venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale, finche si può






Ritorna alla ribalta la questione sulla “cittadinanza breve” per immigrati.
Viene messa come “banco di prova per le riforme” (1). Niente di meno!
Avete compreso bene?
La popolazione fa fatica ad arrivare alla terza, mica quarta, settimana del mese. In un paese che si va impoverendo a vista d’occhio, con disoccupazione e precariato dilaganti, qual è il “banco di prova” per le riforme irrimandabili?
La cittadinanza breve per immigrati!

Perché poi così urgente quando uno straniero dopo 10 anni di presenza regolare può tranquillamente diventare cittadino italiano. Ci sono nazioni che richiedono anche più di 10 anni per concedere la naturalizzazione. Per di più uno straniero regolare gode di tutti i diritti degli “italiani” senza eccezione, escluso il voto.
Allora perché tanta fregola?

La giustizia allo sfascio, con la maggioranza dei reati, in ispecie commessi da immigrati, che rimangono impuniti. Un sistema fiscale anacronistico, oppressivo e inefficiente, basta cadano due fiocchi di neve in inverno ed il paese va in tilt.
Il costo degli immobili sempre più inaccessibile ai ceti medi, mentre il 20% degli italiani è costretto rinunciare o rinviare cure mediche per mancanza di soldi (2). Invece lo 0% (zero per cento) degli imigrati rinuncia a curarsi dato che per loro ogni prestazione sanitaria è assolutamente gratuita e garantita.
Immaginate solamente che caso mediatico impazzerebbe se tale vera e propria discriminazione avvenisse a ruoli invertiti!

Lapalissiano appurare quale sia la “priorità” della “casta”.
Allettare con ogni favoritismo e poi “fidelizzare” milioni di immigrati.
Non c’è proprio bisogno di costruire castelli in aria per capire qual è lo scopo di tutto ciò.
Si tratta di un progetto pianificato a tavolino.
Riempire le regioni padane di invasori e attraverso il diritto di voto riportare “democraticamente” a Roma il controllo a rischio in caso di grossa adesione dei locali alle idee secessioniste della Lega Nord.

Niente di diverso da ciò che fecero Mussolini con il Sud Tirolo e Mao con il Tibet.
Fare traboccare le zone interessate con etnie alloctone in modo da renderle maggioranza sulla popolazione locale riottosa.
Se c’è un dato che sempre di più divide in due la penisola, è proprio la concentrazione di popolazione non autoctona sempre più allocata a Nord della Linea Gotica.
Escludendo la zona di Roma, e qualche altro caso, nel Meridione gli immigrati sono forse UN DECIMO di quelli concentrati in Padania. Quelli che non possono sfruttare li cacciano via a pedate. E a sassate gli zingari da Roma e Napoli li hanno sospinti verso Milano.

Nella capitale meneghina non ci sono i soldi per spalare la neve, per i pullman sostitutivi dei treni guasti, ma arrivano le risorse per regalare abitazioni ai rom.
I dirigenti di Trenitalia in Lombardia sono quasi tutti romani e meridionali. Ai quali frega poco delle esigenze dei pendolari bergamaschi, che pure pagano gli abbonamenti più salati d’italia. A loro frega unicamente che partano i treni a lunga percorrenza che riportano a casa i loro parenti e famigliari panzoni per le ferie di Natale. Con i biglietti ridotti in “promozione”.

Sempre più palese la congiura contro Milano, rea di potere divenire la capitale di un futuro stato padano indipendente.
Scusate ma perché il pericolo delle “infiltrazioni mafiose” ci sarebbe a Milano (con l’intento sempre meno nascosto di affossare l’Expo) mentre a Roma, candidata alle olimpiadi del 2020, NESSUNO paventa il minimo pericolo di “intromissioni” di sorta? Né per l’incredibile esborso di CENTINAIA DI MILIONI di euro per un autodromo all’ Eur , che sarebbe classica “cattedrale nel deserto” utilizzata tre giorni l’anno al solo scopo di sottrarre il GP di Formula Uno a Monza.

