San Martino Buon Albergo. (12 novembre 2013). Oltre Ca’ del Bue,
in direzione est, oscurato a livello di esposizione mediatica dalle polveri e
dai fumi dell’inceneritore, sta per concretizzarsi il progetto di un impianto
ancora più pesante di quello contro cui da anni si stanno battendo comitati e
popolazione.
Nel silenzio generale in località Ca’ Vecchia, che
amministrativamente rientra sotto la giurisdizione del comune di san Martino
Buon Albergo, ma che di fatto sorge all’ombra dei camini di Ca’ del Bue (comune
di Verona), sta per prendere il via quello che la ditta Adige Ambiente s.r.l.
nell’istanza di compatibilità ambientale inoltrata alla Regione definisce come “delocalizzazione
dell'esistente impianto di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non, solidi e
liquidi, con contestuale introduzione di varianti sostanziali".
Oltre alla cosiddetta “delocalizzazione” dell’impianto esistente e l'ampliamento dello stesso che aveva lo
scopo, così almeno ce l’hanno a suo tempo venduta, di disinquinare la falda sottostante, si prevede l’introduzione di una “variante
sostanziale” identificata come l'avvio di una nuova attività
siderurgica con la produzione giornaliera di 160 tonnellate di ghisa con “recupero
di ossidi metallici”
provenienti da 40 mila tonnellate annue di rifiuti che verranno fusi nei due
forni pirometallurgici.
Nella linea produttiva dedicata a questo, denominata "M8", si prevede, inoltre, la
costruzione di ben cinque camini, alti una ventina di metri, da due dei quali
il progetto calcola che usciranno dai 50 ai 90 mila metri cubi di emissioni
ogni ora. Gli elaborati
indicano che le fonti emissive inquinanti saranno costituite da “PTS (polveri totali
sospese), NOx (ossidi di azoto), SOx
(solfati di azoto), PCDD (diossine) e PCDF (furani)”. Tutto a norma
di legge, ovviamente!
Dal momento che le
emissioni, poi, si andranno a sommare con le emissioni provenienti dall’attiguo inceneritore di Ca’ del Bue (circa 300 metri di
distanza) lasciamo immaginare quale sarà
l’impatto, non solo sugli allevamenti di bestiame da carne e da latte e
sulle colture agricole anche di pregio
(asparagi, mele) della zona, ma anche e
soprattutto sulla popolazione dei comuni limitrofi tra cui Verona, San Martino
B.A., San Giovanni Lupatoto e Zevio ! Quanto alla caratterizzazione delle immissioni non è possibile avere dati
certi visto che nel progetto non vengono dichiarati i materiali che si andranno
a smaltire nei forni che avranno in dotazione dei sistemi di filtraggio ridotti
al minimo.
Lascia veramente scoraggiati la scarsità delle informazioni date a
riguardo ai cittadini, sia a quelli residenti nel comune su cui insiste
l'impianto che a quelli dei comuni limitrofi. Tuttavia fino ad
oggi, per quanto ci è dato sapere,
solamente il Comune di San Giovanni Lupatoto ha espresso serie critiche
nei confronti del nuovo impianto, inviando delle puntuali osservazioni al
progetto presentato in regione dalla ditta proponente Adige Ambiente s.r.l. nei
tempi previsti dalla legge (60 giorni dalla pubblicazione del progetto su
l‘Arena del 12 novembre 2012).
Quanto al Comune e alla Provincia di Verona auspichiamo, comunque,
che venga espressa contrarietà a questo progetto, nella speranza che
finalmente, oltre a trovare soluzioni alternative all’incenerimento e alla
discarica attese da 10 anni, si sviluppi
un senso di rispetto per il proprio territorio e per la salute dei
cittadini.
