Tre flotte della Marina Russa con un totale di 112 navi in
contrapposizione alle 52 navi della 6° flotta Statunitense, tutte insieme nel
Mar Mediterraneo.
Le tre flotte partecipano alle prime manovre in assoluto per
la Marina Russa nel Mediterraneo assieme alla Marina Siriana, utilizzando per
l’addestramento munizioni dal vivo, contro bersagli di navi in disuso,
dichiarando zona rossa tutto il litorale Siriano fino ad una profondità di 6
miglia marine. I Russi addestreranno nel contempo i loro colleghi Siriani
all’uso di uno dei più sofisticati missili antinave mai costruito dai Russi :
il Shaykhoum . Le manovre dovrebbero durare circa un mese. E degno di nota il
fatto che molte unità come anche tutti i sommergibili imbarcano a bordo missili
nucleari, su diretto ordine del Presidente Putin!!
Nel contempo le navi Russe sbarcheranno 150 nuovi carri
armati modello T92 per compensare le perdite subite in 24 mesi di combattimenti
contro le bande di terroristi armati dagli Occidentali. I Russi consegneranno
inoltre centinaia di migliaia di razzi per elicotteri e obici per carro armato
per un valore in totale di circa 3 milioni di dollari che la Siria pagherà in
10 anni.
La determinazione dei Russi risalta, quando durante la sua
ultima visita in Turchia per colloqui con il primo ministro Turco, quest’ultimo
informò Putin che la Turchia intendeva recepire appieno la richiesta degli USA,
di negare il permesso di attraversamento alle navi Russe nel Bosforo, per
raggiungere il Mar Mediterraneo, con la motivazione che la Turchia eserciterà
la sua sovranità territoriale!!
La risposta di Putin non fu meno fulminea e non mostrò alcun
timore di infrangere la delicatezza nella dialettica politica. Putin disse senza mezzi termini: Noi invieremo
le navi, e se riterrete opportuno colpirle, sappiate che una guerra avrà luogo
tra la Federazione Russa e la Turchia…!
Putin ha ribadito che se la Turchia vorrà dare ascolto agli
Americani, ne soffriranno tutte le comunicazioni tra i due paesi, oltre che
all’interruzione del gasdotto che alimenta sia la Turchia che l’Occidente del
gas Russo. Putin ha anche lanciato un ultimo guanto in faccia ad Erdogan,
dicendogli che era passato il tempo di Gorbaciov e Eltsin, che contribuirono
alla caduta dell’impero Sovietico, favorendo l’era dominatrice imperialista
USA, e che ora siamo nella sua era!
Le parole di Putin hanno sancito la fine dell’egemonia e
prepotenza USA e la determinazione di Putin a decretare la rinascita
dell’impero Russo, e riprendere il suo meritato posto tra le potenze mondiali.
Resta a vedere se i Turchi cadranno vittime della cattiva valutazione degli
Americani circa la determinazione dei Russi a sostenere la Siria politicamente
e militarmente.
Un scenario che fa riflettere sul complicarsi della
situazione e il riequilibrio delle potenze mondiali, ma come Siriani non
possiamo che ringraziare Putin per le sue posizioni, il suo coraggio e i suoi
valori. Viva la Siria.
Fonte: da TG 24 Siria
del 15 gennaio 2013
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