Lo scrivo da anni che si tratta di una “operazione superkossovo”. Anche se con l’intento inverso.
Mentre alla fine la maggioranza albanese kossovara, grazie al lassismo frontaliero del criminale commista Tito, ha votato la separazione dalla madre patria serba, l’operazione che predispongono da Roma per la Padania è opposta.
L’ obiettivo è di creare in settentrione una maggioranza politico-elettorale fedele ai partiti filo-italiani.
Per questo ambiscono italianizzare nel tempo più breve possibile al maggior numero possibile di esopadani (anche con meno di 5 anni di residenza, vedrete) aggirando il dettame costituzionale che riserva il diritto di voto ai possessori della cittadinanza.
Ovvio che questa norma è aggirabile affibbiando una carta di identità a chiunque.
Lampante la contraddizione in termini.
Coloro che farneticano di “costituzione” e “identità nazionale” sono i primi a demolire entrambe per l’”integrazione” degli immigrati. In verità una pura “vendita di indulgenze” affinchè essi rimangano.

Ma che “integrazione” intendono poi?
Nelle scuole francesi un bambino immigrato impara subito due cose: la lingua e a ”fare il laico”. In italia io ho visto personalmente dentro scuole elementari indicazioni multilingui per i bambini (incluso arabo e cinese) anziché in italiano. Così come, accompagnate da madri in burka, bambine, agghindate con il velo islamico, la cui fragile psiche è arrischiata dalla sepoltura sotto quei vestimenti medievali. Oltralpe, certi orpelli sono vietati e le scritte nelle scuole elementari sono solo in francese in modo che gli scolari apprendano subito la lingua. La scuola primaria NON deve essere un liceo linguistico o una facoltà di lingue!

Invece gli “italianisti”, che per altro aborrono i dialetti perché “confondono” i bambini, esigono togliere il crocefisso dai muri. Una tradizione d’identità “nazionale” (l’unica!) la cui presenza davvero poco distrae l’attenzione degli studenti. Financo meno di certe antiquate carte geografiche che tracciano ancora Istria e Dalmazia dentro i confini dello stato!

Costatate anche come le uniche innovazioni di cui si sente parlare, oltre alla cittadinanza breve, siano la modifica della legge elettorale e l’abolizione delle province. Per indebolire ulteriormente la democrazia partecipativa, limitando la libertà d’espressione dei cittadini in cabina elettorale.
Ancora, l’eliminazione del valore legale del titolo di studio è un altro regalo agli extracomunitari, in questo modo non dovrebbero neanche perdere tempo a dimostrare l’”equipollenza” dei loro presunti pezzi di carta. Simile discorso che fu per l’abolizione delle licenze commerciali e per i taxi.

Guardacaso, tutte proposte contenute nel programma “5 stelle” di Beppe Grillo che, come vi ho sempre detto, non è altro che un pappagallo dei Frammassoni mandato sul palco della politica a fare da “valvola di sfogo”. Per incanalare il ciarpame sinistroide “antagonista, ecologista, antirazzista”, orfano della rappresentanza parlamentare. In attesa di fare entrare altri milioni e milioni di disgraziati e mettervi di fronte al fatto compiuto.

Per le elezioni regionali nel movimento di Grillo i nomi dei candidati sono stati paracadutati dall’alto, cioè scelti da lui, senza consultazione con la base dei “grillini”, esattamente come fa lo “psicopedonano” Berlusconi. (3) Inoltre molto contestata la scelta di non correre nella “sua” Liguria. Dimostrazione che la selezione delle regioni dove presentare o meno la lista del MLN obbedisce a qualche oscura direttiva dei “poteri forti”.

