C’è una data, che tutti coloro che andranno a votare
contro se stessi, cioè per i partiti che hanno favorito l’invasione
extracomunitaria, in particolare coloro che in buona fede votano per l’ex PCI,
il cosiddetto Partito Democratico.
Questa data è il 18
settembre 1988. Perché ? Che accadde ? Dove ?
Il luogo è Campi
Bisenzio, un comune confinante con Firenze, l’evento è il Festival
Nazionale de “L’Unità” , un Festival importante, ove si presentava alle
“masse” il nuovo segretario nazionale Achille
Occhetto.
Era un Festival per qualche verso diverso a tutti gli altri,
erano scomparsi i gazebo dei paesi dell’Est, al loro posto c’erano quelli di
varie industrie, anche multinazionali…
Mi colpì la cucina multietinica – anche questa era una
novità – e uno sparuto gruppetto di anziani, meno di dieci, che ascoltavano
l’oracolo di un alto esponente del partito, un parlamentare presente anche in
questa legislatura, che avevo conosciuto da ragazzo nei primi anni sessanta.
Mi avvicinai ed ascoltai : “Compagni, vi vedo preoccupati, ma non ne capisco la ragione… il Partito
si è mosso. Sì all’Est siamo in crisi e può anche darsi che salti tutto per
aria… Ma da noi non succederà niente. Per certi versi anzi è meglio… non ci
potranno più accusare di essere i servi di Mosca…Dal prossimo anno faremo arrivare in massa gli extracomunitari, ci
serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la
Chiesa Cattolica.”
Sbalordito ricordai subito la prosa profetica del mio Amico don Lorenzo Milani che sul comunismo,
il 31 luglio 1966, ebbe a dirmi:
“Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al
fine di consentire, ad una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione
di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi”.
Credo che si possa affermare, senza ombra di dubbio, che il
criminale cinismo dell’esponente comunista toscano, è perfettamente coerente
con la prosa, lucidissima, del Profeta di Barbiana.
Il fatto, sul piano personale, mi sconvolse a tal punto dal
trasformare la pacifica organizzazione del Movimento Solidale, che incarnava il
Decalogo di Barbiana, nel combattente Movimento Autonomista Toscano, perché ero
certo, per lunga esperienza e per l’autorevolezza dell’esponente comunista, che si trattava di una operazione
gravissima che si sarebbe risolta in una aggressione a danno dei nostri Ultimi
– giovani, anziani, ammalati, senza casa, disoccupati – e della nostra cultura
ed identità.
Fu seguita da allora, con estrema attenzione, la strategia
comunista. Poco dopo il Festival de “L’Unità” inizio l’invasione clandestina
cinese di San Donnino, non a caso frazione di Campi Bisenzio. I cinesi,
raccontavano gli abitanti, arrivavano di notte ed andavano ad affollare
capannoni obsoleti , si venne poi a conoscenza che i primi capannoni erano di
proprietà di imprenditori falliti o semifalliti già demo “cristiani”.
I vigili urbani, capaci di censurare un tetto alzato di
dieci centimetri, erano scomparsi, scomparsi anche i carabinieri, la guardia di
finanza, la prefettura, la questura … Tanto che, un po’fessi, ci domandavamo:
Chi gli ha dato l’ordine di non vedere ?
Vi fu una reazione degli autoctoni che si costituirono in
Comitato e stamparono una cartolina, nel davanti si vede il disegno della
chiesa parrocchiale, mentre il cartello di San Donnino, viene coperto con la
scritta “San Pechino”. Nel retro c’è la scritta : “Il paese della vergogna
chiede aiuto !!”, c’è sotto un rigo per la firma e l’indirizzo del Presidente
della Repubblica alla quale ingenuamente, molto ingenuamente… la povera gente
si rivolgeva…
Occhetto con
Napolitano e D’Alema.
E’ un testo su cui, affrontando la questione
extracomunitaria, occorre assolutamente riflettere: “… Si parla di
“popoli impoveriti”. Ma dove e come e da chi ? Chi ha impoverito il Sudan che
combatte una guerra civile da 50 anni ? Chi ha impoverito Etiopia, Eritrea,
Somalia, Congo, Algeria, Guinea-Bissau, Myanmar, Corea del Nord, Tanzania, Haiti,
Ruanda, Burundi, Madagascar, Mozambico, Egitto, Repubblica centro-africana,
Uganda e via dicendo ? Il termine stesso di “paesi impoveriti” è contrario alla
verità storica, illude e deresponsabilizza i poveri.
Il grande missionario comboniano mons. Enrico Bartolucci, vescovo di Esmeraldas (Equador), nel 1989 mi
portava a visitare l’ospedale moderno costruito e donato dalla Comunità Europea
e da lui inaugurato pochi anni prima: era quasi distrutto dall’incuria e dai
furti, ascensori fermi, porte che non chiudevano, sporcizia ovunque, materassi
e lenzuola rubati, ecc.
E diceva: “Affermare
che le cause del sottosviluppo sono solo e sempre esterne, imposte
dall’esterno, a me pare diseducativo. Si parla molto anche ad Esmeraldas, di
multinazionali, di imperialismo americano, di sfruttamento economico delle
ricchezze di questa regione da parte di compagnie. Tutto vero, ma
deresponsabilizzante. La gente comune pensa che non c’è niente da fare, tanto
gli americani e il capitalismo internazionale sono più forti di noi. Adesso
poi, ogni discorso sui mali di questo paese finisce inevitabilmente nel parlare
del debito estero, secondo un cliché marxisteggiante comune anche nella stampa
italiana”.
Ovviamente, per fare tutto questo, avevano bisogno
dell’utile idiota, l’hanno trovato.
Fonte: Visto su VOXNEWS del 4 dicembre 2013
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