lunedì 28 dicembre 2009

Astor: un navigatore a quattro zampe quasi satellitare




 Io sono Astor

A Natale   mia figlia mi ha regalato uno di quegli “aggeggi” elettronici con i quali  la tecnologia moderna riempie la nostra vita: il navigatore satellitare. «Sai papi, hai una certa età  e  …così sai sempre dove ti trovi, e poi… basta che schiacci l’icona della casetta e lui ti porta sempre a  casa….». Benedetta gioventù!!!

E’  stato un  regalo che  metterà  in pensione,  causa  anche  la sua età,  il mio affezionato   e  devoto vecchio “navigatore”,  che, da quasi dieci anni,  mi accompagna nelle mie scorribande turistiche: Astor, modello Pomerania.
E  sì, proprio lui,  lo Spliz della Pomerania  che, una decina di anni fa,  la figlia “si è  regalata” e lui, memore di essere stato per secoli il  “cane dei carrettieri”  di mezza Europa, ha subito adottato l’auto   come  il  principale mezzo di locomozione.


Sulla plancia di comando

Il suo posto non è nel bagagliaio dentro una gabbia e,  malgrado ne abbia  cambiato vari  modelli,  riesce  solo a sentirla  come un devastante  mezzo di tortura, così, in barba a tutte le normative stradali, tassativamente si accomoda nei posti anteriori, anzi, se è possibile, sulla plancia di comando,  sempre in eterna competizione con gli invadenti intrusi che vogliono  sedersi  “a tutti i costi”  sul sedile anteriore.

I viaggi con lui sono stati  sempre sereni e  rilassanti; ad Astor non piace correre, ama i percorsi  tranquilli, effettuati ad una velocità che gli permette di osservare il paesaggio e, naturalmente, ogni oretta una pausa per  far pipì, per sgranchirsi le zampe ed “annusare il panorama”.

Certo, per programmarlo è un po’ laborioso, deve  memorizzarsi il percorso facendo  un viaggio  ma,  una volta visto, basta dirgli il nome della località dove si deve andare  e lui  diventa un “navigatore” infallibile o quasi.

Beh….qualche volta è andato in standby


Astor...scollegato

Ogni tanto ha perso  il segnale.


Dove sono...

Ma poi, arrivato all’incrocio, basta andare  dove punta il naso, ed è fatta.



Dritto...Dritto

Naturalmente, a un chilometro  dall’ arrivo,  inizia  un abbaio  che parte piano, ma termina alla meta con un’ intensità da far impallidire un Pavarotti.

I nuovi navigatori GPS saranno perfetti, affidabili, si esprimono nella tua stessa lingua, si aggiornano quando vuoi,  ma non hanno l’anima;  il   piacere e la tranquillità che mi dà viaggiare   con il mio vecchio Astor   rimangono  sempre  irraggiungibili e impagabili.


Astor in pensione

Adesso, che è vecchio,  e la vista non è più quella di una volta, il suo posto  se l’è trovato lì, incastrato tra i due sedili, non più ad osservare il paesaggio, ma a  dimostrami che resta sempre il mio migliore compagno di viaggio.

(VR 28 dicembre  2009)

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