Lo stato è un ordinamento giuridico-politico che si regge su tre
poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo, il potere giudiziario.
Quando i tre poteri
e la religione sono nelle stesse mani, chi legifera lo fa guadagnando e chi
guadagna lo fa legiferando, in questo modo la legge è fatta
esclusivamente per lo sfruttamento, la
spogliazione, la sottomissione di coloro che sono troppo ignoranti per
comprendere la legge o troppo disumanamente occupati a sopravvivere per poterla
rispettare.
Lo stato è un ordinamento giuridico-politico che si regge su
tre poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo, il potere giudiziario.
Il potere legislativo fa le leggi, corregge o abroga quelle
già esistenti, stabilisce in pratica ciò che è lecito e ciò che non è lecito,
ciò che è legale e ciò che non è legale.
Il potere esecutivo, detto anche governo, consiste nel far
applicare le leggi e fare in modo che tutti le rispettino ed è questo il potere
che può decidere, per un popolo, il tempo della pace e il tempo della guerra.
Il terzo potere, il potere giudiziario, appartiene alla
magistratura e consiste nel fare rispettare le leggi, nel disporre sanzioni per
chi non le rispetta e stabilire i risarcimenti per le parti lese.
Questi tre poteri hanno il loro braccio armato nelle
forze dell’ordine e nell’esercito.
Quando il potere legislativo è unito al potere esecutivo, si
parla di tirannia.
Quando il potere legislativo è unito al potere esecutivo, e
quello esecutivo è unito a quello giudiziario, si parla di dispotismo dittatoriale, oppressivo e schiavizzante.
Quando poi i tre poteri dello stato sono imbrigliati e messi
a servizio delle multinazionali, che hanno in mano banche, mercato economico,
mezzi di comunicazione di massa, e, attraverso i governi, gestiscono gli
eserciti e le forze dell’ordine, anche la democrazia diventa una forma perversa
di sottomissione alla tirannia della maggioranza, e, per quanto riguarda la
dignità, la libertà, il vero benessere dell’uomo, tutto è perduto.
E quando i tre poteri dello stato si uniscono al potere
della religione, dei signori del tempio, allora per l’uomo è l’abisso, è la devastazione totale.
Quando i tre poteri e la religione sono nelle stesse
mani, chi legifera lo fa guadagnando e chi guadagna lo fa legiferando, in
questo modo la legge è fatta esclusivamente per lo sfruttamento, la
spogliazione, la sottomissione di coloro che sono troppo ignoranti per
comprendere la legge o troppo disumanamente occupati a sopravvivere per poterla
rispettare.
In questo modo la legge diventa una forma di efferato
dispotismo sociale, di letale tirannia intellettuale e spirituale, che si erge
sopra i popoli come una divinità salvifica e benevola.
Dopo migliaia di anni
che i tre poteri dello stato condividono il loro regno con i principi della
religione, anche se in modi differenti e sotto vesti diverse, la legge non ha
nessuna possibilità di derivare da sapienza e da intelletto, ma esclusivamente
da interesse personale e sete di dominio, e potrà difendere solo se stessa e i suoi
creatori. In questo senso l’abuso della legge è intrinseco alla legge stessa,
perché la legge si applica freddamente sui poveri, s’interpreta e si raggira in
modo speculativo per i ricchi, si elude completamente per i potenti. In questo
sistema di vita, irrazionale e disumano, l’uomo non si sente intelligente
quando usa l’intelligenza per leggere la vita nella sua perfezione e grandezza,
ma quando, attraverso la legge, riesce a scriverla.
Questo è il paradosso allucinante e invisibile con cui
l’inganno di Satana ha umiliato l’intelligenza dell’uomo. Anche solo per il
significato del termine, l’intelligenza dovrebbe essere utilizzata
esclusivamente per leggere dentro, dentro le cose, e invece è usata dall’uomo
per riscrivere la vita attraverso leggi, convinzioni e convenzioni. La legge,
dal significato evidente, non legge, ma scrive. Questo stato di cose comporta
un danno psichico, intellettuale, spirituale per l’uomo che nasce su questa
terra, un danno dalle proporzioni incalcolabili. In pratica, per ogni bambino
che nasce su questo pianeta, la legge e tutti i suoi derivati, come senso del
dovere, senso di colpa, senso d’inadeguatezza, giudizio, condanna, paura,
arrivano sempre prima della percezione di se stesso, della percezione del
cosmo, della natura, della vita, della percezione di Dio.
In questo sistema perverso, nella vita di un uomo, la
legge arriva sempre prima di qualsiasi altra realtà, prima dell’affetto,
dell’amore, dell’amicizia, delle relazioni. Fin da piccolo, l’uomo è
costretto a fare cose contro la percezione di se stesso, le leggi della natura,
la propria felicità. Il senso del dovere precede la ricerca della felicità,
l’indispensabilità del sacrificio precede il desiderio di benessere, le leggi
del comportamento precedono i comportamenti, le leggi sulle relazioni precedono
le relazioni, le leggi sull’amore e sull’innamoramento precedono l’amore e
l’innamoramento, le leggi di Dio e su Dio precedono la conoscenza di Dio. Per
esempio, attraverso il potere delle leggi dello stato, che si trasformano
facilmente in tasse e coercizione, e attraverso le leggi della religione, che
si trasformano immediatamente in sensi di colpa, senso del peccato, è
semplicissimo convincere i popoli che vivere nella miseria e nell’indigenza sia
nell’ordine della giustizia e della necessità sociale, e parte di un preciso
desiderio di Dio, della sua amorevole e divina volontà per l’uomo.
Per questo è vantaggiosissimo per il potere politico e
religioso non dire mai alle masse che le leggi non sono giuste, perché
le masse obbediscono alle leggi proprio perché le credono giuste e necessarie,
obbediscono alle leggi perché sono leggi, come obbediscono ai superiori,
non perché giusti e nella verità ma perché sono superiori.
In tutto questo meccanismo altamente satanico, Satana gode a
dismisura alle spalle dell’umanità, quando fa affermare agli uomini di legge
che la legge non ammette ignoranza, ben sapendo che nulla nel mondo si fonda
e genera tanta ignoranza e mantiene i popoli nell’ignoranza come la legge.
I figli di Satana, i
potenti della terra, hanno ben compreso che dentro la legge c’è infinitamente più spazio per compiere ogni sorta di
ingiustizia e sopraffazione ai danni dell’uomo di quanto ce ne sia fuori dalla
legge.
Quello che i popoli non hanno ancora compreso è che
nessuna legge può donare la felicità e impedire l’infelicità.
I tre poteri del potere umano si sono auto costituiti
signori e padroni dell’umanità e del pianeta ed esercitano la loro signoria
tanto violenta quanto indisturbata, ma due verità sono certe e inconfutabili.
Primo, i potenti della terra non vogliono la felicità e
il benessere dell’uomo, non vogliono proteggerlo né guidarlo alla pace.
Secondo, i potenti della terra non possono dare la felicità e il benessere
all’uomo, non possono proteggerlo, né guidarlo alla pace. Gesù è chiaro: Il
sabato – indicando tutte le leggi di Dio – è stato fatto per l’uomo e
non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del
sabato. Di Signore ce n’è uno solo, e solo lui può donare felicità salute,
benessere e pace all’uomo.
Fonte: srs di Paolo Spoladore, da peopleinpraise del 22 gennaio 2012
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