Intanto sono ufficialmente iniziati i lavori per il ponte sullo stretto di Messina. Il cui appalto su salvato da Antonio di Pietro quando era ministro delle infrastrutture di Prodi. Un grazioso regalo alla mafia da parte dell’ex magistrato molisano.
Lo scrissi ormai anni fa, che alla fine avrebbero costruito il Ponte e non la TAV Torino-Lione, perché, chiaro, l’intento è “unire il paese” mica collegare la Padania all’Europa!

Fui facile profeta.
Non c’è bisogno di calarsi nei panni di Pizia, la sacerdotessa dell’oracolo di Delfi, per “vaticinare” anche per il futuro anno.
Se siete dipendenti privati residenti al Nord per voi lo scenario peggiore.
Per favoreggiare l’immigrazione selvaggia ci saranno ulteriori sacrifici per i lavoratori. Tenteranno di ridurre gli ammortizzatori sociali, in particolare la cassa integrazione, quella dei VERI lavoratori. Per fare finta di sostituirli con sussidi a pioggia destinati indovinate a chi, con lo scopo di persuaderli a restare nella penisola. INCREMENTERANNO i ticket sanitari, che già ora si pagano nelle regioni settentrionali per compensare gli sprechi di Sud (e Lazio). Salirà il costo della RC auto per via dell’adeguamento ai nuovi massimali “europei”, quindi attenzione se dovete cambiare macchina.

Per permettere il “diritto allo studio” gratuito dei figli degli immigrati  cresceranno  anche tutte le tasse scolastiche. Allora okkio a non dover smettere di studiare non per malavoglia ma per mancanza di soldi! Rammentate, nella società globalizzata nulla vale quanto la cultura.
NON DATE SOLDI allo stato italiano, per nessun motivo. Esso è il VOSTRO NEMICO, non gli immigrati!
Qualsiasi cosa vi raccontino, giornali, televisione, sindacati, false statistiche di ISTAT, Censis, Caritas eccetera.

NON VERSATE CONTRIBUTI all’INPS o a qualsiasi ente previdenziale pubblico! Non ha senso.
Avete capito o no che ogni riforma delle pensioni (e TFR) è sempre immancabilmente a danno dei lavoratori del settore privato? Ai quali si impongono maggiori oneri al tempo stesso in cui si decurtano le prestazioni fornite.
Mettete da parte i denari per pagarvi le cure se vi ammalate, provvedere all’educazione dei vostri figli. Farli vaccinate contro il meningococco C.
Per carità di Dio, “stateve accorti”!

Scrivo da anni pure che il vero investimento redditizio è in una casa di proprietà abbastanza grande, in particolare con una grande appezzamento di terreno adiacente in cu ricavarci un orto e un frutteto. Un’abitazione con solide sbarre alle finestre e un pozzo autonomo per l’acqua in modo da non essere preda dell’incubo della bolletta dell’acqua privatizzata.

Buon Natale ai lettori.
Finché si potrà augurare, un “buon Natale”. Fino a quando una qualche sentenza di un “tardellazio” non ci obbligherà a dire “buone feste” per non “offendere” gli italiani di altre religioni.
Bisogna essere “scafati”, come direbbero giù a Napoli, per sopravvivere all’italia terminale.
Già “sopravvivere”, non aspettiamoci di avere di più da questo paese.

F. Maurizio Blondet

1 ) http://www.ilgiornale.it/interni/cittadinanza_lega_frena_non_e_priorita/politica-riforma_cittadinanza-cittadinanza-immigrati-lega_nord/22-12-2009/articolo-id=408936-page=0-comments=1
2 ) http://www.reggio24ore.com/Sezione.jsp?titolo=Sanit%E0+e+crisi%2C+il+20%25+degli+italiani+rimanda+le+cure+meno+urgenti&idSezione=8957
3 ) http://blog.panorama.it/italia/2009/12/22/le-prime-grane-di-grillo-lui-boccia-i-candidati-e-il-movimento-boccia-lui/comment-page-1/

Fonte: Il falso Maurizio Blondet

Link: http://falsoblondet.blogspot.com/

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