martedì 23 dicembre 2014

BUN E CUJUN’, SIAMO LOMBARDI. LA SECESSIONE FATTA AL BAR





di Giorgio Masocco

Senza offesa. ‘Bun e cujun’, siamo Lombardi;
2.000 anni di storia’, Roma, mafia capitale, semo Romani;

Questa in premessa è la differenza CULTURALE, tra un popolo che lavora, da sempre, per il benessere di un paese, ma in cui non possono identificarsi, ed un modo di pensare, quello ROMANO, o napoletano, o siciliano, o calabrese, dove la regola di vita è ‘EMBROGGHIE AIUTAME’.

In Lombardia, non in Veneto, abbiamo ancora la greppia piena, e finché non comprenderemo i nostri sacrosanti diritti, non percepiremo il valore dell’autonomia: Roma capitale, Roma, Catania, Messina, Calabria, i soldi di allora per l’emergenza (con l’avallo della Lega), i soldi oggi!, per Roma capitale.

Ma cari Lombardi da dove arrivano? Sempre dal nostro calderone, perché una truffa da 11.000.000 di tonnellate di gasolio, con organi dello stato, (che noi coglionamente, rispettiamo), che sono consenzienti, altrimenti non sarebbe riuscita. A meno che, appunto, non siamo noi a pagare.

I soldi di tutte le tangenti romane da dove arrivano?

Caro Lombardo ‘bun e cujun’, dal calderone Lombardia, tanto sbandierato dal mini governatore, col 75% di tasse ai lombardi.

E tu ‘bun e cujun’ Lombardo, (con la L maiuscola al contrario di stato italiano), che cat’z’o fai? dove cat’z’o sei?

Me ne sto al caldo della mia bella attività, tiro a campare con fatica, perché ho un poco di benessere, benessere che certamente, per l’egoismo che mi conface, non andrà ai miei figli e nipoti.

Con queste truppe, fai la secessione al bar; finchè i Lombardi non prenderanno possesso delle loro qualità, capacità, produzione di ricchezza, che mantengono tutta l’itaglia e tutte le tangenti inerenti e conseguenti, compresi gli organi dello stato che dovrebbero vigilare;

Per cui, caro amico ‘Bun e Cujun’ ricora :

‘PAGA E TAS, SUMARO LOMBARDO’ e continua a fare ‘LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO’.

Morale: la secessione, l’autonomia, (che già possediamo), è l’unica procedura per riprendere possesso delle nostre risorse, e se Dio vorrà, l’amor proprio che mettiamo con dovizia nel lavoro, arriverà. Immaginate come, io, lo so.



Fonte: visto su L’Indipendenza del 21 dicembre 2014



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