martedì 15 gennaio 2013

BERLUSCONI SU LIBIA: NON ERA PRIMAVERA, GHEDDAFI ERA AMATO DAL SUO POPOLO, LA GUERRA LA SCATENÒ SARKOZY


Libia. Manifesti Berlusconi-Gheddafi

ROMA (RADIO ITALIA IRIB) – Dichiarazioni sconcertanti di Silvio Berlusconi sulla Libia che confermano che fu la Francia e soprattutto il presidente Sarkozy a scatenare la guerra in Libia.

Secondo i media italiani, raccontando la verità sulla Libia a distanza di mesi dal crollo del regime di Gheddafi e dall’assassinio del rais, Berlusconi ha spiegato:

“Non era primavera araba, non era una rivoluzione della gente, Gheddafi era amato dal suo popolo”, perché mancava la libertà ma il popolo aveva il pane e la casa gratis. E’ stata ”una decisione del governo francese di andare a intromettersi in una disputa interna, fatta passare come una rivoluzione”.
“Sarkozy ce l’aveva con me – ha raccontato Berlusconi – perché, andato in Libia, vedendo tutti quei grandi manifesti trenta metri per quindici, con Gheddafi che mi abbracciava e diceva:  il giorno della vendetta trasformato nel giorno dell’amicizia.
È tornato a casa e ha detto ai suoi: l’Italia, Berlusconi ci ha fregato tutto il gas e il petrolio libico”.

Le dichiarazioni di Berlusconi confermano rapporti di intelligence diffusi negli ultimi mesi ed anche le dichiarazioni di fonti vicine all’ex presidente francese che spiegano che Sarkozy aveva ricevuto soldi per la sua campagna elettorale da Gheddafi e che decise di eliminarlo perché  “sapeva troppo su di lui”.  Secondo alcuni resoconti furono proprio le forze speciali francesi ad assassinare Muammar Gheddafi.

Fonte: da Italian.irib.ir si sabato  12 gennaio 2013

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