CONFONDE GLI ESPERTI
Una scultura raffigurante una misteriosa divinità romana,
mai osservata prima d'ora, è stata rinvenuta durante gli scavi di un tempio
romano in Turchia del 1° secolo a.C.
L’immagine di un enigmatico dio barbuto che emerge da quella
che sembra una pianta o un fiore è stata scoperta durante gli scavi di un
tempio romano del 1° secolo a.C. in Turchia, nei pressi del confine con la
Siria.
Si tratta di una divinità completamente sconosciuta agli
esperti. “È chiaramente un dio, ma al momento è difficile dire di chi
esattamente si tratta”, ha confessato a Live
Science Micheal Blömer, archeologo dell’Università di Muenster, Germania,
impegnato nel sito.
Il rilievo era inglobato in un muro di sostegno realizzato
successivamente per l’edificazione di un monastero cristiano medievale. “Ci
sono alcuni elementi che ricordano le antiche divinità del Vicino Oriente,
quindi potrebbe essere una divinità più antica del pantheon romano”, continua
Blömer.
L’archeologo tedesco non è il solo ad essere confuso; più di
una dozzina di esperti contattai da Live Science non hanno idea a quale
divinità appartenga l’immagine scoperta in Turchia.
Il tempio si trova su una montagna nei pressi della moderna
città di Gaziantep, in una delle più antiche regioni della Terra abitate
stabilmente, crocevia, per millenni, di diverse culture, dai Persiani agli
Ittiti, fino ai Siri. Durante l’età del bronzo, la città si trovava sulla
strada che collegava la Mesopotamia al Mediterraneo Antico.
Nel 2001, quando la squadra di Blömer ha iniziato a scavare,
il sito era quasi invisibile in superficie. Nel corso degli anni, l’accurato
scavo ha portato alla luce i resti di una struttura dell’età del bronzo antica
e un tempio romano dedicato a Giove
Dolicheno.
Di origine hittita, era venerato come dio della fertilità e
della folgore. Fu identificato anche come Ahura
Mazda della religione zoroastriana.
Il culto fu importato a Roma dalle legioni in ritorno dalla
guerra insieme alla religione mitraica diffondendosi in Italia tra il II e il
III sec.
Come Mitra aveva un culto misterico in cui si riteneva che
il dio propiziasse il successo e la sicurezza dell’organizzazione militare.
Generalmente è rappresentato con una scure e una folgore in mano.
Dopo che il tempio fu distrutto, i cristiani del medioevo
costruirono sulle fondamenta del sito il monastero di San Salomone, e dopo le
Crociate, il sito divenne il luogo di sepoltura di un importante santo
musulmano.
La squadra di Blömer stava scavando una delle vecchia mura
del contrafforte, quando è venuto alla luce il rilievo coperto dall’intonaco
medievale.
L’effige raffigura un uomo barbuto che emerge da quella che
sembra una pianta. Alla base dell’immagine sono raffigurate una mezzaluna, una
rosetta e una stella. La parte alta del rilievo è danneggiata, ma quando era
completa doveva raggiungere l’altezza di un essere umano. “È stata piuttosto
grande la sorpresa quando abbiamo trovato il bassorilievo”, racconta Blömer.
La misteriosa divinità potrebbe essere la romanizzazione di
un dio locale del Vicino Oriente; gli elementi agricoli suggeriscono un legame
con i riti di fertilità. Ma oltre a questo, l’identità della divinità sconcerta
gli esperti.
Secondo gli esperti, la migliore possibilità per
identificare il dio enigmatico è quella di trovare una rappresentazione simile
da qualche altra parte del sito, accompagnata con una scritta che ne descriva
l’identità.
Fonte: visto su IL NAVIGATORE CURIOSO del 11 dicembre 2014
Link: http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/12/11/una-misteriosa-divinita-romana-confonde-gli-esperti/
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