Verona, 15 gennaio 2013
Per associazione Salute Verona
Marco Ciogli
Per Associazione Aria Pulita Zevio
Stefano Fittà
Per associazione CTT
Gianni Giuliari
SAN MARTINO BUON ALBERGO - CA´ VECCHIA, DOPPIO NO
ALL´IMPIANTO
SIDERURGICO
La
discarica a Ca´ Vecchia potrebbe ospitare un impianto siderurgico
Il leader di lista Futura e il consigliere provinciale Campagnari
(Sel-Fds)
Ca´ vecchia, doppio no
all´impianto siderurgico
Vittorio Zambaldo
Settineri: «Abbiamo sollevato noi la questione, bisogna convocare
un´assemblea, gli unici tenuti finora all´o
Averlo detto da mesi gli fa onore, ma in questo momento la
preoccupazione è un´altra: impedire che alla discarica di Ca´ vecchia arrivino
i forni pirometallurgici e si trasformino in qualcosa di più micidiale di Ca´
del Bue. L´avvocato Giovanni Settineri,
candidato sindaco a San Martino la scorsa primavera con la lista Futura, poi
non eletto, mostra il volantino distribuito in campagna elettorale con due
secchi no alla discarica a vita e al progetto di cittadella dei rifiuti e un sì
alla completa bonifica di Ca´ vecchia e alla sua chiusura.
«Da quasi un anno Futura ha accesso i riflettori sulla situazione
passata e prossima di Ca´ vecchia e lanciato l´allarme su progetti che
interessano l´area», esordisce Settineri,
«denunciando già allora la situazione e ponendo specificatamente la domanda
relativa a quali nuovi progetti fossero alle porte. Le avvisaglie c´erano tutte
e stupisce non poco il fatto che la popolazione sia stata tenuta all´oscuro di
questo nuovo ennesimo progetto».
Le risposte del sindaco Valerio Avesani a L´Arena sono per
Settineri assolutamente inaccettabili nel merito e nella forma: «Che cosa
significa che l´amministrazione darà alla Regione parere positivo, negativo o
con delle prescrizioni? Non vi è spazio, senza se e senza ma, per aperture del
genere, in quanto il territorio di San Martino, come dichiarato dall´assessore
all´ambiente Mauro Gaspari “soffre già troppo in termini ambientali”. Per questo
su Ca´ vecchia l´unico intervento che si deve ritenere ammissibile è di
controllare a che punto sia la bonifica dell´intera area e quando possa
ritenersi completata».
Sulla forma Settineri auspica allora una corretta e tempestiva
informazione alla popolazione, senza attendere: «La proposta di Futura»,
spiega, «è la richiesta di un´assemblea pubblica a San Martino Buon Albergo e
non solamente, come comunicato da Avesani, in un incontro tra la società Adige
Ambiente e i consiglieri di maggioranza e minoranza. Si deve garantire ai
cittadini la più ampia, completa e preventiva informazione in vista del momento
in cui, una volta aperta dalla Regione la procedura per la Via, i cittadini
stessi saranno chiamati a pronunciarsi. Il progetto è stato forse già
presentato al pubblico, domando al sindaco Avesani? E se sì, dove e quando?».
prosegue Settineri, che considera invece precise, puntuali e pertinenti le
osservazioni preliminari avanzate dal Comune di San Giovanni Lupatoto
accompagnate da un parere negativo, formulato nel rispetto dei termini, «a
dimostrazione che gli elementi conoscitivi c´erano tutti per potersi
pronunciare con tempestività e decisione. Gli unici tenuti all´oscuro sono
stati solo i cittadini», conclude il capolista di Futura, che auspica sia
arrivato davvero «il momento di dire basta a Ca´ vecchia, una volta per tutte,
dopo l´ampliamento ottenuto con l´amministrazione di centrosinistra da 200mila
a 685mila metri cubi, per arrivare a oltre 1 milione e mezzo di metri cubi nel
2009 con l´amministrazione di centrodestra di Avesani, sempre con l´impegno di
bonificare quegli originari 200mila metri cubi».
Su Ca´ vecchia il consigliere provinciale Giuseppe Campanari, di
Sinistra ecologia libertà – Federazione della Sinistra, ha già formalizzato una
mozione destinata al Consiglio provinciale dove, prendendo atto che lo stesso
organo «ha approvato lo scorso novembre il Piano per la qualità dell´aria, nel
quale si raccomanda di non incrementate le emissioni atmosferiche nell´area
metropolitana di Verona», lo si invita a esprime un parere negativo sul nuovo
impianto e che anche la Commissione Via provinciale si esprima negativamente
sull´attività siderurgica a Ca´ vecchia.
Fonte: srs di Vittorio Zambaldo, da L’Arena di Verona di sabato 19
gennaio 2013, PROVINCIA, pagina 28.
Link: http://www.larena.it
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