Dipinto di Gabriele Bella che raffigura la laguna di Venezia
ghiacciata
Nel gennaio 1709 si verificò, secondo gli studiosi, l'inverno più rigido degli ultimi 500 anni in Europa e probabilmente quello in cui si raggiunsero i valori più bassi.
Nel dicembre 1708 il freddo si impadronì della Russia in modo
pesante e violento, portando un gelo inusuale anche per tali regioni. Poi si
"gonfiò" e si formò il cosiddetto anticiclone termico russo,
fenomeno scarsamente presente negli ultimi anni.
Nella notte dell'Epifania, tra il 5 e il 6 gennaio, irruppe
tenacemente anche in Europa. Ne conseguì un evento di portata eccezionale,
che colpì in particolar modo l'Europa Centrale e Mediterranea, ma quasi nessuna
area del Vecchio Continente venne risparmiata (probabilmente solo la
Scandinavia, in un secondo momento, riuscì a rimanere isolata dall'onda gelida,
poiché divenne sede dell'Anticiclone, probabilmente un ibrido): in poche ore
si gelarono fontane, pozzi, rivi e anche piccoli laghi, vi furono abbassamenti
repentini fino a 20°C, anche le regioni meridionali furono colpite
duramente. Restarono probabilmente escluse da questa incredibile ondata di
freddo anche l’Islanda e la Groenlandia all’estremo Nord-Ovest e la
Turchia a Sud-Est.
In breve ghiacciarono tutti i fiumi europei, compresa la Senna, il
Rodano e pure l'Ofanto; stessa sorte toccò a laghi e lagune: il lago di Garda
venne attraversato da carri pesanti, unica volta nella storia, così come pure
la Laguna Veneta; nemmeno il mare fu risparmiato e rimasero intrappolati nei
ghiacci porti mediterranei come quelli di Genova e Marsiglia; gelò addirittura
la foce del Tago a Lisbona: il record di freddo certificato del XX secolo per
questa città è -1.1°C, con il quale si congela appena un bicchiere d'acqua.
A Roma tra il 6 e il 24 gennaio nevicò 10 volte, in Pianura
Padana ne cadde 1 metro e mezzo; si raggiunsero temperature eccezionali: a
Parigi -23.1° nel centro e -25°/-26° nei sobborghi e per 10 giorni non si salì
mai sopra -10° con minime sui -20°; a Venezia -17,5° con forte bora (il record
del XX secolo è -13,6° misurati nel 1963).
A Berlino -29.4° e nelle campagne intorno -35° e la media del
mese fu -13.2° (seguono i -11.6° del gennaio 1823), svariate giornate dove
non si superarono i -20°. Ovviamente con un simile gelo le piante non
resistettero: si seccarono tutti gli ulivi e gli altri frutti e addirittura
intere foreste, dato che neppure gli alberi cresciuti spontaneamente erano
resistenti a ciò.
In Emilia Romagna giunsero a seccare gli alberi di melo, susino,
noce e ciliegio, piante che generalmente resistono fino a temperature di
-40°. Un dubbia misurazione di -36° a Faenza (probabilmente registrato nei
dintorni) sembrerebbe confermare questi valori. Si ipotizza che una -22° a 850
hPa (circa 1450 metri di altezza) sia entrata stabilmente nella Pianura Padana
(nel 1985 è arrivata una -15° con -16°/-17° a nord-est, tra l'altro con durata
nettamente inferiore) e valori nettamente inferiori ai -10° a 850 hPa siano
arrivati fino all'estremo Sud con punte estese di -14-16°, sempre a tale quota,
tanto quanto basta per misurare giornate di ghiaccio anche sulle coste
Tirreniche, oltre ovviamente su quelle Adriatiche (oltretutto in quel periodo
le isole di calore non eran come quelle attuali).
A fine mese, dopo il 26, vi fu una risalita, accentuata in Francia:
a Parigi piovve, anche se era pioggia fredda; la Laguna Veneta si liberò dal
gelo completo il 29 gennaio (pezzi di ghiaccio galleggianti rimasero). A inizio
Febbraio ritornò il gelo, molto forte, anche se non ai livelli di gennaio;
tuttavia gelarono molti fiumi e laghi che si erano temporaneamente liberati.
Continuò fino a Marzo e, nelle regioni a Nord, fino ad Aprile (in questo mese
il mar Baltico era ancora congelato), anche se vi furono molte riprese
successive; in Germania vi furono notizie di gelate fino ad inizio Luglio. A
Berlino Febbraio ebbe una media di -6.9° con una punta di -26°; Marzo una media
di 0.2 ma si contarono ben 22 minime sotto lo 0°.
L'inverno, se consideriamo l'intero trimestre dicembre (media di
-4.5°), gennaio e Febbraio ebbe la media di -8.2° , il più freddo da
quando iniziarono le misurazioni nel 1701, seguito dal 1829/30, con -6.6°.
Fonte: visto su METEO LIVE del
17 novembre 2014
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