SPASSOSA LA SENTENZA CHE ASSOLVE RENZI PER LE
ASSUNZIONI ILLEGITTIME
Le motivazioni della
sentenza della Corte dei Conti che assolse in appello Renzi, in primo grado
condannato a pagare 14mila euro per le assunzioni illegittime quand’era
presidente della Provincia di Firenze, sono peggio di una condanna.
Lo hanno assolto, spiegano i giudici, perché il “Collegio ritiene di poter rilevare
l’assenza dell’elemento psicologico sufficiente a incardinare la responsabilità
amministrativa, in un procedimento amministrativo assistito da garanzie i cui
eventuali vizi appaiono di difficile percezione da parte di un ‘non addetto ai
lavori’”.
In sintesi: è troppo
scemo per capire di avere frodato i contribuenti.
Con Renzi, la legge non solo, ammette ‘ignoranza’, ma anche
la stupidità.
Quando era presidente della Provincia di Firenze, l’incapace
di ‘intendere e volere’ secondo la
Corte, assunse nel suo staff ‘quattro persone esterne all’amministrazione come
funzionari’.
Una qualifica, questa, che richiede la laurea, ma i quattro
non la possedevano.
A dare il via alle indagini una denuncia anonima
sull’assunzione di Marco Carrai, renzista convinto, all’epoca 29enne, assunto
nella segreteria del presidente nonostante fosse privo del titolo necessario.
Così per un quinquennio, i quattro avrebbero beneficiato di uno stipendio
maggiorato. Una violazione che avrebbe prodotto un danno per l’amministrazione
stimato in oltre 2 milioni di euro.
Inutile dire che, ora, il principio aperto con la ‘incapacità di intendere e di volere’
rischia di causare altre sentenze a cascata con assoluzione nei giudizi di
responsabilità i politici di vertice i quali, essendo “non addetti ai lavori” non possono essere ritenuti responsabili
degli atti da loro adottati.
Ladri perché non
capiscono di esserlo.
Fonte: visto su VoxNews
del 25 febbraio 2015
Link: http://voxnews.info/2015/02/25/corte-conti-assolve-renzi-perche-incapace-di-intendere-e-di-volere/
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