Libia. Manifesti Berlusconi-Gheddafi
ROMA (RADIO ITALIA IRIB) – Dichiarazioni sconcertanti di
Silvio Berlusconi sulla Libia che confermano che fu la Francia e soprattutto il
presidente Sarkozy a scatenare la guerra in Libia.
Secondo i media italiani, raccontando la verità sulla Libia
a distanza di mesi dal crollo del regime di Gheddafi e dall’assassinio del
rais, Berlusconi ha spiegato:
“Non era primavera araba, non era una rivoluzione della
gente, Gheddafi era amato dal suo popolo”, perché mancava la libertà ma il
popolo aveva il pane e la casa gratis. E’ stata ”una decisione del governo
francese di andare a intromettersi in una disputa interna, fatta passare come
una rivoluzione”.
“Sarkozy ce l’aveva con me – ha raccontato Berlusconi –
perché, andato in Libia, vedendo tutti quei grandi manifesti trenta metri per
quindici, con Gheddafi che mi abbracciava e diceva: il
giorno della vendetta trasformato nel giorno dell’amicizia.
È tornato a casa e ha detto ai suoi: l’Italia, Berlusconi ci ha fregato tutto il gas e il petrolio libico”.
Le dichiarazioni di Berlusconi confermano rapporti di
intelligence diffusi negli ultimi mesi ed anche le dichiarazioni di fonti
vicine all’ex presidente francese che spiegano che Sarkozy aveva ricevuto soldi
per la sua campagna elettorale da Gheddafi e che decise di eliminarlo perché “sapeva troppo su di lui”. Secondo alcuni resoconti furono proprio le
forze speciali francesi ad assassinare Muammar Gheddafi.
Fonte: da Italian.irib.ir si sabato 12 gennaio 2013
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