Definizione di ITALIOTA
Individuo di provenienza diversa nord sud isole comprese, di
estrazione politica varia, dx sx centro, che sponsorizza l’unità d' itaglia ed
avversa in tutte le maniere l’indipendenza del proprio popolo al fine di
conservare i propri privilegi acquisiti e di continuare a sfruttare il lavoro
altrui per scopi privati.
Detto questo ora analizziamo la situazione Veneta.
Una regione italiana che, malgrado la crisi, il centralismo
romano e la politica italiota è riuscita a distinguersi per capacità
produttive, benessere sociale e alla competizione economica.
Gli ultimi scandali del Mose hanno portato a galla ciò che
molti non volevano vedere e hanno fatto capire che anche nella nostra terra la
politica del compromesso e del malaffare, legato agli appalti e alla politica,
caratteristica tutta itagliana, ha ormai messo radici salde nella società
Veneta.
Diciamo che si sapeva e che molti, per opportunità di
vantaggi personali e politici, hanno sempre taciuto. Si fa prima dare le colpe
agli altri che combattere le proprie!
Naturalmente non è solo il Mose ma ci sono tante altre
situazioni meno importanti che caratterizzano questa lenta assimilazione del
sistema itagliano che inevitabilmente porta alla distruzione di quei valori che
per anni abbiamo coltivato grazie ai 1.200 anni di storia della Serenissima. Si
è in corso una italianizzazione dei nostri usi e costumi.
Tutto ciò non è un caso ma un progetto ben definito di lenta
invasione, oltre che geografica, anche sociale.
Ecco quindi il fulcro del mio discorso.
Secondo voi, gli italioti che stanno in Veneto e a Roma,
assisteranno incuranti al processo di indipendenza in corso nella nostra
regione? Secondo voi cosa avranno in mente?
Perché vi pongo queste domande? Per un semplice motivo.
Non basta lamentarsi del proprio occupante e continuare a
deriderlo per i mille motivi validi che ci offre tutti i giorni, ma va studiato
e vanno prevenute le mosse che andrà a fare.
Ecco quindi cosa io vedo nel prossimo futuro e vi prego di
dire la vostra opinione.
La itaglia (in questo caso ci i vertici delle istituzioni
occupanti e gli ascari di italioti veneti) sta già procedendo a preparare le
difese alla richiesta di indipendenza che è sempre più forte dai Veneti.
Le strategie italiche io le ho analizzate e vedo che si
stanno muovendo in questa direzione: quando il Veneto diventerà indipendente
dovrà essere povero e con gravi danni al tessuto produttivo e sociale per
meglio controllarlo. Certo, io credo che la distruzione demenziale messa in
atto dagli occupanti sia una tattica prevista da anni! Se ci pensate vi
accorgerete che gli ultimi 3 governi nominati hanno lavorato solo per
distruggere. Hanno infierito sulle piccole aziende, colpito i risparmiatori e
perseguito la politica dell’invasione di prodotti esteri e di immigrazione
fuori controllo al fine di creare caos economico e sociale.
E quale regione sta soffrendo di più? Quale regione aveva il
tessuto economico sociale fatto da migliaia di micro e piccole aziende fuori
controllo dai collaborazionisti dei governi centrali?
Per collaborazionisti intendo sindacati triplice e
associazioni di categoria in primis konfindustria.
Che dire poi della scriteriata politica di immigrazione
messa in atto in questi ultimi anni?
Ora provate a mettere insieme i vari elementi. Disastro
sociale, disastro economico, disastro politico.
Dall’altra parte richiesta di indipendenza in vari modi,
referendum, manifestazioni di piazza, e percorso politico partitico…
La mossa finale, sapendo che c’è in atto questo fermento ,
sarà questa. Quando arriveremo alla fase ultima decisionale del SI o NO
all’indipendenza il Veneto sarà un campo di battaglia con morti suicidi,
disperati senza lavoro, problemi di ordine pubblico e mancanza di futuro con
conseguente emigrazione dei giovani, ed allora sarà gioco facile offrire la
mano romana.
Vedo nell’ebetino proprio questo. Il salvatore. Offrirà un
po’ di false promesse, di piccoli miglioramenti per comperare facilmente il
consenso dei disperati che si faranno abbindolare per l’ennesima volta, MAGARI
OFFRENDO UN PO’ DI AUTONOMIA come soluzione di tutti i mali o magari
propagandando il fatto che stare uniti è avere forza di trattativa….
Offrire un po’ di morfina al malato terminale che soffre
…chi ti dirà di no?
Quindi cari Veneti, lottare in tutte le direzioni, in tutte
le maniere al fine di salvare il salvabile è doveroso per tutti.
Ecco quindi il perché della definizione di italiota. Il
nemico non è solo a Roma o al sud, come detto per tanti anni, ma lo abbiamo in
casa. Burocrati romani e veneti, parassiti italici e veneti, persone che vivono
del sistema marcio, legati a filo diretto con i politicanti veneti venduti,
industriali ed agricoltori latifondisti che hanno arricchito i propri conti
all’estero grazie a piogge di contributi sociali che hanno fatto felici loro e
i sindacati che hanno a loro volta creato la loro casta di fannulloni e si sono
creati il gregge votante da scambiare con i vari partiti di riferimento,
Associazioni no profit (?) che hanno inserito i loro tentacoli in tutti i
settori acquisendo privilegi infiniti. Il nemico non è solo il “comunista” (che
mai è esistito in itaglia), ma è presente in tutti i partiti che hanno
malgovernato la nostra regione per anni. La lista è lunga e questi parassiti
faranno di tutto per evitare il cambiamento.
Pensate a quante persone conoscete che prendono uno
stipendio senza nulla produrre. E quante indirettamente gestite ai politicanti
dei comuni, ex province e regioni? Tutti meridionali? Qualche veneto? Tutti
comunisti o qualcuno iscritto pure a PDL, NCD, UDC, LEGA?
Per questo dobbiamo combattere.
Come ho sempre detto io ed il mio gruppo appoggeremo
qualsiasi iniziativa volta al raggiungimento della nostra libertà ma altresì
non ci faremo trovare impreparati alle votazioni regionali del 2015 e
certamente mi auguro che non ci si arrivi nemmeno ma è meglio prevenire che
correre con l’affanno.
Il messaggio ora che dobbiamo portare ai Veneti e svegliarli
da loro torpore è di non farsi illudere dalle false promesse dell’ebetino di
turno, messo li apposta per intorbidire le acque e per portare false speranze che
mai potrà mantenere.
Il Veneto deve diventare indipendente altrimenti sarà
veramente la nostra fine. Senza capacità produttiva, invasi da immigrati che
porteranno solo problemi sociali e costi da riversare sulla collettività,
saremo facile preda per chi proporrà qualsiasi piccolo miglioramento.
Ora dobbiamo unire tutte le forze e smetterla di fare le
guerre di quartiere. Occorre l’apporto di tutti altrimenti ne usciremo
sconfitti.
Si faccia finalmente questo tavolo di tutti i gruppi Veneti
al fine di condividere i propri percorsi e di batterli tutti. Non sarà
certamente attraverso iniziative di bandiera circoscritte a qualche paese che
raggiungeremo tutti i Veneti. I mezzi di informazione ci hanno sempre sabotato
e di sicuro non ci daranno una mano le TV nazionali itagliane o i giornali in
mano a chi non vuole l’indipendenza.
Uniamo le forze e tutti i nostri volontari presenti sul
territorio, solo così raggiungeremo il nostro obbiettivo.
Fonte: visto su l’Indipendenza del 3 agosto 2014
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