“La pasta Buitoni e l’acqua San Pellegrino,
i cioccolatini Perugina, il panettone Motta, l’Antica Gelateria del
Corso e la Valle degli Orti non sono più italiane, ma di proprietà
della multinazionale svizzera Nestlé.
La francese Lactalis ha acquistato i marchi Galbani e
Invernizzi, Cademartori, Locatelli e,
nel giugno 2011, Parmalat.
Agli spagnoli del marchio Agrolimen è andata la proprietà
della Star, la società italiana leader nei dadi da brodo.
Spagnola è anche Sos Cuetara, che ha acquistato la Minerva Oli (proprietaria del marchio Sasso),
la Carapelli e, tramite la Unilever, la Bertolli.
La grande distribuzione in Italia è in mano ai francesi
di Carrefour, Auchan, Castorama e Leroy Merlin, Leclerc.
La catena Coin, fondata nel 1916 dal veneziano
Vittorio Coin, oggi appartiene alla francese Pai Partners.
La Standa, fondata nel 1931 da Franco
Monzino, è finita all’austriaca Billa, controllata del gruppo tedesco Rowe.
La anglo-olandese Unilever ha acquistato i gelati Algida,
l’olio d’oliva Bertolli (poi
ceduto alla spagnola Sos Cuetara), le confetture Santa Rosa e il riso Flora.
Nel campo dei prodotti di lusso sono passati alla Lvmh di Bernard
Arnault la Emilio Pucci, l’Acqua di Parma e Fendi.
Il marchio Gianfranco Ferrè è stato ceduto al Paris Group di Dubai, che fa capo al
magnate Abdulkader
Sankari.
Gucci è da tempo sotto il controllo di Ppr, Pinault-Printemps-Redoute.
Valentino dal 2007 è nelle mani della britannica Permira.
Fiorucci è della società giapponese Edwin International.
François Henri Pinault controlla le
pelletterie di Bottega Veneta e le calzature Sergio Rossi.
Di pochi mesi fa, inoltre, la cessione ad Arnault
dei gioielli di Bulgari.
La Safilo (Società azionaria fabbrica italiana
lavorazione occhiali), fondata nel 1878,
che oggi produce occhiali per Armani, Valentino, Yves Saint Laurent, Hugo
Boss, Dior e Marc Jacobs, è diventata di proprietà del gruppo olandese Hal Holding.
Nel settore della telefonia, a Milano nel 1999 era nata Fastweb, una jv tra e.Biscom
e la
comunale Aem che oggi fa parte del gruppo
svizzero Swisscom.
Nel 2000 Omnitel è passata di proprietà del Gruppo Vodafone
2005 Enel ha ceduto la quota di maggioranza di Wind Telecomunicazioni al magnate egiziano Sawiris,
il quale nel 2010 l’ha passata ai russi di VimpelCom.
Nel campo dell’elettrotecnica
e dell’elettromeccanica nomi storici come Ercole Marelli, Fiat
Ferroviaria, Parizzi, Sasib Ferroviaria e, recentemente, Passoni &
Villa sono stati acquistati dal gruppo industriale francese Alstom,
presente in Italia dal 1998.
Nel 2005 le acciaierie Lucchini spa sono passate ai russi di Severstal, mentre rimane proprietà della omonima
famiglia italiana, la Lucchini rs,
che ha delle controllate anche all’estero.
Fiat Avio, fondata nel 1908 e ancora oggi
uno dei maggiori player della
propulsione aerospaziale, è attualmente di proprietà del socio unico Bcv Investments sca,
una società di diritto lussemburghese partecipata all’85% dalla inglese Cinven Limited.
Benelli, la storica casa motociclistica di
Pesaro, di proprietà del gruppo Merloni, nel 2005 è passata nelle mani
del gruppo cinese QianJiang per una cifra di circa 6 milioni di euro, più il trasferimento
dei 50 milioni di euro di debito annualmente accumulato.
Nel 2003 la Sps Italiana Pack Systems è stata ceduta dal Gruppo Cir alla multinazionale
americana dell’imballaggio Pfm Spa.
Nel 2005 il colosso italiano dell’energia Edison è
passato, grazie a un’opa, a Transalpina
di energia, società controllata pariteticamente dal gruppo francese Edf (Eléctricité de
France) e da Delmi (controllata attraverso A2A dai
comuni di Milano e di Brescia).
In una transazione di meno di un mese fa Loquendo,
azienda leader nel mercato delle tecnologie di riconoscimento vocale, che aveva
all’attivo più di 25 anni di ricerca svolta nei laboratori di Telecom Italia
Lab e un vasto portafoglio di brevetti, è stata venduta da Telecom alla
multinazionale statunitense Nuance, per 53 milioni di euro.
Per il 2012 ricordiamo solo questi:
La Ducati
venduta all’Audi/Volkswagen per 860 milioni di
euro.
Ar Industrie
Alimentari, primo produttore italiano di pomodoro pelati, passa
sotto il controllo della società anglo-nipponica Princes Ltd, facente capo al gigante
Mitsubishi
corporation.
Ferretti Yachts, uno dei
marchi più forti e simbolici dell'industria nautica made in Italy cede la
maggioranza al gruppo cinese Shandong Heavy
Industry Weichai, per 374 milioni di euro.
Secondo la rivista Forbes, le cinque società italiane di
maggior successo nel 2010 sono, nell’ordine:
1) Edison,
2) Eni,
3) Poste Italiane,
4)Finmeccanica
5) Generali.
Di queste, due sono dello stato (Eni, per il 30% e
Poste per il 100%), mentre Edison è già in parte di Edf (Eléctricité
de France), con Pinault interessato ad acquisirne il resto.
Fonte: Yahoo! Finanza
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