di MARIETTO CERNEAZ
Eliminare o limitare il contante significa colpire un
mezzo di pagamento semplice, efficace, poco costoso e uguale per tutti. Ma,
soprattutto – spiega Paolo Rebuffo, portavoce dell’associazione “Contante
Libero” vuol dire “affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover
sottostare al pagamento di commissioni ad ogni atto di pagamento. 100 euro in
contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici
dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro. 55 euro sono “svaniti” per finire in mano a
Banche&affini”. Capito bene? Ecco il motivo per cui un amico delle
banche come Mario Monti, ma anche i suoi ex sostenitori al governo, vorrebbero
ulteriormente limitarne l’uso.
Questa mattina, (16 gennaio 2013) presso
l’Hotel dei Cavalieri di Milano, Rebuffo, insieme a Roberto Gorini, Paolo Barrai,
Leonardo Facco (in rappresentanza di
altri 98 blog che hanno aderito all’iniziativa) hanno tenuto una conferenza
stampa nella quale hanno spiegato per cui la loro battaglia per la
liberalizzazione del contante sia una battaglia contro i poteri forti, oltreché
una battaglia di civiltà economica e giuridica.
Ora, però, passeranno anche all’azione. Dopo il
clamoroso gesto di disubbidienza civile (foto), in cui il portavoce di Contante
Libero ha acquistato, da Facco e in contanti (autodenunciandosi di fronte ai
presenti, dato che la legge considera questa opzione vietata), un orologio per
1001€, l’iniziativa in difesa dell’uso
della cartamoneta prenderà anche altre forme di azione politica.
Da subito la proposta verrà sottoposta a tutte le forze
politiche in competizione in questa campagna elettorale, dove – spesso – si
sentono avanzare proposte draconiane inerenti un ulteriore riduzione dell’uso
del contante. A tutti, indistintamente, i candidati alle prossime elezioni,
verrà chiesto che si adoperino per l’abolizione della norma oggi in vigore, che
non permette pagamenti oltre i 999 euro.
Successivamente, Contante Libero organizzerà una massiva
convention a Bologna, con oltre mille invitati, il 10 di Febbraio prossimo.
In quella sede verranno presentati i risultati della raccolta firme per
l’abolizione della legge in vigore, approvata dal governo Monti, e il
coinvolgimento delle istituzioni europee, affinché anche a Bruxelles
prendano atto di una normativa che lede i diritti dei cittadini tutti.
Fonte: srs di di MARIETTO CERNEAZ da l’Indipendenza di
mercoledì 16 gennaio 2013
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