di Magdi Cristiano Allam
La denuncia di Berlusconi è la fotografia della realtà:
l'esecutivo Monti fu calato dall'alto per ordine dei colossi finanziari di cui
il Prof è espressione
(Il Giornale) - La Storia ricorderà il primo anno del
governo Monti per aver perpetrato tre crimini ai danni della democrazia, dello
Stato e degli italiani. La denuncia di Berlusconi, fatta tardivamente, di
essere stato vittima di una congiura che lo costrinse a rassegnare le
dimissioni, è un dato di fatto oggettivo e documentabile.
In Italia la democrazia sostanziale è morta. La Costituzione
che recita che siamo una Repubblica parlamentare è stata stravolta da un capo
dello Stato che si comporta come se fossimo una Repubblica presidenziale
auto-attribuendosi il potere esecutivo, commissariando il Parlamento e
riducendo il governo a esecutore di direttive presidenziali arbitrarie. Così come Berlusconi si dimise senza un voto
di sfiducia del Parlamento, ugualmente Monti si è dimesso senza un voto di
sfiducia del Parlamento. Napolitano ha annunciato la data delle elezioni
anticipate quando il Parlamento non era ancora dissolto e il governo era ancora
in carica. Il fatto che le scelte politiche cruciali avvengano senza tener
conto del Parlamento che dovrebbe esprimere la sovranità popolare, conferma che
siamo già in un contesto estraneo alla democrazia sostanziale. L'insieme delle
istituzioni non sono più rappresentative della volontà popolare. Il Parlamento
è formato da deputati e senatori designati, non essendoci più il voto di
preferenza, ciò che fa venir meno il fulcro della democrazia sostanziale,
ovvero il rapporto fiduciario tra l'elettore e l'eletto. Il capo dello Stato è
designato da un Parlamento di designati. E il capo del governo è stato calato
dall'alto dai poteri finanziari globalizzati.
Quando il 16 novembre 2011 Monti giurò sulla Costituzione di
“esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione”, giurò il
falso. Quel giorno Monti era ancora consulente internazionale della Goldman
Sachs, la più grande e potente banca d’affari al mondo; membro del Consiglio
Direttivo del “Club Bilderberg”, il salotto più esclusivo dei potenti della
finanza e dell'economia nel mondo; Presidente del Gruppo Europeo della
“Commissione Trilaterale”; membro del “Comitato consultivo di alto livello per
l'Europa” di Moody's, una delle tre maggiori agenzie di rating al mondo. Soltanto 9 giorni dopo, il 24 novembre, con un
dispaccio dell'Ansa delle 11,36 dal titolo “Monti lascia la Bocconi e altri
incarichi”, abbiamo appreso che “Monti ha lasciato poi tutti gli incarichi che
ha come consulente Goldman Sachs, presidente europeo della Trilaterale e nel
comitato direttivo Bildelberg”.
Ebbene è del tutto evidente che l'interesse nazionale
dell'Italia non coincide, all'opposto confligge, con quello delle istituzioni
finanziarie globalizzate che hanno creato il cancro dei titoli derivati
tossici, che ammontano a 787 mila miliardi di dollari pari a 12 volte il Pil
mondiale, il cui interesse è di riciclare questo denaro virtuale mettendo le
mani sull'economia reale e sulle imprese che producono beni e servizi. E se la Mafia, per riciclare il denaro sporco
frutto di attività illecite, le basta avere a disposizione singoli politici,
dirigenti pubblici e imprenditori, la speculazione finanziaria globalizzata per
riciclare un ammontare stratosferico di titoli spazzatura deve controllare
direttamente i governi degli Stati.
Il fatto che Monti sia espressione di queste istituzioni
finanziarie è stato da lui stesso ammesso. Il fatto che queste istituzioni
siano responsabili della speculazione finanziaria è assodato. E' un dato di
fatto che il primo anno del governo Monti corrisponde alla perpetrazione del
crimine dell'uccisione della democrazia sostanziale. Così come stiamo assistendo alla perpetrazione
del crimine della spogliazione totale della sovranità dell'Italia vincolando
qualsiasi governo a sottomettersi alle imposizioni del Trattato europeo di
stabilità finanziaria. La conseguenza è
che si sta perpetrando il terzo crimine della trasformazione di uno Stato ricco
in una popolazione povera e di imprese creditrici in imprenditori falliti. Sono questi gli ingredienti manifesti e
indubbi della congiura ai danni non solo di Berlusconi ma dell'Italia e degli
italiani.
Fonte: srs di Magdi Cristiano Allam, da Il Giornale
del
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