
per lo più di orientamento monarchico, e se avessero votato avrebbe certamente
vinto la Monarchia.
Per altro, il referendum è macchiato da diverse
irregolarità, per esempio non si è mai spiegata l'improvvisa comparsa nella
notte dello scrutinio di 2 milioni di voti pro repubblica, appunto quello
scarto che fece vincere la repubblica per 12.717.923 voti contro 10.719.284
voti per la monarchia .
Ma considerando che più di 2 milioni di aventi diritto non
poterono votare, lo scarto di 2 milioni dei risultati ufficiali non è
sufficiente per dare certezza che il risultato del referendum sarebbe stato lo
stesso se essi avessero votato.
In pratica il referendum è nullo perché mancarono milioni di
voti e dunque manca la legittimità alla repubblica italiana come soggetto
derivante dal referendum.
Ripeto, i milioni di Istriani, Dalmati e delle isole
dell'Adriatico che non votarono, oltre a Bolzano, il Friuli ecc, fanno sì che
il risultato del Referendum del 1946 non è detto che esprima la volontà
maggioritaria di chi aveva diritto al voto.
Io non sono monarchico, ma RISPETTO LA VOLONTA' POPOLARE e
pretendo che uno Stato rispetti la legge.
Per tanto devo affermare che il Referendum del 1946 E' NULLO
perché non è stato valevole per esprimere la volontà popolare del popolo
italiano.
Il RISULTATO REFERENDUM del 1946 è nullo perché:
- non è l'espressione certa della maggioranza degli aventi
diritto al voto
- probabilmente avrebbe vinto la monarchia, anche se non è
certo neppure questo
- le modalità del passaggio di poteri sono oscure e
macchiate da minacce alla casa regnante da parte di importanti esponenti
politici
Di conseguenza, LEGALMENTE LA REPUBBLICA ITALIANA NON
ESISTE.
A chi parla del "troppo tardi" si deve dire : può
essere democratica e legale una repubblica che nasce dalla NEGAZIONE DEL DIRITTO DI VOTO ?
La Repubblica
Italiana è un FALSO, è illegittima, è giuridicamente INESISTENTE, e i
diritti umani pretendono verità e la revisione delle Istituzioni attraverso dei
referendum territorio per territorio autogestiti dalla cittadinanza, anche
quella di Istria e Dalmazia.
Per gli stessi motivi, le cessioni di territorio
sottoscritte dai Repubblicani saliti al potere dopo il referendum, e i loro
successori, NON SONO VALIDI per difetto di rappresentanza: come può un abusivo
senza titolo cedere la proprietà altrui?
L'articolo si integra con le
prove documentali (clicca)
Loris Palmerini
Presidente del Tribunale del Popolo Veneto
PS del 16-04-2006
Ho già sentito un famoso usurpatore dire che il concetto di
sovranità di oggi non è quello del dopoguerra. E perché ? E' forse cambiato il
diritto internazionale ? Ma devo dire che quel poveretto ha già dimostrato in
passato di non conoscere le leggi o di essere un delinquente, per poco stava
per fare un rovesciamento costituzionale solo pochi anni fa.
Fonte: da L’opinione di Loris Palmerini, del 16 aprile 2007
LE PROVE CHE IL REFERENDUM DEL 1946 È NULLO
Con i documenti allegati qui sotto, che sono leggi
pubblicate sulle GAZZETTE UFFICIALI, ho dimostrato che l'Italia non
è legalmente una Repubblica.
A dimostrarlo ecco un estratto del Decreto Luogotenenziale
di indizione del Referendum per la forma di stato (il famoso referendum
Monarchia-Repubblica del 1946) , il quale stabiliva le modalità del voto, ma
anche dove si votasse. Fra i vari collegi ve ne era uno per la terra di
Dalmatia con Zara (la Venezia-Giulia), ma anche l'Istria era compresa fra le
terre della "Venezia". Cliccando sull'immagine si può vedere la
scansione ingrandita e verificare i collegi)
Queste zone erano territorio legalmente italiano, ma dato
che erano occupati da Alleati (per Trieste e dintorni) , Titini (che
attuavano un genocidio) ecc, si fece un decreto in cui il voto in quei collegi
elettorali venne momentaneamente sospesi, MA CON LA CHIARA INDICAZIONE CHE ESSI
AVREBBERO VOTATO IN SEGUITO APPENA RISTABILITO L'ORDINE.
( Clicca sull'immagine del decreto per ingrandirla)
Fra i territori che non poterono votare contiamo Bolzano,
Udine (con Pordenone), la Venezia Giulia con l'Istria, Zara con la Dalmatia.
Ma dopo soli 9 mesi la neonata Repubblica Italiana
cedette temporaneamente l' Istria e Dalmatia alla Jugoslavia, e non fece
mai votare Bolzano, Udine, Pordenone e Trieste. Era certo infatti che essi
avrebbero votato per la monarchia ribaltando il risultato.
In pratica, dato che MILIONI DI PERSONE AVENTI DIRITTO NON HANNO
POTUTO VOTARE, il referendum del 1946 non è valido internazionalmente, e non
può essere usato come scusa per conoscere la volontà del popolo. Il referendum
del 1946 E' NULLO giuridicamente.
O meglio, non è ancora "terminato" , ma è oggi
impossibile il suo completamento , per cui e' nullo , ( a meno che Istria
e Dalmatia non tornino italiane e votino).
Tutto ciò rivoluziona i rapporti giuridici fra l'attuale
Stato e i suoi cittadini.
Lo Stato "Repubblica Italiana"non rappresenta i
cittadini italiani, anche quelli di Istria e Dalmatia, ma in pratica tutta la
Venetia .
La stessa Costituzione Italiana non vale, in quanto
l'assemblea costituente non era completa dei territori veneti, quindi i
costituenti non rappresentavano l'intero popolo.
Perciò, la Repubblica Italiana NON ESISTE legalmente, è un
mero fatto senza legalità, è un potere di fatto, ma i cittadini sono liberi di
pensare ad altre forme di stato. L'unica certezza è che in base ai
decreti legge del 1946, la repubblica italiana non è mai nata legalmente.
Scriverò sulle conseguenze giuridiche di questo, ma per
intanto e' costituito nel Tribunale del Popolo Veneto la rappresentanza legale
del popolo della Venezia Giulia.
Loris Palmerini Tribunale del Popolo Veneto
PS: vi consiglio di fare una ricerca in internet con
repubblica italiana referendum 1946
Fonte: da L’opinione di Loris Palmerini, del 24 maggio 2007
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